129.

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"No. NO. Non è possibile, non- non ce la faccio!"
Le urla di Nico rieccheggiavano nei corridoi di casa sua, facendo sospirare i presenti, incapaci di sopportare la vista di tale disperazione e tristezza.
Le lacrime di Nico solcavano il suo giovane e innocente volto, volto di un ragazzo che già troppe volte aveva sofferto in modo irreparabile.
Secondo molti questa sarebbe stata la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso.
Nico sentiva il cuore rimbombare nelle orecchie per quanto la rabbia e lo sconforto glielo facevano battere. Il vuoto occupava parte di lui che, prima della notizia, era pieno di amore e felicità, di ricordi belli e brutti.
La porta si spalancò, ma Nico appena ci fece attenzione. Non gli importava chi fosse, nessuno sarebbe riuscito a consolarlo.
"Sono venuto appena ho sentito, la situazione?"
"Ha lanciato alcune urla lamentose e poi si è chiuso nel silezio del lutto. Mi chiedo quando lo riavremo indietro".
Alzando lo sguardo, il corvino si buttò tra le braccia del nuovo arrivato, trovando conforto nei suoi capelli biondi.
Biondi.
Gialli.
Gialli come il logo del McDonald che sTAVANO CHIUDENDO.
"Willy, non cea faccio. Non posso separarmene."
Il suo ragazzo lo guardò dolcemente, lo sguardo compresivo. Gli diede un dolce bacio sulle labbra, e iniziò a sussurrargli parole dolci, cercando di tirare su il morale del suo amore.
"Ne troveremo un'altro. È New York, dopotutto. La città è piena di McDonald che aspettano solo te."
Nico si asciugò le lacrime.
Forse Will aveva ragione.
Forse sarebbe stato meglio.








HAHAHAHAHAHA OK HO SCRITTO STA COSA DI GETTO E MI SONO DIVERTITA TROPPO LOL.
ily
scusate se ho causato lacrime iniziali :) <3

solangelo. Where stories live. Discover now