Gli angeli non muoiono

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Jorge mi lancia uno sguardo e io non so che dire, scrollo spalle e mimo un "scusa" con le labbra. << Hey. Jorge siamo i tuoi migliori amici o lo hai dimenticato? >> mio fratello arriccia il naso, dal suo tono di voce sembra offeso, infastidito. << No Fran, non l'ho dimenticato, è solo che... >> Jorge sospira e si passa le mani sul volto. Mi sento un po' in colpa ma non sapevo cosa fare. << Okay. In fondo l'ho già raccontato una volta. Posso farlo una seconda ma voglio farlo quando saranno presenti anche Cande e Lodo se siete d'accordo >> << Perché? >> chiede Diego << Perché le considero mie amiche e vorrei raccontare questa storia una volta e per tutte. Sì? >> Jorge si alza in piedi e io con lui, anche Fran e Diego ci imitano << Va bene. Solo una cosa...per caso questo "segreto" ha anche fare con la parola che inizia per A? >> Francisco pone la domanda guardandolo negli occhi. Jorge aspetta qualche secondo prima di rispondere << Sì. Ha che fare con Angel >>. A sentir pronunciare quella parola i volti di Fran e Diego sono visibilmente sorpresi, in realtà ha scioccato anche me. Che sia davvero riuscito a superare completamente questa storia?
Jorge non ha più aperto bocca. Siamo stesi sul suo letto e ho il capo poggiato sul suo petto. Non so se è il caso di parlare oppure è meglio tacere. Opto per la prima opzione << Jorge? >> << Sì? >> poggio il mento sul suo petto per guardarlo, lui non si muove, ha sempre il braccio destro dietro la sua testa e il sinistro intorno la mia vita. << Sei arrabbiato con me? >> << No Sweety, perché dovrei? >> << Non lo so...magari per la storia che ho detto a Fran... >> << Tini, ascolta. L'unica cosa che mi fa rabbia in questo momento è che quel bastardo del tuo fratellastro sia ancora in giro a piede libero. Solo questo. Okay? >> la sua voce suona fredda e convincente. Il suo odio nei confronti di Fernando potrebbe essere ancora più grande del mio. << Okay >> ispiro per poi tornare col capo sul suo petto. Sento le sue labbra posarsi sul mio capo e poi la sua mano destra accarezzarmi i capelli. Chiudo gli occhi e decido di smetterla di pensare e finalmente riesco ad addormentarmi. Il giorno seguente facemmo colazione, anche oggi Cassandra non era presente. Nessuno parla più di tanto. Suonò il campanello e la cameriera si affrettò ad aprire << Yeyyy indovinate chi c'è! >> riconosco la voce di Cande prima ancora che esca fuori dal corridoio, accanto a lei c'è Lodo << Buongiorno! >>
<< Hey come siete venute? >> chiede mio fratello andandogli in contro << Con la mia macchina di mio padre >> risponde la rossa scrollando le spalle. << Abbiamo portato i cornetti >> Lodovica prende posto alla sinistra di Diego e poggia tre sacchetti sul tavolo dopo aver baciato il suo ragazzo. << Buono! Oggi mancavano >> dice Jorge afferrando immediatamente uno dei sacchetti, io lo osservo mentre tira fuori entrambi i cornetti, uno lo mette nel suo piatto e l'altro nel suo. << Grazie >> sussurro accennando il sorriso, lui ricambia allo stesso modo. Cande si siede al posto di Facu e mio fratello prende posto a capo tavola tra me e lei. Anche Fran e Diego prendono i due sacchettini rimasti e così facciamo colazione tutti insieme. Durante la colazione riuscimmo ad intrattenere una conversazione normale e serena sullo studio, i vestiti, i professori ecc... appena finito Jorge richiamò l'attenzione di tutti << Avrei una cosa molto importante da dirvi, vogliamo andare in salotto? >> si alzò in piedi, Fran e Diego insieme a lui, Lodo e Cande mi guardano come in cerca di una risposta, loro sono confuse. Non dico nulla mi limito ad alzarmi in piedi e seguire i ragazzi. Nuovamente ci troviamo radunati seduti sul divano. << Allora...che succede?...ancora... >> chiede con cautela Candelaria, i suoi occhi passano a rassegna ognuno di noi fino a ritrovarsi con quelli di Lodo che ne sa quanto lei. << Succede che...da quando sono arrivato qui io...sono cambiato. Inizialmente ero molto freddo, scontroso...ma non serve che ve lo dica, mi avete conosciuto no? >> tutti quanti annuirono in silenzio pendendo dalle labbra di Jorge. << Okay. Voi siete le persone del quale mi fido, mi fido davvero, è per questo che ho deciso di raccontarvi una cosa molto importante per me; una cosa che è successo molte tempo fa, prima che mi trasferissi >> Jorge ha i gomiti posati sulle ginocchia e lentamente volta il capo verso di me << Martina sa già questa storia perché...perché è una ficcanaso e aveva scoperto qualcosa e dunque...sì, diciamo che il mio segreto, lei mi ha raccontato il suo e...sì insomma. Mi sento un imbecille, mi sembra di fare mille giri inutili di parole >> conclude lui chinando il capo e negando con esso. Ci fu qualche minuto di silenzio, Francisco che era seduto sul tavolino di fronte a noi per essere più vicino, allungò la mano poggiandola sul ginocchio di Jorge << Sta calmo. Nessuno ti obbliga fratello. E se vuoi parlarne...parti dall'inizio >>. Jorge sospirò, Diego che sedeva alla sua destra gli posò una mano sulla spalla. << L'inizio. Okay. Cominciamo dall'inizio >>. Il mio sguardo così come quello di tutti resta fermo su Jorge << Quando ero piccolo ero un bambino molto difficile, molto antipatico, scontroso, solitario >> i miei occhi si posano sulle mani di Jorge che sono raggomitolate l'una nell'altra, con la mia mano destra sfioro l'interno del suo polso sfiorando la sua pelle fino a raggiungere l'interno delle sue mani. Faccio in modo che le mie dita si intreccino con le sue della mano sinistra e poi ritorno a sollevare lo sguardo per guardarlo in volto. << Tutto cambiò quando una bellissima bambina dai capelli rossi e gli occhi azzurri si avvicinò a me. Il suo nome era Sarah. Pian piano riuscì a cambiarmi, lei divenne il mio angelo custode, eravamo sempre insieme. Divenni una persona più aperta più socievole, cominciai a farmi degli amici, diedi a Sarah un soprannome, Angel. Col passare del tempo entrambi capimmo che la nostra non era una semplice amicizia, non più >> Jorge sorride con lo sguardo perso nel vuoto, come se stesse immaginando quella scena davanti ai suoi occhi, o meglio, ricordando. << Ci eravamo innamorati, lei era il mio grande amore. Fu una storia abbastanza difficile, io non ero molto ben visto dai suoi genitori, io ero "il ribelle" lei era la ragazza "perfetta" non so se ho reso. Inoltre era molto facile farmi arrabbiare, mi ingelosivo, mi infuriavo con lei, con quelli che le giravano intorno, era un inferno stare con me...ma lei ci stava, lei mi amava sempre e comunque, incondizionatamente >> sento qualcosa pizzicarmi lo pancia, so che non dovrei essere gelosa perché non ha senso, insomma, lei è morta e io...beh io adesso sto con lui e lui ama me eppure non riesco ad evitarlo. Noto che tutti stanno sorridendo al sentire la storia, una bellissima storia d'amore, a chi non piace. << E poi? Cos'è successo Jorge? >> Lodovica si azzarda ad interrompere il silenzio e così lui riprende << Poi un giorno...ci fu un violento litigio per via di un idiota che le stava azzeccato e lei difendeva. Allora mi arrabbiai e decisi di...di non parlarle. Ma lei era determinata, era cocciuta, mi seguii volendo affrontarmi in tutti i modi, non volevo sentirla finché non urlò che...che mi amava >> la mano di Jorge comincia stringere con forza la mia, quasi fa male. È come se potessi sentire il suo dolore passarmi attraverso quella mano e diffondersi nella mia pelle, è soffocante. Poso la mano sinistra, quella libera sul suo braccio << Mi fermai, mi voltai verso di lei, successe tutto in un'istante. Il suo sorriso, le sue gambe che correvano nella mia direzione, la macchina che la scaraventò per aria e le mie braccia destinate a restare vuote. E così angel...diventò un vero angelo >> Jorge sorrise ironicamente, con il dolore stampato sulle labbra. << Porca miseria >> Diego sospira quella frase con gli occhi spalancati. Candelaria e Lodovica hanno le lacrime agli occhi e le mano sulle labbra, anche loro sconvolte dalla storia. << Ora capisco perché sentire quel nome ti mandava in bestia... >> sussurra Fran poi si avvicina e ferra il collo di Jorge attirandolo a se e costringendomi a liberarlo dalla mia stretta. Mio fratello lo abbraccia facendogli affondare il volto nell'incavo del suo collo << Mi dispiace tanto...tu non meritavi tutto questo >> << Nessuno lo merita Fran, nessuno. >> Jorge ricambio il suo abbraccio e poco dopo si aggiunse anche Diego. Quando i ragazzi lo liberarono furono Cande e Lodo a gettarsi su di lui cingendogli il collo << E hai affrontato tutto questo da solo!? Ti ammiro tantissimo Jorge, io non so se ce l'avrei fatta >> disse Cande per poi tornare a sedersi sul tavolino accanto a Fran << In realtà Cande...non ho mai affrontato davvero tutto questo...fino a quando non ho conosciuto un'altra persona altrettanto speciale >> Jorge sorride guardando me e io non so che dire, mi sento nervosa << Vuoi dire grazie ad un'impicciona ficcanaso rompi scatole? >> interviene mio fratello disturbando il momento << Hey! >> protesto dandogli un pugno sul braccio, tutti risero, Jorge compreso. << Venite con me, vi mostro una cosa >> Jorge ci portò nella sua stanza, prese la scatola e iniziò a mostrare le foto di Sarah agli altri, << Era davvero bellissima >> disse Cande << Sì è vero >> concordò Fran, anche Lodo e Diego. << Tutto okay? >> domando avvicinandomi in modo discreto a Jorge approfittando del fatto che tutti sono concentrati sulle foto. Jorge mi sorride e mi prende la mano destra baciandone il dorso << Tutto alla grande. E soprattutto a te. Grazie per avermi preso la mano Sweety. Mi hai fatto sentire...sicuro >> << Sicuro? >> chiedo inarcando un sopracciglio e sorridendo, ero un po' confusa. Lui annuisci e ribadisce << Sicuro >> << Okay...: >>. << Hey ragazze potreste lasciarci un po' da soli con Jorge? >> mio fratello pone la domanda gridando come uno scaricatore di porto. << Fran! Ma che ti prende >> Cande gli dà una leggera pacca sulla spalla << Mi hai stonato i timpani! >> lo rimprovera Lodo. Jorge mi lascia immediatamente la mano avvicinandosi al letto dov'erano seduti tutti. Fran sta ridendo << Va bene, dai uscite un po'. Forza Martina >> << Va bene! Ma che antipatico! >> grido facendogli la linguaccia. Esco dalla stanza seguita dalle ragazze e insieme entriamo nella mia chiudendo la porta. << Che storia quella di Jorge vero? >> riflette Lodo poggiandosi alla scrivani << Sì, assolutamente. Deve essere stato un trauma per lui >> Cande si è seduta sul mio letto con il piede destro sotto al sedere << Sì, senza ombra di dubbio lo è stato >> annuisco mordendomi il labbro inferiore e prendendo posto alla scrivania. Per qualche istante tutte restammo in silenzio, quando sollevo lo sguardo noto che le mie amiche mi fissano con un sorriso malizioso sul volto << Che c'è? >> chiedo confusa. << Ooo andiamo! >> esclama la mora << Andiamo cosa? >> << Non pensare che non lo abbiamo notato solo perché eravamo assorte nella storia Tini >> riprende Cande << Notato cosa? >> continuo a chiedere senza avere risposta. Lodovica si siede alla sinistra di Cande e intreccia la sua mano destra con quella di lei << Fran e Diego sono ragazzi, quindi probabilmente non lo hanno neanche visto >> dice la rossa << Già. Ma noi invece sì >> Lodovica posa anche l'altra mano sul braccio di Cande attirandola a sé. Ora ho capito di cosa parlano...mi schiarisco la gola e scrollo spalle cercando di essere quanto più indifferente possibile << Sì beh e allora? >> << E allora? >> Lodo inarca un sopracciglio << Hai qualcosa da dirci...cognatina? >> e Cande fa lo stesso. << No perché? Cioè anche io sono amica di Jorge o...cioè sì insomma voi... >> << Il modo in cui tu e Jorge vi guardate...il modo in cui lui si comporta con te...tu con lui. Voi sembrate più che amici Martina. Quindi ti ripeterò la domanda in modo più diretto. Tu e Jorge state insieme? >> << Che?! >> urlo guardandole << VOCE ACUTA! >> dicono all'unisono le gemelle siamesi << NON HO FATTO LA VOCE ACUTA! >> questa volta non solo faccio la voce acuta ma grido pure. Quanto sono brava. Lodovica e Candelaria mi guardano con le braccia consorte e lo sguardo severo. Dovrei dirgli la verità? Beh in fondo sono le mie migliori amiche...però dovrei prima parlarne con Jorge no?...e adesso cosa dico? << MARTINA! >> sussulto dalla sedia quando quelle due mi richiamano allo stesso tempo << Ma siete impazzite?! Datevi una calmata! >> . Le ragazze si lanciano uno sguardo e poi tornano su di me << Quindi abbiamo ragione...voi due state insieme >> dice Lodo alzandosi in piedi e avvicinandosi a me. Deglutisco. Credo sia inutile nasconderlo << Okay, sì avete vinto. Stiamo insieme ma non dovete dirlo a nessu... >> << AAAH! >> lanciano un urlo degno di una cornacchia e poi cominciano a parlare a raffica << Io lo sapevo! >> << Lo avevo detto! >> << Era così evidente! >> << Quando lo direte a Fran? >> ed ecco la vera fatidica domanda...<< Presto Cande, glielo diremo presto ma per favore intanto non una parola né con lui...né con Diego >> pronuncio l'ultima parola guardando Lodovica << Okay ma non capisco perché >> la mora scrolla le spalle tornando a sedersi accanto a Cande. Sto per aprire bocca quando quest'ultima mi precede << Fran andrebbe su tutte le furie. Jorge è il suo migliore amico, sa che è un Don Giovanni, non vuole che la sorella soffra e d'altro canto non vuole neanche perdere l'amicizia con Jorge se la storia va male capisci? >> << Ma la dove accettare! E poi Jorge non le farà mai del male...giusto Tini? >> << Giusto Lodo! Ma Francisco deve capirlo un po' alla volta >> << Da quanto tempo state insieme? >> << Due mesi quasi più o meno... >> << Ma brava! E ce lo tenevi nascosto. Complimenti >> << Ooo andiamo non fate le offese! >> dico gettando un cuscino colpendo entrambe. << Hey!!! >>. Stanno per rispondere all'attacco quando la porta della mia stanza ed entrano i ragazzi, noto che Jorge ha le chiavi dell'auto nella mano destra << Hey...state uscendo? >> chiedo confusa, Fran annuisce e poi dice << Jorge pensa che Cassandra sappia dove sia Fernando >> << Questo spiegherebbe perché ultimamente è sempre fuori casa >> continua Diego. << Un attimo, stiamo calmi. Che volete fare? >> mi alzo dalla sedia con le mani parate davanti per enfatizzare il mio "un attimo". Guardo Jorge negli occhi aspettando che sia lui a rispondere << Cassandra è appena tornata, ma sta uscendo di nuovo. La seguiremo con il BMW >> << Grande idea ma...non date un pochino nell'occhio? >> Cande si avvicina al gruppo con le braccia incrociate << Beh sì scoiattolo, ma daremo più nell'occhio con la Ferrari o con l'R8 oltre a fatto che possono entrarci solo due passeggeri. Non credi? >> << Fran, Cassandra non è una donna stupida! Se sta aiutando suo figlio lei è sicuramente sempre sull'attenti. Tanti anni con voi credo che conosca benissimo tutte le targhe delle vostre auto >> << Troverebbe un modo per portarvi fuori pista >> concorda Lodo. I ragazzi si lanciano uno sguardo, Jorge fissa me << Dobbiamo provare comunque >> << Fatelo con una macchina che non conosce! >> << E dove la prendiamo adesso una macchina a portata di mano Cande?! >> alle parole di Jorge, Cande si schiarisce la voce per poi tirare fuori un chiave e farla pendolare di fronte la sua faccia. << Potete usare il Raw 4 di mio padre. Ha anche i vetri scuri quindi... >> << Fantastico! Sei un genio Cande. Grazie >> Jorge allunga la mano per afferrare la chiave ma Candelaria la ritira << Fermo. Veniamo anche noi >> << COSA?! >> esclamano all'unisono i ragazzi << Mi sembra giusto! >> Lodovica annuisce col capo. Io non dico nulla, mi limito ad osservare la scena fino a quando Jorge non mi prende le mani << Sweety no. Ti prego rifletti potrebbe essere MOLTO pericoloso >> << Jorge, ci sarai tu. Non sarà pericoloso. Non sarò in pericolo neanche un secondo >> i nostri occhi reggevano lo sguardo l'uno dell'altra, come se continuassero a parlare tra loro. Con lui era possibile. Credo che in questo istante tutti gli occhi siano puntati su di noi. << Sì okay. Non vorrei interrompere questo momento di sguardi intensi! Ma vi vorrei far presente che Cassandra è appena scesa dalle scale. Sta andando via. VOGLIAMO ANDARE?! >> le parole di Diego fanno scattare tutti << Dannazione! Okay andiamo >> dopo aver imprecato, Jorge mi tira per la mano << Cosa!? Jorge! Stai scherzando?! >> << Non abbiamo tempo da perdere Fran! Cande le chiavi >> << Tieni >> Candelaria allunga la mano per dare le chiavi a Jorge mentre ci dirigiamo verso l'uscita. Cassandra er già partita, così Jorge si affretta a mettere in moto, la seguiamo mantenendo una certa distanza. << Diego, prendi il mio cellulare dalla tasca destra, ho il numero del commissario. Avvisalo >> Jorge guardò Diego dallo specchietto retrovisore << Sì >>. A parte la voce di Diego che parlava col commissario nessuno di noi diceva una parola. Eravamo tutti concentrati sulla strada. << Accosta Jorge! Si è fermata! >> Francisco gli dà un pacca sulla spalla mentre Jorge parcheggia dietro a delle piante. << Ma dove siamo? >> Lodovica si guarda intorno per cercare di riconoscere questo posto. << Siamo già stati qui...è il bosco dove ci siamo persi quando stavamo andando in montagna, ricordate? >> Candelaria riconosce immediatamente il posto << Sì, hai ragione >> concorda Fran. << La polizia ci ha ritracciati grazie al telefonino. Saranno qui tra poco >> annuncia Diego porgendo il telefono a Jorge, quest'ultimo lo ripone nella tasca e poi dice << Perfetto. Ora diamo un'occhiata alla zona. Ragazze voi restate in macchina >> << Cosa!? >> gridiamo all'unisono << Shh! Volete che qualcuno ci scopra!? Jorge ha ragione, è molto più sicuro se restate qui chiuse dentro >> ignoro le parole di mio fratello e guardo Jorge negli occhi << È molto più sicuro se stiamo con voi. Sotto i vostri occhi. Sotto la vostra protezione >> << Oh dannazione! Martina! >> << Jorge! >> << E va bene! Ma ti giuro che se provi a lasciarmi la mano te la faccio pagare >> mi punta il dito indice destro contro in segno di avvertimento. << Oh ma dai! Sei serio? Perché gliele fai vincere tutte?! >> mio fratello disapprova, tutti lo ignoriamo. Una volta usciti fuori dalla macchina Jorge afferra saldamente la mia mano destra e mi attira a sé << Posso tenerla anche io Jorge...è mia sorella >> << Tu hai già Cande Fran...non preoccuparti. Fidati di me >> detto ciò Jorge avanza nel bosco con me dietro. Mio fratello ha un'espressione confusa. Credo che cominci a farsi delle domande...presto avremmo dovuto dirgli la verità. << Mi raccomando, non fate rumore >> sussurra Jorge. Con cautela ci addentriamo nel bosco, si sentono delle voci provenire da lontano e così ci avviciniamo. È difficile riuscire a vedere qualcosa tra tutti questi alberi. Inciampo in qualcosa e urto col naso la spalla di Jorge << Ahi! >> << Cavolo! Martina! >> ringhia lui a denti stretti << S-scusa >>. Riprendiamo a camminare e finalmente ci avvicinavamo ad un...un qualcosa. È una baracca di legno abbastanza malandata. Fuori di essa ci sono Cassandra e Fernando che stanno discutendo, ci accasciamo tutti a terra << Eccolo lì...quel bastardo figlio di puttana... >> << Sta calmo Fran. Dobbiamo stare calmi. Anche io vorrei spaccargli la faccia ma non possiamo >>. All'improvviso si sentono le sirene della polizia, Cassandra e Fernando piombano immediatamente sull'attenti. << Razza di imbecilli! Di nuovo loro e quelle maledette sirene! >> Jorge vorrebbe ammazzare i poliziotti in questo momento << Ma che problemi hanno con il cervello?! >> dice Diego. << Vuole scappare! >> mio fratello scatta immediatamente lasciando la mano di Cande << No Fran! >> urla la ragazza. << Corri Martina corri! >> Jorge mi tira iniziando a correre dietro a mio fratello e Fernando. Francisco si getta su di lui facendolo cadere con la faccia a terra << LASCIAMO BRUTTO IDIOTA >> << TE LO PUOI SOGNARE RAZZA DI BASTARDO! MANGIA LA TERRA! >> Francisco afferra i capelli di Fernando affogandolo nel terreno mentre lui si dimena. Jorge mi tiene ad una certa distanza stringendo sempre di più la mia mano << Lascialo andare! >> urla Cassandra, ma Diego la prende per la vita impedendole di avvicinarsi, Fernando riesce a voltarsi e getta del terreno negli occhi di Fran, quest'ultimo viene accecato e reso più vulnerabile, quanto basta affinché Fernando se lo tolga di dosso e si rimetta in piedi << NON PENSARCI NEMMENO! >> Jorge mi lascia la mano e afferra Fernando da dietro per il collo. << Francisco! >> Candelaria si avvicina al suo ragazzo per controllare il suo stato. Sto per avvicinarmi anche io a mio fratello quando noto un movimento strano. Fernando cerca di allungare la mano destra per raggiungere la tasca dei pantaloni che è all'altezza del ginocchio. Gli vedo tirar fuori una pistola. Se prima ero spaventata e confusa ora sono nel panico, sono accecata dalla paura << NOOOOOOOO >> senza rifletterci mi lancio su di lui proprio mentre sta per puntare la pistola verso Jorge << NO MARTINA! NO! >> afferro il polso di Fernando per togliergli la pistola da mano e quello che segue e il tonfo di uno sparo. Un BOOM. Che risuona nei nostri timpani. Cado bruscamente a terra e sento la voce di mio fratello che urla << COME HAI OSATO?! >> lo vedo lanciarsi nuovamente verso Fernando dandogli un pugno in faccia prendendogli il colletto della maglia mentre Jorge lentamente lo lascia andare, i suoi occhi sgranati puntati su di me. << Martina! >> dietro di me arriva mio cugino e mi mette a sedere sollevandomi lentamente la schiena e stringendomi a sé, Fernando si libera dalla stretta di Francisco, sta per correre via ma finalmente arriva la polizia << FERMI TUTTI. MANI IN ALTO, MANI IN ALTO HO DETTO >> il commissario punta la pistola verso quel viscido verme schifoso. Due guardie si avvicinano, una di queste gli mette le manette. Volto lentamente il capo verso destra e vedo la pistola di Fernando a terra. Sono confusa, non riesco a metabolizzare quello che è successo. La mia testa è pesante, pesante come un incudine. << Martina! Martina! Stai bene? Sei ferita?! >> Francisco cerca di scuotermi per farmi riprendere i sensi. Mio fratello tasta il mio braccio, come per verificare che io sia intera. << JORGE! >> l'urlo di Lodovica mi costringe a svegliarmi immediatamente di colpo da quello stato di trans in cui mi trovavo. Vedo Jorge cadere a terra sulle ginocchia, ma cosa cavolo...<< JORGE!!! >> scatto immediatamente per avvicinarmi a lui, gli prendo il volto tra le mani << Jorge! Jorge guardami! Che ti prende?! Sei ferito?! >> comincio a vagare con i miei occhi sulla sua pelle, su ogni centimetro della sua pelle, tasto le sue braccia, i suoi polsi, il suo petto, << JORGE PARLAMI PORCA MISERIA! >> grido esasperata mentre le lacrime iniziano a formarsi nei miei occhi. Lui posa la sua fronte sulla mia e giurerei di vedere il suo viso rigato da due lacrime silenziose mentre chiude gli occhi << Stai bene...tu stai bene >> sussurra con voce roca, più per sé stesso che per me. Getto le braccia introno al suo collo e affondo il volto nel suo incavo sinistro, lui ricambia l'abbraccio stritolandomi la vita << Sto bene Jorge! Adesso calmati >> << Credevo che ti avrei persa...io credevo che... >> << Lo so. So cosa credevi ma non è successo nulla. Sto bene, davvero. >> << In questo momento vorrei strangolarti con le mie mani Sweety...come ti è venuto di...hai messo a repentaglio la tua vita, lo capisci!? >> << Era per salvare la tua. Non avevo bisogno di pensare, in realtà non ne ho avuto neanche il tempo >> la nostra conversazione avviene in un sussurro tra noi, in modo che nessuno ci senta...e anche perché non avevamo le forze psicologiche necessarie per parlare ad alta voce. << Abbiamo sentito uno sparo, qualcuno è rimasto ferito? >> alla voce del commissario cerco di divincolarmi dall'abbraccio di Jorge anche se lui inizialmente si nega << Non possiamo stare tutto il tempo così, Jorge >> << Non mi importa >> sorrido alle sue parole e gli do un bacio sulla guancia, a rispondere al commissario è mio fratello << Per fortuna no. Quel pazzo squilibrato ha cercato di colpire il mio amico e mia sorella, inizialmente abbiamo pensato che fosse riuscito con uno dei due ma sembra che il colpo sia andato a vuoto, per fortuna >> << Jorge! Vieni >> riconosco la voce di mio cugino quando finalmente Jorge mi lascia andare, Diego mi lancia uno sguardo che non capisco mentre rimette in piedi Jorge e le ragazze vengono ad aiutare me. << Stai bene Tini? >> chiede premurosamente mia cognata << Sì ragazze, tranquille >>. << Fernando verrà accusato anche di tentato omicidio >> dice il commissario guardando quel farabutto << Era legittima difesa! >> protesta lui << Ne discuteremo in tribunale! Ora portatelo via >> << Commissario aspetti, solo un attimo >> lo supplico con le mani incrociate e lui fa un segno con la mano che le due guardie che scortano Fernando si fermano. Mi avvicino e lo guardo in faccia, mio fratello e il mio ragazzo lo hanno ridotto abbastanza bene. Ha sangue che gli scorre su tutta la faccia, probabilmente si risveglierà con gli occhi neri domani, ma una soddisfazione me la devo togliere << Questo Fernando, è per tutto quello che mi hai fatto >> stringo in pugno destro, raccolgo tutte le mie forze in esso e con decisione, come il mio insegnante di Kick mi ha insegnato colpisco lì dritto sul naso. Il suono del pugno è perfettamente udibile come il gemito di dolore di Fernando. << Ecco, ora potete portarlo via >> sorrido salutando con la mano. Quando si allontana guardo le mie nocche della mano destra, mi sono fatta male, non poco. << Ma dov'è finita Cassandra? >> osserva Lodo guardandosi intorno << Non mi importa nulla di Lei Lodo. L'importante è che questa storia sia finita e loro non facciano più parte della mia vita >> dico ormai sfinita. Mi avvicino a mio fratello e gli sorrido, lui mi abbraccia e mi dà un bacio sulla nuca << La mia sorellina >> << Grazie per avermi difeso Fran...sembravi un posseduto. Se non fosse arrivata la polizia lo avresti ucciso davvero >> << Perché non lo avevi capito? >>.
Il viaggio di ritorno a casa ci sembrò eterno, eravamo tutti stanchi, massacrati e distrutti, fisicamente e psicologicamente. Quando raccontammo tutto ai genitori di Jorge, questi rimasero scioccati e anche preoccupati...e sì in realtà credo volessero ammazzarci con le loro mani per aver agito senza dirgli niente ma insomma...tutto è bene quel che finisce bene. Io e i ragazzi dovemmo farci una doccia, eravamo pieni di terra e io avevo anche qualche livido. Mi guardo allo specchio, ho appena indossato un vestito leggero che uso per casa. Sento qualcuno bussare alla mia porta e senza esitare dico << Avanti >>. Jorge entra nella stanza chiudendosi la porta alle spalle. Gli sorrido e senza dire niente corre verso di me, posa le sue labbra sulle mie e cingendomi la vita mi solleva dal pavimento. Non posso fare a meno che ricambiare il bacio e continuare a sorridere. << È finita Sweety, questa storia è finita >> disse posandomi delicatamente coi piedi per terra << No Jorge, questa storia è appena iniziata >> rispondo accarezzandogli delicatamente la guancia destra. << Ascolta, dobbiamo farla finita con tutti questi segreti. Dobbiamo dire la verità a Fran una volta e per tutte. Adesso basta con i segreti >> << Glielo vuoi dire adesso?! Non ti pare che per oggi abbiamo già vissuto abbastanza emozioni? È stata una giornata mooolto intensa Jorge >> << Conto sul fatto sia stanco...sai effetto sorpresa >> << Non ci credo. A quest'ora e dopo tutto quello che è successo tu sei ironico e... >> << Hey. Non sono ironico. Ma la vita è breve e oggi ne ho avuto la seconda conferma Martina! Ho rischiato di perderti! Ora voglio godermi ogni istante con te senza nascondermi. Okay? >> Jorge posa la sua fronte sulla mia, sento il suo profumo invadermi le narici e lo adoro. << Ti sei messa il profumo? >> chiede avvicinandosi alle mie labbra, rido, sembra che stessimo pensando la stessa cosa << Nop. È il bagnoschiuma >> << Il bagnoschiuma...fa venire voglia di mangiarti...magari potremmo restare qui e... >> inizia abbracciarmi il collo facendomi ridere e chiudere gli occhi << E far venire direttamente mio fratello qui così!? Ma che grade idea! Proprio bella >> dico ironica mentre lui si allontana << Va bene ho capito, andiamo dagli altri >> << Saggia decisione >>. Prima di uscire mi ruba un ultimo bacio a fior di labbra e poi ci dirigiamo in salotto. I ragazzi sembrano essere tranquilli, Cande sta facendo un massaggio a Fran e Lodo e Diego sono sdraiati sul divano abbracciati. Domani saremo dovuti andare in commissariato per raccontare cos'era successo. << Hey ragazzi, dovremo dirvi una cosa >> annuncia Jorge. << Ti prego, ti supplico, se devi parlarmi di pazzi squilibrati, pedofili, depravati o maniaci da stendere, ti imploro, aspetta almeno che passi un mese >> lo supplica mio fratello strappando un leggero sorriso a tutti. Ad interrompere il momento è Denise la cameriera. << Scusate se interrompo, signorino Blanco c'è una signorina che insiste per vederla >> << Cosa?! Una signorina?! Adesso!? Alle 21:30?! >> << La signorina dice che è urgente... >> << Uuu...chi è Jorge? >> a quella domanda Diego si guadagna uno schiaffo dietro la testa da parte di Lodo. Mentalmente la ringrazio perché se non lo avesse fatto lei lo avrei fatto io. << Va bene Denise, falla passare >> la cameriera annuisce e annuncia all'ospita che può entrare in salotto. Davanti a noi si presenta una ragazza alta, ma non troppo, quanto me più o meno, qualche centimetro in più. Ha dei capelli rossi, è magra, ha la pelle bianca come le neve, i capelli rossi, lunghi e fluenti che le arrivano ai fianchi, gli occhi azzurri, le lentiggini sul viso...il viso è...ha un viso angelico. L'ho già vista da qualche parte ma non ho ancora messo a fuoco dove...mi volto verso Jorge. Lui è diventato pallido di colpo, come se avesse visto un fantasma, gli occhi spalancati come due finestre, e la bocca semiaperta per la sorpresa. E a quel punto riesco a capire chi è...<< Ciao Jorge >> anche la sua voce è angelica quella ragazza è...<< Angel >>

Sono complicata avremo un amore complicatoWhere stories live. Discover now