/14/TI ATTENDE LA NUDA TERRA, O IL NUDO GHIACCIO...

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Per la prima volta Eliano vide il Lago Maggiore, ma dopo aver osservato il mare, benché l'emozione fosse parecchia, non fu così scosso da quella vista spettacolare anche perché erano già entrati nelle parti fredde. Non vi era ancora tutta la bufera che già oscurava la vista poco più avanti, ma le temperature erano bassissime. Quando giunsero in vista della città era di nuovo notte e si vedevano numerosissime lucette giallastre disperdersi dal centro abitato verso il lago o lungo il fiume per allontanarsi da lì il più possibile. Sembravano stelle o lucciole impaurite.

Da terra nessuno li poteva vedere perché il ventre scuro delle viverne si mimetizzava con la volta celeste quasi priva di stelle. Decisero di atterrare poco lontano per non attirare troppo l'attenzione. Le viverne scesero a spirale verso un prato ingiallito e ricoperto di brina. Atterrarono leggiadramente, senza fare rumore. I due scesero dalle creature e scaricarono i loro grossi bagagli. Indossavano dei pesanti mantelli invernali, ma sotto avevano ancora i vestiti leggeri che aveva dato loro Galatea, dunque si cambiarono e indossarono diversi strati di maglie e delle giacche foderate in pelo all'interno, solo dopo misero i mantelli sopra a tutto coprendo anche gli zaini che avevano messo in spalla e le spade che si erano assicurati al fianco.

Samwell poggiò una mano sul muso della viverna che emise un leggero gorgoglio e poi spiccò il volo portando con se tutto ciò che era superfluo, anche la seconda partì e i due si avviarono verso il centro abitato.

Congargn era una città di palafitte, per muoversi da una parte all'altra si potevano usare un intricato sistema di corde, ponti e passaggi oppure delle piccole imbarcazioni che si muovevano puntando un bastone sul fondale melmoso. Era un agglomerato di edifici fatiscenti in legno umido e marcio, tutt'altro che ideali per combattere il freddo. Sembrava che tutto fosse costruito in maniera casuale, ovunque ci fosse spazio erano state costruite case e le barche erano costrette ad affrontare strane traiettorie e intricati labirinti, come anche chi si muoveva a piedi, spesso si era costretti ad attraversare degli edifici per poter attraversare un ponte. Eliano guardava attorno sbalordito, ma Samwell lo rimproverò e gli tirò il cappuccio sul viso, facendo lo stesso anche lui.

-Non dobbiamo far vedere di essere stranieri, sii naturale

Eliano annuì e iniziò a comportarsi in maniera meno sospetta. Molta gente, nonostante l'orario e le condizioni, vagava per i canali e chiacchierava. Dalle locande fuoriuscivano canzoni allegre e odore di alcool. Alcuni bambini si rincorrevano per la strada indossando abiti laceri e sporchi. Eliano notò subito che indipendentemente dal loro comportamento in quel posto sarebbero stati fuori luogo perché erano palesemente in condizioni migliori degli abitanti.

Samwell stava camminando a passo spedito per le passerelle e usava le corde con maestria, mentre Eliano sembrava estremamente goffo a confronto benché fosse sempre stato considerato abbastanza atletico. Fissò le spalle del suo compagno di viaggio. Non sapeva che pensare. Samwell era molto più vecchio di lui, sapeva molte più cose di lui e aveva molta più esperienza di lui. In qualche modo Eliano sentiva che Samwell lo trovava un peso. In realtà era una fortuna che lui avesse partecipato alla guerra precedente, durante quel conflitto aveva conosciuto i due rifugi che a quanto aveva capito erano fondamentali, ma Eliano non era del tutto sicuro che fosse giusta la presenza di Samwell al posto di Birgitta. Sapeva bene che Samwell non era un vero signore del fuoco, lo aveva scoperto tempo prima a Sermaye, al loro primo incontro ufficiale. Eliano non sapeva nulla di magia, ma era certo che quello non fosse un potere di fuoco, ma di qualcos'altro, aria, telecinesi o chissà cosa.

A interrompere i suoi pensieri fu proprio il corvino che si fermò improvvisamente a metà di un ponticello traballante. Si voltò di scatto verso Eliano e indicò una locanda con una grossa insegna scrostata sulla quale ancora si leggeva "Locanda Marmotta".

Fiocco di NeveUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum