XVII: Food fight!

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Theo ormai si era più o meno abituato al fatto di non capirci nulla.
D' altronde lui era solo un ragazzino che da un giorno all' altro era stato catapultato in un mondo che poteva solo immaginarsi e si era ripromesso che qualunque cosa si fosse ritrovato davanti non si sarebbe stupito.
Insomma non poteva andarsene in giro con la bocca costantemente aperta, anche se avrebbe fatto felici molti uccellini in cerca di nido.
Ma quella le batteva tutte.
Theo in quel momento era sopra al masso di Sisifo e stringeva in mano il pezzo di una delle armi più potenti che fossero mai state create.
Tutti lo guardavano, atterriti quanto lui.
Il ragazzino però era troppo occupato a guardare la lama per prestare attenzione agli amici.
Era un pezzo, lungo appena una ventina di centimetri e nonostante fosse stato incastonato nel masso da un sacco di tempo era perfettamente pulito e affilato come se fosse appena uscito dal fabbro.
E poi la lama era spettacolare, la parte tagliente ed il bordo erano rosso scarlatto, come il sangue, mentre la zona interna era stata realizzata in oro puro dove furono incise delle parole, probabilmente in latino, pensò Theo visto che apparteneva a Giulio Cesare.
Purtroppo Freddy non glielo aveva mai insegnato, quindi non riuscì a leggere l' incisione, anche se effettivamente era stupido provarci visto che serviva tutta la spada per vedere la scritta completa.
A parte questo la lama non era particolarmente larga e il figlio di Artemide pensò che poteva trattarsi di un coltello lungo, come quello che aveva lui.
Effettivamente la larghezza era più o meno quella.
Cosa strana visto che in teoria doveva essere una spada.

- Ok, chi non ci ha capito una mazza, alzi la mano-
Disse Theo senza staccare gli occhi dalla lama, anche se non era difficile immaginarsi che l' avessero alzata tutti.

L' unico che si muoveva ancora infatti era Sisifo, il quale usava il braccio per manovrare i venti e spostare la metà della pietra dove non era Theo.
Dopo attimi di silenzio, Mary Si riscosse.
Aveva i capelli metà viola e metà arancioni.

- S... Starlord quello da dove diavolo l' hai tirato fuori? -

- Ti giuro che non ne ho idea! Fino a qualche momento fa non c' era, ma quando ho allungato la mano l' ho come tirato fuori da una cortina che lo rendeva invisibile-.

- FOSCHIA! -
Esclamò all' improvviso Hazel.

Tutti si voltarono a guardarla.

- Fo... Foschia? -

- L' odore che sentivo! Era odore di foschia! -

Theo con un salto scese dal masso
- Vuoi dire che qualcuno ha usato la foschia per occultare la presenza del frammento?-

-Esattamente-.

- Ma questo è impossibile! Sisifo ci ha detto che a parte noi non riceveva visite da tantissimo! -
Disse rivolgendosi all' interessato.

Sisifo, sentendosi accusato, passò sulla difensiva
- Hey! Io vi ho detto la verità! -

Hazel, intervenne
- Gli credo. Quando si è particolarmente bravi ad usare la foschia, si può estendere il raggio d' azione anche per centinaia di metri-.

Mary si intromise
- Aspetta! Se anche tu sai manovrarla non puoi tipo rintracciare chi ha fatto questo? -

- Non l' ho mai fatto, ma ci posso provare-.

Hazel saltò sopra al masso e chiuse gli occhi.
Dopo essersi concentrata gli riaprì. Erano diventati viola e allungò una mano verso la formetta.
Per un secondo la foschia del ladro fu visibile e appariva come un fumo biancastro.
L' operazione però sembrava essere sfiancante per Hazel la quale fece cadere il braccio e riprese fiato.

- È inutile. Questa foschia è troppo forte-.

Frank era rimasto a bocca aperta
- Dici sul serio? Più forte della tua? Qualcuno qui ha qualche idea su chi possa averla lanciata? -

I rinnegati dell' Olimpo: Il sangue ripudiatoWhere stories live. Discover now