Capitolo 8

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Selena Gomez - Good For You

Il giorno dopo in spiaggia Justin portò la mia mano alle labbra e sorrisi quando la baciò,
feci una smorfia giocosa e mi ritrovai a ridere per la sua espressione. Raggiungemmo l'ombrellone e Justin si tolse la maglia poggiandola sul lettino. Passai lo sguardo su ogni centimetro di pelle, la pelle era abbronzata e le spalle larghe. Quando mi sorrise mi sentii improvvisamente più fragile. Mi circondò la vita con le braccia e rabbrividii quando poggiò le labbra sulle mie. Quel ragazzo mi faceva uscire di testa. Le sue braccia mi strinsero di più e le sue mani scesero lungo la schiena fino ai glutei. Mi staccai leggermente e puntai lo sguardo nel suo, i suoi occhi continuavano a leggermi come un libro aperto. Trattenni il respiro e prima di affogare del tutto nelle sue iridi poggiai di nuovo le labbra sulle sue. Il cuore mi scoppiava nel petto mano a mano che il bacio diventava più profondo, le gambe erano gelatina. Successe tutto in un secondo, Justin afferrò la mia mano e iniziò a camminare lasciandomi con un nodo in gola. Sospirai quando entrammo in casa.
«Mamma?» chiamò Justin. Buttai fuori un respiro pesante quando non ricevette risposta e lo seguii lungo il corridoio. Aprì una porta e spalancai gli occhi quando mi ritrovai una piscina davanti. Mi circondò la vita da dietro, il suo respiro caldo sul collo mi fece venire la pelle d'oca. Guardai ogni suo singolo tatuaggio, ripassandolo con le dita.
Cavolo, in cosa mi ero cacciata.
«Cosa vorresti?» mi stuzzicò, rimasi in silenzio per la vergogna.
«Cosa vuoi?» ripeté ancora. Mi liberai dalla sua stretta e gli circondai il collo con le braccia.
«Toccarti» sussurrai così piano che pensai non avesse sentito. Si avvicinò piano alle mie labbra, il cuore saltò parecchi battiti. Mi guidò verso la parte della piscina con la scaletta e mi sedetti sul bordo mentre Justin entrò tranquillamente. Quando mi raggiunse allungò le mani verso di me.
«Vieni» scossi la testa e scalciai i piedi nell'acqua troppo fredda per i miei gusti.
Si avvicinò maggiormente e poggiò le mani sulle mie cosce, le strinse e poi si fece spazio tra loro.
«Avanti» fece. Afferrai la sua mano e scesi dal bordo, la temperatura dell'acqua mi mise i brividi e mi strinsi a lui.
Sorrise carezzandomi una guancia con il pollice e in un secondo mi ritrovai in braccio a lui, con i suoi occhi fissi nei miei.
Era così stramaledettamente bello.
Mi baciò il collo poggiandosi contro il bordo della vasca e chiusi gli occhi. Gemetti quando infilò la mano sotto il mio reggiseno e presi a strusciarmi su di lui.
«Cazzo, Yasmine» si lamentò e portai  le mani al suo addome. Baciai il suo collo lentamente, seguii il contorno della corona sul suo petto con la lingua e poi scesi dal suo corpo. Gli aprii il costume e Justin pensò ai boxer. Mossi lentamente la mano su e giù prima di vederlo contrarre i muscoli dell'addome e poggiai un bacio a stampo sulle sue labbra. Ben presto l'aria venne riempita dai suoi respiri pesanti.
«Yasmine» gemette e la sua mano circondò la mia. Guidò i miei gesti e poco dopo chiuse gli occhi e si lasciò andare sotto il mio sguardo. Sorrisi appena e non ebbi il tempo di muovermi che rigirò la situazione facendo finire me contro il bordo. Il mio cuore prese a battere più velocemente e sospirai mentre le sue labbra si avvicinavano alle mie. Le baciò dolcemente e puntò lo sguardo nel mio.
«Non sentirti--» lo bloccai immediatamente.
«Lo voglio, Justin.» sussurrai. Un sorriso si fece spazio sul suo volto, più lo guardavo più mi convincevo che volevo lasciare da parte tutti i nostri stupidi problemi. La sua mano si intrufolò nel mio costume, Justin non accennava a staccare lo sguardo dal mio volto. Ansimai quando fece pressione sul mio punto debole e poi iniziò a muoversi.
«Lasciati andare. Voglio che tu stia bene» sussurrò nel mio orecchio. Aumentò la velocità e mi spinsi di più contro di lui quando poggiò le labbra sulle mie.
«Justin» gemetti. Pochi attimi dopo una sensazione di calore invase il mio basso ventre e riaprii gli occhi mentre le sue braccia continuavano a tenermi stretta.
«Cazzo, Yasmine» sospirò e mi sistemò i capelli dietro l'orecchio. Feci per baciarlo ma spalancai gli occhi quando sentimmo la porta di casa aprirsi. Giusto in tempo. Ridacchiò per la mia espressione e mi lasciò un bacio sul collo prima di uscire dall'acqua.

Capitolo 8
Ecco a voi il capitolo nuovo, cosa ne pensate? Justin e Yasmine stanno facendo passi avanti, voi pensate che sia stato troppo affrettato o che abbiano fatto bene? So che il capitolo è corto, inizialmente era molto più lungo e con descrizioni più piccanti, ma alla fine ho deciso di non scendere troppo nei dettagli quindi questo è il risultato. Voi cosa avreste fatto al posto di Yasmine? Fatemelo sapere nei commenti, se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e condividete la storia. Al prossimo capitolo.😘✍🏻

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