/15/E LÌ TROVERAI LEI

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Quando Eliano aprì gli occhi una forte fitta di dolore alla spalla lo fece gemere, era tutto intorpidito. Pensò che probabilmente dormire per terra sarebbe stato meno doloroso di quel letto. Appena vide che aveva gli occhi aperti Samwell gli buttò addosso la giacca e il mantello e gli porse la sua spada dicendogli di muoversi, prese i bagagli di entrambi e si diresse al piano inferiore per pagare la notte. Il cielo si stava schiarendo alle prime luci dell'alba. Eliano non aveva mai usato una spada in vita sua. Quando Samwell gli aveva aperto il suo bagaglio e ne aveva tirato fuori due spade, Eliano aveva intuito che una era per lui. Lo aveva detto che non la sapeva usare e Samwell si limitò ad affermare che poteva essergli utile in ogni caso, di tenerla con sé sempre. Eliano la sfoderò ed osservò la lama lucente. Rifletteva il suo volto. Sembrava più grande dall'ultima volta in cui si era guardato. Dall'annuncio era passato molto tempo ormai, aveva perso il conto dei giorni. Si sentiva cresciuto e benché il tempo non fosse stato sufficiente a farlo crescere nel fisico si sentiva molto più maturo, per questo l'espressione del suo viso era diversa. Si chiese cosa avrebbe pensato di lui sua madre se avesse potuto vederlo in quel momento. Scosse la testa e si vestì. Scese al piano di sotto dove trovò Samwell intento a contare i soldi da dare alla locandiera assonnata. Mentre il ragazzo cercava di trovare la combinazione giusta di monete Eliano si rivolse alla locandiera che lo guardò con un sorriso dolce.

-Quanto è passato dall'annuncio di Fiocco di Neve? Sa, viaggiando ho perso il conto dei giorni...

-Non saprei fammi calcolare... penso circa una trentina di giorni

Ad Eliano si strinse il cuore. Pensò che era tanto tempo, troppo, che il Re era libero, poi pensò alla guerra precedente che era durata per anni e anni. Se era finita quella, anche la sua missione avrebbe avuto un termine prima o poi. Si rianimò di coraggio. Pensò a quanti giorni gli mancavano, probabilmente ancora una quindicina, sarebbe finito quello strazio, ne era certo.

Samwell finalmente riuscì a pagare e ripartirono. Notarono subito una differenza rispetto alla sera prima: attorno ai pali che sorreggevano gli edifici si erano formati degli anelli di ghiaccio, faceva decisamente più freddo di prima, ma grazie ai loro pesanti mantelli lo sentivano solo in viso. Arrivarono velocemente all'altra estremità della città, in mezzo al prato coperto di brina trovarono un piccolo edificio e all'interno due cavalli ben coperti. Indossavano protezioni dal freddo blu con decorazioni a spirale in oro, erano certamente i loro cavalli. Samwell guardò verso la direzione da prendere e capì subito che i calcoli degli abitanti di Congargn erano sbagliati: i mostri sarebbero arrivati quel giorno stesso. Sbuffò e guardò i cavalli poi Eliano.

-Prendiamoli

-Ma in quella bufera non serviranno a nulla, lasciali qui, saranno più utili agli abitanti di questo luogo che a noi

-Prendiamoli

Samwell ripeté la frase con un tono che non accettava repliche e aprì le porte della stalla. Li fecero uscire e salirono in groppa. I cavalli, ancora mezzi addormentati, partirono in direzione di quel muro bianco ed Eliano si rattristò per il destino di quelle due povere bestie che non avevano fatto nulla di male, mentre Samwell guardava dritto avanti sicuro di sé. Eliano si chiedeva il perché di quella scelta, ma non trovò risposta e si rassegnò ad obbedire agli ordini di quello che ormai per lui era il suo capo. Lo spettacolo che osservavano era straordinario ed immenso. Era come se un enorme blocco bianco si muovesse verso di loro, sembrava non avere fine, le nuvole invadevano il cielo fin dove lo sguardo poteva arrivare. Il vento già sferzava il loro cammino impetuosamente ed il primo candido fiocco cadde affianco al volto di Eliano. Si addentrarono in quel bianco muro e sparirono alla vista della città che allarmata dal forte vento si stava risvegliando per scoprire di essere ormai stata raggiunta dal suo incubo.

Fiocco di NeveWhere stories live. Discover now