/20/NON TI PIACE LA PRIMAVERA?

5 2 0
                                    

Ripresero il viaggio in un momento generico della giornata riuscendo a distinguere solo una leggera differenza di luce fra notte e giorno. Eliano era ripartito di mal umore dopo i pensieri funesti della sera prima, pensieri che tra l'altro non lo avevano abbandonato per tutta la notte portandolo a creare strani incubi e sogni malinconici con sua madre che gli diceva di essere sempre gentile ed altruista. Voleva tornare in dietro, ma non in dietro fino ai cerchi protetti o all'isola di Galatea, voleva tornare in dietro nel tempo, ai suoi giorni felici e monotoni passati a coltivare i campi, a pescare nei corsi d'acqua e a cacciare piccoli conigli selvatici. Gli sembrava anche che avessero dimenticato qualcosa, ma si accorse di ciò solo dopo qualche ora ad arrancare nella neve.

-Samwell, non vorrei dire cose parecchio stupide, ma non dovevamo prendere provviste una volta arrivati all'orfanotrofio?

Il corvino, che dalla sera prima si era chiuso in un profondo silenzio, fece per parlare, ma la sua voce i bloccò in gola. Tossì violentemente accasciandosi su se stesso. Rimase immobile ed Eliano arrivò fino da lui, gli porse la mano e lo aiutò a rialzarsi. Il corvino alzò uno sguardo iniettato di sangue sul ragazzo.

-Ho preso tutto quello che potevamo trasportare, ma l'incantesimo che teneva tutto bloccato ha risentito della nostra presenza, molto del cibo si è decomposto durante la notte, ma non ti preoccupare, ci mancano otto giorni, se non mangio molto è sufficiente ciò che abbiamo.

Eliano dimostrò di essere perplesso e guardò le borse sui fianchi dei cavalli che ormai non si reggevano più in piedi. Non erano creature adatte a quel clima, come nemmeno i due ragazzi in realtà. Sarebbe stato meglio lasciarli all'orfanotrofio e portare solo il cibo per loro stessi, sarebbero stati più agili. Eliano espresse questo pensiero e Samwell lo ignorò intimandolo a proseguire per poi iniziare lui stesso a camminare. Proprio in quel momento fece capolino Maive in tutto il suo raggiante splendore. Cozzava in maniera incredibile con il paesaggio tetro e senza vita sebbene lei fosse il soggetto con meno vita in assoluto lì...

-Ragazziiii.

Samwell la ignorò ed anche Eliano fece lo stesso. Non sapeva bene come approcciarsi a lei. Era una traditrice della loro patria, era un fantasma ed era stata uccisa da Samwell. Era egoista ed era stata malvagia, ma parlare con lei era piacevole e in qualche modo rendeva quel luogo più sopportabile.

Dopo vari tentativi della ragazza di attirare le attenzioni parlando di argomenti casuali come il fatto che dividere i campi e lasciar riposare una parte fosse una cosa intelligente o come il numero di papaveri che sbocciano ogni anno, decise di optare per qualcosa di più interessante per i due.

-Volete aggiornamenti dagli altri?

I due risposero simultaneamente, ma con i desideri opposti. Samwell disse di no, mentre Eliano aveva risposto con uno speranzoso sì.

-Eliano, dobbiamo concentrarci sulla missione, non farti distrarre da questa traditrice. Non ci si può fidare di lei. Potrebbe raccontarci di tutto per fare in modo che pensiamo ad altro nei momenti cruciali.

Detto ciò Samwell smise di parlare per molto tempo, mentre Eliano diede corda ai discorsi sconclusionati dell'elfa. Al termine di un lungo monologo di questa riguardante il motivo per il quale il progresso è molto importante per quanto spaventoso, Samwell annunciò la pausa. Era sera a quanto diceva, ma probabilmente sperava che dormendo avrebbe potuto liberarsi dell'elfa almeno per un po'. Si sistemarono per dormire e mentre Eliano cadde in un sonno profondo e ristoratore Samwell continuò a subire l'influsso della voce della ragazza che accovacciata anche lei nella neve sussurrava all'orecchio del corvino.

"È un modo stupido per pensare di riavere la propria dignità"

Lui si mosse appena e strinse di più gli occhi.

Fiocco di NeveWhere stories live. Discover now