X: mi unisco ad un esercito di pompieri in pigiama

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Theo si svegliò in maniera tranquilla e meccanica.
Aprì gli occhi e fine.
Nessuno che gli desse fastidio , nessuno che lo buttasse giù dal letto, nessuno la dentro oltre lui.
Era pacifico, ma anche insopportabile per un certo verso.
Era stata una notte corta.
Theo aveva dormito come un sasso e gli sembrò che fosse durato solo per qualche minuto.
Si alzò dal letto, conscio che quella mattina sarebbe stata l' ultima al campo.
Doveva partire per l' impresa.
Si diresse quindi in bagno a prepararsi, si vestì e poi preparò la borsa.
La cabina di Artemide era spaziosa, ma abbastanza anonima.
Forse perché prima che arrivasse lui era stata concepita come cabina onoraria.
Dentro non aveva che i letti e visto che era stata usata dalle cacciatrici la sera prima era piuttosto pulita.
C' era una cosa che piaceva a Theo: le pareti erano dello stesso colore della luna e di notte brillavano leggermente, rischiarate dalla luce lunare.
Era una casa perfetta per i bambini che avevano paura del buio ed era come se la stessa Artemide volesse vegliare su chi dormiva li dentro.
Theo se ci pensava non poteva che sorridere amaramente.
Mentre faceva lo zaino ripassava mentalmente il piano d' azione.
Sarebbero andati prima a Washington, poi a San Francisco in California, poi a Santa Fe ed infine avrebbero preso un volo per Cagliari.
Percy in quei giorni gli aveva dato una lettera, sostenendo che mostrandola ad un semidio romano avrebbe avuto l' obbligo di aiutarli.
Percy ne approfittò per raccontargli che per un periodo era stato pretore e che quindi aveva l' autorità per scrivere lettere del genere.
Aveva poi aggiunto che il campo romano si trovava in California e giunto la avrebbe dovuto chiedere di un certo Frank Zhang e di certe Hazel Lavesque e Reyna Avila Ramirez Arellano.
Se diceva loro che lo mandava lui lo avrebbero aiutato sicuramente.
Theo aveva già sentito quei nomi nei racconti di Apollo ma gli aveva detto talmente tante cose che fece fatica a mettere a fuoco.
Dopo 5 minuti aveva finito di farsi lo zaino e mentalmente fece l' inventario.
Un sacco a pelo, una scorta di nettare e ambrosia, viveri, una corda, una giacca e una torcia elettrica.
Tutto questo ben di Dio era contenuto in uno zaino da parkourper, realizzato dai figli di Atena.
Era leggero e permetteva a Theo di fare le sue acrobazie ma allo stesso tempo era molto capiente.
Aaron era serio e rigido ma ci sapeva fare con i regali.
Mise dentro lo zaino il coltello di Chirone e dopo averlo chiuso se lo mise in spalla.
Prima di uscire si guardò allo specchio.
Fisicamente era diverso da qualche giorno prima: la pelle aveva preso colore e aveva preso qualche chilo. Era più pulito e i capelli erano più corti ( Annabeth aveva insistito per tagliarli ) e ordinati.
A Theo piaceva quel cambiamento.
Adesso almeno non sembrava più un cadavere.
Indossava scarpe e pantaloncini corti da ginnastica e sulla maglietta corta del campo portava la spilla di stella cadente.
Alla vita legò la felpa di Freddy e promise nuovamente a se stesso che avrebbe scoperto dove fosse.
Dopo aver preso tutta la sua roba uscì dalla cabina di Artemide, pronto per l' impresa.

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Era veramente presto e quindi non appena uscì trovò il campo deserto. Fece qualche passo e tossendo si strofinò gli occhi.
L' aria era piena di cenere.
Dopo qualche secondo si accorse del perché: la casa di Efesto stava andando a fuoco.
L' intero edificio era avvolto dalle fiamme.
In realtà stava per intervenire ma poi si ricordò a chi apparteneva la casa e cambiò idea.
Si soffermò a guardarlo.
Cos' era? Una specie di spettacolo?
Forse era una pira in onore dell' inizio dell' impresa.
Mentre guardava sentì delle urla alle sue spalle e voltatosi vide un esercito di semidei in pigiama e armati di secchi.
Tra loro c' era Mary che urlò a Theo.

- THEO! MA CHE FAI!? DORMI RITTO!?!?!?- Mary aveva i capelli rosso scuro.

- No! Io... non lo sapevo!- disse mentre si metteva al suo passo.

- NON SAPEVI COSA!? CHE IL FUOCO DISTRUGGE IL LEGNO!?-

Arrivati alla cabina essa venne bersagliata dalle secchiate dei semidei. Mentre agivano Theo e Mary continuavano A litigare.

I rinnegati dell' Olimpo: Il sangue ripudiatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora