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*non so quando sia il compleanno di Will quindi mi sono inventata una data*

Era il 24 maggio quando Nico spalancò gli occhi con la consapevolezza che oggi era il giorno in cui avrebbe effettivamente dovuto iniziare a prendere delle decisioni.
Per decisioni, intendeva una delle sfide più difficili di quel periodo dell'anno: il regalo di compleanno per il suo ragazzo, Will, che avrebbe compiuto gli anni esattamente un mese dopo.
Si buttò giù dal letto, cosciente del fatto che probabilmente non avrebbe concluso nulla e avrebbe semplicemente portato Will da qualche parte con un viaggio-ombra.
Passò quella giornata a pensare e pensare.
E così quella seguente.
E la seguente.
Insomma, quasi diventò matto.
Dopo una settimana ancora nulla di valido gli era venuto in mente. Aveva pensato a uno strumento, ma sapeva che Will non aveva ereditato nulla dell'arte musicale del padre se non quei suoi fischi micidiali che più di una volta l'avevano salvato durante la guerra contro Gea.
Arrivò persino a uscire con Piper nel tentativo di trovare qualcosa di carino in centro, come ad esempio una maglia o un libro.
Scoprì senza sorpresa che lo shopping non faceva per lui. Assolutamente.
Entrò nell'ennesimo negozio senza nemmeno sapere cosa vendesse, essendosi fatto trascinare dalla ragazza in ogni singolo negozio.
"Questa è PERFETTA!" sentì la ragazza dire. Lanciò uno sguardo annoiato alla maglia che lei stava porgendo a Nico, già pronto a negare anche quella proposta.
Appena la vide, però, rimase come incantato.
Il viso gli si illuminò nel momento in cui incrociò gli occhi di John Lennon che lo guardava dall'immagine stampata sulla t-shirt.
Guardò Piper dritta negli occhi. "Ho trovato", disse con grande felicità perché dopo dUE SETTIMANE CE L'AVEVA FATTA. "Prendi questa?" chiese lei speranzosa. Nico riguardò la maglia. "No" disse, scatenando una serie di sguardi della morte sul viso della figlia di Afrodite, "ma fidati che mi hai aiutato moltissimo". Le diede un grande abbraccio e si fiondò fuori dal negozio.
Lei rimase a guardare la porta chiudersi, per poi sospirare e rimettere la maglia a posto. Chissà cosa aveva in mente.

Nico, intanto, si sentiva rinato.
Si avviò con passo più che sicuro verso l'imponente castello di suo padre.
Il dio lo accolse volentieri, essendo Persefone con Demetra. Gli raccontò che si sentiva molto solo. "Per questo mi fa piacere che tu sia qua, figliolo. Ma ora dimmi, qual è il motivo della tua visita?" chiese Ade.
Sapeva benissimo, infatti, che era molto improbabile che suo figlio Nico facesse visite di cortesia. Non si aspettava altro che una richiesta, un favore. Quel giorno, tuttavia, si sentiva particolarmente bene con se stesso, ragion per cui avrebbe acconsentito molto probabilmente alla richiesta del ragazzo.
"Vedi, padre, fra un paio di settimane è il compleanno di Will. Solace, ricordi? Quello biondo, un po' abbronzato. Figlio di Apollo?" Allo sguardo confuso del dio Nico cercò di spiegare meglio chi fosse tale Will Solace.
"Ah, certamente, ora ricordo. Il tuo ragazzo, se non sbaglio?"
Nico annuì, reprimendo un sorriso frutto del fatto che il padre si ricordasse delle sue relazioni. Ammirevole.
"Quindi? Vuoi un consiglio per un regalo? Vedi... non sono per nulla bravo in queste cose, chiedi a Per-" venne interrotto da Nico.
"No, so perfettamente il regalo che voglio fargli, ma ho bisogno del tuo consenso per realizzarlo."
Ade corrugò le sopracciglia, e il corvino continuò.
Una volta spiegato il suo piano, Ade sorrise.
"Si vede che tieni a lui, Nico. Per me va benissimo, hai la mia più completa approvazione."
Di Angelo sorrise, tutto era andato come sperava.
Ora non gli rimaneva che aspettate il fatidico giorno.

24 giugno, 9:17 AM.

Will Solace aprì lentamente gli occhi, cercando di abituarsi alla luce del sole che penetrava dalla finestra della casa di Ade.
Sentiva il suo ragazzo di fianco a lui muoversi leggermente.
"Willy? Sei sveglio?"
Will mormorò un sì in risposta, e si girò per dare un bacio a Nico.
"Buon compleanno, amore" disse il corvino.
Il figlio di Apollo sorrise sulle labbra dell'altro.
All'improvviso il più piccolo si alzò dal letto, cercando di trascinare anche Will, che era decisamente confuso dal suo strano comportamento.
"Ho una sorpresa per te" gli urlò dal bagno, in cui si era lanciato per lavarsi.
Solace sorrise e sentì il cuore scaldarsi e soprattutto gonfiarsi di emozione: adorava le sorprese.
Una volta che furono entrambi pronti, Will si ritrovò con una benda sugli occhi.
"Ora aggrappati a me e non staccarti finché non te lo dico io, ok?" sentì Nico dirgli. Si strinse contro il suo ragazzo e sentì impovvisamente un brivido percorrergli tutto il corpo.
Sentì il terreno cambiare sotto di lui: al posto delle piastrelle del pavimento della camera da letto di Nico, i suoi piedi si posarono su della terra particolarmente calda.
Sentì la pelle avvampare all'improvviso, l'aria intorno a lui si fece più pesante. Si abituò ben presto alla sensazione.
"Neeks" sussurrò, "dove mi hai portato?". Poi realizzò. "Nico Di Angelo, hai appena fatto un viaggio ombra? Ti sembra il caso di-" venne interrotto dalle labbra dell'altro ragazzo che si posarono sulle sue.
"Mi perdonerai, fidati".
Camminarono per qualche minuto, finché Nico non si fermò, e gli permise di togliere la benda.
La prima cosa che Will pensò è che fosse negli Inferi, cosa impossibile perché chi porta il prorpio fidanzato negli Inferi per il compleanno?
Poi realizzò di essere davvero negli Inferi.
"Nico", disse, cercando di mantenere la calma. "Cosa ci facciamo negli Inferi?". Era confuso dal comportamento del più piccolo, che era talmente agitato da non riuscire a smettere di muoversi.
"C'è qualcuno che devi conoscere" fu la risposta che ottenne da Di Angelo.
Prima che Will potesse protestare, il compagno era sparito dietro a un albero. Tornò qualche minuto dopo, ma non era solo.
Insieme a lui si faceva strada una figura adulta, che non si riusciva a distinguere molto bene da lontano.
Non passò molto prima che Will capisse che John Lennon stava venendo nella sua direzione.
John Lennon.
John Lennon, l'ex membro dei Beatles.
John Lennon, l'ex membro dei Beatles e idolo nonché fratello del figlio di Apollo.
Lo fissava con la bocca spalancata. I suoi occhi si alternavano da Nico a John, increduli.
"Ciao, Will. Sono tuo fratello Jo-"
"John. Sì, ti conosco. Cioè, non ti conosco. So chi sei. Ma non ti ho mai parlato quindi non ti conosco. Oddei, Nico, mi aiuti?" Will stava andando nel panico.
Il corvino si mise a ridere. Spiegò che John sapeva già di essere il suo idolo, e che non ne era molto sorpreso. In ogni caso, era felice di incontrare suo fratello e fan.
"E tu l'hai portato qua per me?" chiese il biondo, la voce emozionata. Nico annuì fiero. Venne poi investito da un abbraccio stritolante di Will. "Grazie, grazie, grazie. Ti amo tantissimo" sussurrò, prima di dedicarsi a John di nuovo.
Nico sorrise, e osservò il suo ragazzo entusiasmarsi con Lennon di qualsiasi canzone avesse scritto.
Dei, se lo amava.






sta roba è lunga e non ho voglia di rileggerla.
Ringrazio ghostqueen06 per avermi dato l'idea <3
Spero vi piaccia!

solangelo. Where stories live. Discover now