Who We Are 2 - Chasing The Clouds

Capitolo 2

Selena Gomez, Marshmello - Wolves

Fu due giorni dopo, quando uscii dall'ospedale che decisi di mettere fine a tutto, era diventata una storia fin troppo complicata.
Avrei chiuso con Bieber definitivamente. Quando chiamai Scooter erano le tre del pomeriggio, probabilmente stava cenando a causa del fuso orario.
«Scooter» dissi, tirai su col naso e mi rigirai tra le coperte. L'agenzia aveva deciso che avrei ripreso a lavorare a New York dato che avevo bisogno di riposo.
«Yasmine, che succede?» chiese.
«Hai tempo?» domandai, non ero sicura di quello che stavo per fare ma non per Justin, per me. Avrei perso il lavoro dei miei sogni?
«Certo» brontolò e mi misi seduta sul letto.
«Voglio cancellare il contratto» sbottai dritta al punto.
«Cosa?» alzò appena il tono.
«Cosa c'è tra loro due?» reclamai e mi buttai una mano sulla faccia.
«Yasmine» fece allungando la "n", lo bloccai subito dopo.
«Scooter, davvero. Voglio solo risposte» soffiai e sospirò.
«Dovresti chiederlo a lui» rispose. Mi alzai dal letto con uno scatto.
«Ho bisogno di saperlo» bofonchiai a denti stretti.
«Sono finita in ospedale per questo contratto Braun, potrei farvi causa, cavolo» sbottai battendo il piede a terra. Non ero mai stata così arrabbiata e delusa allo stesso tempo da una persona in vita mia, avevo davvero lasciato tutto nelle mani di una persona a cui non importava niente?
«Hai ragione e mi dispiace Yasmine ma questa è una questione tra voi due e rimarrà tale» fece con tono duro e poi l'unico suono che udii fu quello della chiamata chiusa.
Passai un'ora a leggere articoli, ognuno parlava di loro due ed ogni parola divorava le mie emozioni.
Quando la porta d'hotel si aprì tutte le mie difese crollano di nuovo ma quello che vidi fu diverso da quello che mi aspettavo.
«Oh mio Dio» sussurrò Claire.
Avevo le lacrime secche sulle guance ed il trucco sparso sul viso.
«Non sarebbe dovuta andare così» parlai, lei sospirò e sembrò quasi scocciata.
«Non avrei dovuto accettare» singhiozzai.
Mi aveva reso così fragile. Come era riuscito a farmi affezionare a lui così tanto? Aveva preso la mia vita e l'aveva rigirata come una frittata, mi aveva cambiato, mi aveva fatto provare emozioni che non provavo da tempo.
Portai una mano davanti al volto, gli occhi di Claire si spalancarono quando mi voltai e presi la prima cosa che mi capitò sotto mano, lanciai il cuscino contro la parete e poco dopo lo raggiunse anche la a bat jour. Quando i pezzi di vetro caddero a terra procurarono un rumore assordante e qualcosa in me si ruppe, di nuovo. Ero come loro, distrutta.
«Non ti vedevo farlo dai tempi delle superiori» ridacchiò e poi aprì l'armadio di legno bianco. Poggiò una camicetta bianca sul materasso insieme ai miei jeans preferiti.
«Andiamo» saltellò su e giù come una bambina di due anni e mi alzai a malavoglia dal materasso. Non avevo voglia di affrontare una discussione con lei ne tanto meno di sentirmi dire che stavo sbagliando. Lei non capiva, se le avessi detto che non mi andava di uscire avrebbe continuato ad assillarmi quindi annuii e mi vestii, ripassai il trucco pulendo il viso da quello colato e uscii dalla camera seguita dalla bionda.
«Dove andiamo?» domandai alla reception. Sorrise sotto i baffi.
«Vedrai» rispose.
Non avevo visitato molto la città in questi giorni, mi ero limitata a correre fino ad una ventina di isolati dal mio hotel, non sapevo davvero dove mettere piede, Claire aveva vissuto a Londra per un anno prima di tornare a New York quindi sperai che mi portasse da qualche parte di calmo e piacevole.
La mia richiesta venne ovviamente respinta e venti minuti dopo eravamo davanti ad un pub.
stavo morendo di fame e la musica alta non aiutava per niente. Ordinai un'insalata e Claire prese una margherita.
Dopo la sua scoperta di aver scordato il portafogli ed una lunghissima fila per pagare uscimmo sotto braccio dirette in una "discoteca seria", come diceva lei.
La proposta non mi piaceva per niente ma ammisi di sentire il bisogno di dimenticare per una sola sera. La musica era così alta da rompermi i timpani e già dall'entrata riuscivo a sentire la puzza di alcool mischiata al sudore. Mi tappai il naso e varcai l'ingresso diretta verso il guarda roba, poggiai il giubbotto di pelle e poi andai al bancone.
«Posso offrirti da bere?» chiese il ragazzo addetto ai drink, sorrise e scacciai via l'immagine di Justin dalla testa. Annuii.
Sei astemia, Yasmine.
«Cosa?» fece. Aveva gli occhi celesti ed i capelli erano abbastanza lunghi.
«Stupiscimi» urlai sopra la musica.
«Io prendo una vodka!» esclamò Claire che si sedette accanto a me.
«Non mi aspettavo di trovarti qui» fece riferimento a tutte le volte che eravamo state in discoteca, di solito finivo per dormire sui divanetti quindi ordinare qualcosa era davvero un passo azzardato. Sorrisi al ragazzo che mi poggiò davanti un bicchiere pieno fino all'orlo di una bevanda rosa, lo fissai quasi affogandoci dentro con lo sguardo e quando vidi la mia immagine riflessa nel vetro lo afferrai, con un sorso ne buttai giù un quarto. Il gusto amaro mi fece fare una smorfia e sperai solo che Claire non avesse intenzione di ubriacarsi come faceva di solito, normalmente la serata finiva con me che le correvo dietro per metterle le scarpe o farla reggere dritta e quella sera non ne avevo davvero voglia. A metà drink riuscivo già a sentire le guance accaldate e la testa più leggera e mi trascinò tra i corpi sudati in pista. Iniziai a ballare, ridevo come una stupida, la testa cominciò a girare ma tutto svanì quando mi sentii afferrare per i fianchi e presi a muovermi a tempo di musica. Sussultai quando lo sconosciuto mi fece voltare aumentando la presa sul mio corpo.

Capitolo 2
Eccoci di nuovo, che ne pensate?
Onestamente mi riesce difficile dare un opinione perché sono occupata nella stesura del terzo libro e mi fa strano tornare indietro al secondo per modificarlo, quindi lascio a voi i commenti.
Cosa succederà secondo voi? Chi è il misterioso sconosciuto? Cosa pensate di Claire? E di Yasmine?
Spero vi piaccia, se si fatemelo sapere grazie alle stelline o commentando, aggiorno al più presto.
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Alla prossima❤️