/21/QUESTO È IL PICCOLO SAM?

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Il paesaggio di fronte a loro era ancora una distesa di candida neve, ma in mezzo a tutto ciò si stagliava la Rocca di cui tanto Eliano aveva sentito parlare. Era un edificio massiccio, ricco di torri che si alzavano verso il cielo. Le guglie erano ricoperte di ghiaccio e di ghiaccio erano le enormi punte che ricoprivano la grande roccia affusolata sulla quale era posta. Eliano deglutì, un po' incerto sul fatto di riuscire ad affrontare tutti quei gradini dopo il loro viaggio, ma era allo stesso tempo estasiato. Quell'edificio così imponente era straordinario, straordinario a tal punto da sembrare impossibile, si chiedeva appunto come facesse ad essere ancora in piedi sorretto solo da quella colonnina così sottile se paragonata al massiccio edificio che stava al di sopra. Un fragoroso rumore fece pensare al giovane che i suoi timori sulla stabilità di quel posto fossero fondati, ma in realtà era un'enorme parete di ghiaccio quella che si stava staccando dalla struttura.

-Io dovrei percorrere delle scale che si trovano lì sopra?

Samwell guardò la struttura e respirò a fondo dal naso.

-Nella teoria, ma mi pare ovvio che non sarà possibile. Non ti preoccupare però. Ho una soluzione.

-Hai una soluzione?

-Ho una soluzione.

Maive si girò a guardarlo perplessa.

-Hai una soluzione?!

-Ho una soluzione.

Eliano attese un attimo, ma non sentì il corvino proferire parola dunque gli chiese: -Quale sarebbe questa tua soluzione?

-Devi sapere che c'è un altro passaggio, credevo fosse bloccato a causa del ghiaccio perché l'apertura è proprio alla base, ma, sono ancora incredulo, la lastra che si è appena staccata lo ha liberato. Finalmente la fortuna gira dalla nostra parte.

Samwell fece segno di seguirlo e di reggersi alle sue spalle. All'inizio non comprese, ma poi capì e si strinse meglio al corvino che aveva sollevato i piedi dal suolo. Dovevano oltrepassare il mare di Freddo e non vi era modo migliore se non quello. Alla fine la vittoria di Samwell si era rivelata la cosa migliore. Grazie a questo stratagemma superarono anche quel poco di mura che circondavano il cratere. Arrivarono fino alla base del pilastro dove il ghiaccio staccatosi dalla parete si era accumulato creando una piccola isola proprio al livello dell'entrata del passaggio.

-Questo passaggio l'ho trovato io negli anni in cui ero qui, nessun altro lo conosce. Oddio, penso lo conosca anche Gioia, in fondo ha instaurato un rapporto di simbiosi con questo luogo, quindi credo che sappia perfettamente com'è fatto, però insomma, non dovremmo avere nessun problema.

-E con la Lente come la metti?

-Il passaggio termina nei piani nascosti, sono ancora sufficientemente lontani. Io ti aspetterò lì, tu andrai alla Lente seguendo le mie indicazioni e mi porterai Fiocco di Neve, il piano non cambia di molto.

Samwell si avvicinò alla parete ed iniziò a percorrerne la superficie con le dita arrossate. Tirò su con il naso e con un sorriso sussurrò: -Eccolo...

Poggiò entrambe le mani sulla roccia inspirò ed espirò. La superficie sembrò come colpita da un'onda d'urto e iniziò a muoversi. Si spostò di poco e poi il ragazzo dovette spingerla.

Maive osservò il tutto e fu la prima ad entrare.

-Certo che se lo avessi saputo prima sarei passata da qui quando venivo a trovare il Re...

Quando anche gli altri due entrarono Eliano rimase sbalordito, ma fu anche preoccupato, l'interno del piedistallo di roccia era come poroso. Era una pietra grigia, molto solida, aveva dei riflessi azzurro-verdastri e delle vene candide che pareva splendessero di luce propria. Un reticolo di caverne si susseguiva, ma solo una di queste era percorsa da una scala con piccoli gradini lucidi. Un tempo doveva essere stato una via molto utilizzato perché erano levigati da un passaggio e da un uso prolungato nel tempo, ma almeno da un centinaio, se non di più, di anni erano luoghi rimasti inutilizzati se non per Samwell che si era avventurato la sotto solo due volte.

Fiocco di NeveWhere stories live. Discover now