/12/COME SONO I RIFUGI?

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Quando Samwell uscì si trovò direttamente su una bianca spiaggia dove ad attenderlo vie era un Doroth che sembrava preoccupato nel vederlo. La prima cosa che gli chiese quando giunse fin da lui fu: -Birgitta dov'è?

-Non lo so, è rimasta in dietro subito e non l'ho più vista

-Mmmm... ok. Vai per di là, dietro quella roccia c'è Clodoveo con una piccola imbarcazione, ti riporterà lui da Galatea, io aspetterò Birgitta. Complimenti, hai vinto.

-Non valutavate con tre criteri?

-Sì, ma non mi pare tu sia ferito gravemente, quelli che vedo sono solo graffi, e non mi sembra che nemmeno il nostro falso-uomo lo sia, visto che sei arrivato prima, hai vinto.

Samwell annuì e salutò Doroth che preoccupato si volse verso la grotta per poi lanciare uno sguardo fugace alla schiena di Samwell che si allontanava sulla bianca spiaggia a pomeriggio inoltrato.

Aveva vinto e iniziava la parte più difficile: infiltrarsi nelle terre congelate. Sapeva già che con lui sarebbe andato Eliano. Abigal non avrebbe permesso a nessun altro di andare e in realtà nessun altro era minimamente interessato a farlo. Gli andava bene, gli bastava che non facesse nulla tranne ciò che gli veniva ordinato. Lo avrebbe messo in riga.

Non poteva succedere nulla di male, ne era certo, ma allora perché il suo cuore era così? Perché lo sentiva pesante? Per un attimo gli balenò alla mente l'immagine di Gioia al posto di Birgitta e la sua voce che gridava aiuto, ma la scacciò subito. Birgitta era stata la prima a cercare di ucciderlo ed era caduta per errore, lui non lo voleva fare. Quando ormai lei aveva chiesto aiuto era tardi e non poteva scendere fin lì. Non aveva fatto nulla di così male. Clodoveo lo fece salire su una barchetta non tanto grande e la fece partire toccandone il fianco. Era molto larga e benché non si vedesse quella era magica, era la magia di Clodoveo a farla andare avanti come per le macchine volanti di Doroth. Non ci misero molto a raggiungere il palazzo e Samwell si ritrovò ad osservare la scogliera pensando a quale poteva essere stato il percorso che avevano affrontato lui e la bionda. Proprio in quel momento Maive apparve al suo fianco e si appoggiò a lui implorando aiuto e sollevando il braccio sopra la testa per rendere il tutto più drammatico. Ad un certo punto si staccò bruscamente da lui e allungò il braccio verso il suo volto urlando aiuto. Lui la guardò di sbieco e lei rise di gusto. Clodoveo non lo stava guardando, era girato di spalle per controllare la direzione mentre rallentava per non colpire i bianchi scalini con lo scafo, quindi Samwell mise bene la sua mano davanti al volto di Maive e la chiuse a pugno alzando solo il dito medio. La ragazza assunse un'espressione confusa poi chiese: -Cosa dovrebbe significare? - Samwell alzò le spalle, Maive si avvicinò con l'orecchio alla bocca del giovane che sussurrò: -Prendilo come un insulto generico- Maive iniziò a ridere e prese a rivolgere quel gesto a Samwell, a Clodoveo e a Galatea che con un cipiglio preoccupato si avvicinava al corvino che era sceso dalla barca e aveva iniziato a salire gli scalini. Consegnò il cilindro a Galatea, che lo prese a due mani e sussurrò una formula, chiuse gli occhi. Il tubo si illuminò e la donna lo lasciò andare, ma quello rimase sospeso a mezzaria. Quando la donna riaprì gli occhi quello sparì nel nulla liberando piccoli punti luminosi che volarono verso l'alto.

-Complimenti, hai protetto bene il tuo finto uomo, non ho sentito dolore nella sua energia.

-Grazie

-Bir...

Samwell la interruppe bruscamente -Doroth la sta aspettando, è solamente rimasta in dietro.

Galatea annuì. Poggiò una mano sulla spalla del giovane e lo guidò all'interno. Ad attenderlo trovò Abigal ed Eliano, questo stava salutando Rosely con un abbraccio e la ragazza gli lasciò un bacio leggero sulla guancia. Era davvero carina con i vestiti dell'isola. Samwell si era sforzato di farsela piacere, non per tradire l'affetto che provava nei confronti di Gioia, ma perché se doveva lasciarla almeno voleva essere felice, non soffrire e basta. Non ci era riuscito gran ché. La trovava un po' troppo ingenua. Era gentile come Gioia, ma credeva ancora nelle persone. Per lui era una cosa stupida, anche per Gioia lo era. Per Eliano no, per questo quei due andavano così tanto d'accordo. Samwell lasciò perdere i suoi pensieri quando Eliano lo vide arrivare e lo salutò. Rosely gli giunse in contro e lo abbracciò e una volta staccata da lui sorrise e gli disse: -Quindi hai vinto! - Samwell annuì, prese il suo bagaglio che Leandra gli stava porgendo, afferrò Eliano per la collottola e lo tiro con sé all'esterno.

Fiocco di NeveWhere stories live. Discover now