Situazioni disperate

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Jeanpuc spostandosi prontamente riuscì all'ultimo secondo il colpo che lo avrebbe preso in pieno volto, nello stesso tempo riuscì a colpire di striscio al braccio il cavaliere nero.
Jeanpuc si rialzò prontamente, il cavaliere nero con la mano gli fece segno di venire, Jeanpuc lanciò un incantesimo per aumentare la sua forza, la spada brillava più che mai - con questo mi gioco tutto - pensò, e si lanciò all'attacco.
Atalanta era una scheggia impazzita, quasi impossibile vederla tal la sua velocità, il mostro si sentì afferrare da dietro la testa che Atalanta teneva ferma da dietro, improvvisamente gli apparí la sua immagine riflessa nello scudo lucido mentre Buonocore aveva gli occhi chiusi e la testa bassa reclinata da un lato.
Il mostro subiva lo stesso maleficio che chissà quanti avevano dovuto subire, Buonocore si scostò e arrivo un colpo micidiale di bastone di Ciuack in pieno volto del nostro, la maschera si spezzò in due e cadde a terra.
- Sono inutile, vi sono solo d'intralcio - si disperava Gemma, Leona che era indirizzita dal freddo cercava di consolarla e così cuore d'oro, ma lei non sentiva ragioni e stringeva il ciondolo con quanta forza aveva fino a farsi male.
Dal ciondolo si sentì uno scatto, la piccola elfa che se ne era accorta, con le copiose lacrime agli occhi decise di indagare, vide che il ciondolo si aprì e al suo interno vi era un anello.
Asciugate le lacrime lo esaminò velocemente, e strabuzzati gli occhi lo riconobbe, - non tutto è perduto - fece, e guardando in cielo fece - grazie nonno - e guardata Leona le fece - è ora di farla pagare a quella strega, poiché ho un piano, ma dobbiamo essere assolutamente precisi - Leona sorrise e annuì.
Jeanpuc era oramai in netto vantaggio e il cavaliere nero stentatamente si difendeva, era in evidente difficoltà.
Stressato da quel feroce attacco da cui a stento si difendeva per un attimo perse la concentrazione e tentò di colpire Jeanpuc, che comunque era anch'esso stanco dalla fatica, di tagliargli la testa, esso invece si abbassò velocemente e colpì con tutte le forze rimaste il cavaliere con un colpo che andò trasversalmente dalla cintola fino alla spalla.
Dopo questo sforzo cadde a terra senza più forze, il cavaliere nero era in piedi si avvicinò un poco a Jeanpuc e gli fece - è stato un gran combattimento, sei abile e coraggio, ma ora è finita. -
Jeanpuc non aveva paura di morire anche se aveva il solo cruccio che non avrebbe potuto salvare il suo regno.
Improvvisamente il cavaliere nero ricadde di spalle su se stesso, con un filo di voce fece - lieto di finire in un combattimento così, prendete se vi può essere utile la mia spada nera. -
Jeanpuc gli rispose - anche se non eri una persona esemplare sei stato un gran combattente e almeno su questo hai il mio rispetto.
- Anche io voglio partecipare - fece cuore d'oro, ma le rispose Gemma - è pericoloso, potresti morire - la fatina rispose prontamente - se sarà utile rischierò la vita - Gemma pensò un attimo - va bene, sei una fatina molto coraggiosa, e ora muoviamoci come da piano. -
Cuore d'oro volò velocemente facendo zig zag, arrivò dalla strega che cercava di scacciarla, la fatina scappò via e la strega cercò di lanciarle uno dei suoi malefici malefici congelanti, si accorse della freccia che avrebbe deflesso, ma nello stesso tempo una palla di fuoco nero arrivò verso di lei.
Lo scoppio fu forte e la strega bruciata dal fuoco cadde a terra.
Cadde anche Gemma prostrata dallo sforzo di aver usato quella magia anche se partito da quell'oggetto che le aveva lasciato il nonno.
Gemma era a terra e pareva non respirasse più e Leona era svenuta per il troppo freddo.
Cuore d'oro capita immediatamente la situazione volò immediatamente a cercare Buonocore e una volta che l' ebbe trovato gli racconto l'accaduto, Buonocore si fece lanciare rapidità e fatto ciò corse dove stavano Gemma e Leona non prima di aver preso Cuore d'oro.
Buonocore velocemente arrivò nel luogo indicato da Cuore d'oro e subito soccorse Leona, nello stesso tempo ordinò a Cuore d'oro di curare Gemma.
Il tempo passava e sembrava non si sortisse effetto, Buonocore si impegnava al massimo, nel frattempo sorretto da alcuni cittadini arrivò Jeanpuc che vista la situazione capì subito.
Lanciò un potente fischio e dopo un minuto ecco arrivare Pegáso - aiuta Buonocore nel curare gli altri - il fatato destriero non se lo fece ripetere, come nella caverna appoggiò la testa su Buonocore e insieme si concentrarono sino allo spasimo.
Leona era ancora bianca e fredda nonostante gli sforzi dei due, in compenso Gemma ricominciava a respirare seppur debolmente.
- Aiuta Buonocore e il quadrupede che qui ci penso io - la fatina vide Atalanta con una piccola pozione in mano, Cuore d'oro così fece e dette apporto ai due mentre Atalanta usava la pozione sulla piccola.
Gli sforzi sovraumani dei tre cominciarono a dare i frutti, piano piano il colore tornò sulle gote pallide di Leona, e di conseguenza il freddo mortale cominciò a scomparire da quel corpo.
Finalmente erano salve e dopo un po' entrambe si svegliarono, quindi Buonocore, Pegáso e Cuore d'oro poterono riposarsi, ma ora rimaneva un altro problema, le persone trasformate in statue dalla maschera maledetta, sul diario c'era scritto che
una speciale pozione avrebbe liberato i corpi dalla pietra, ma entro un certo periodo altrimenti sarebbero rimasti nella pietra per sempre.
Nel negozio queste pozioni non si trovavano, quindi l'unica soluzione era andare nel prossimo paese, distante una giornata cavalcando furiosamente.
Jeanpuc si propose e avvicinatosi a Pegáso gli fece - amico mio, te la senti di fare questa missione che ti dico già che è sfibrante per te - il destriero rispose - neanche lo devi chiedere, salta in groppa. -
Atalanta, Ciuack e tutti gli altri diedero i loro anelli di velocità e le loro pozioni curative.
Nel frattempo uno dei capi della resistenza si avvicinò a Ciuack e gli fece - grazie per averci aiutato, ti siamo grati per l'eternità e spero un giorno ci possa perdonare per ciò che ti abbiamo fatto. -
Ciuack sorrise - vi ho già perdonato. -
Poi giratosi verso Buonocore - sai - disse tirando via le borse che aveva in cintola - puoi riprendere il tuo oro, è stato un piacere per me - detto ciò lo lanciò a Buonocore.
Nel ringraziarlo Buonocore rifletté - potremmo usare quest'oro per comperare pozioni - Ciuack fu d'accordo e l'oro di consegnato a Jeanpuc.
Dopo che a Jeanpuc fu consegnata una mappa dove bisognava attraversare il bosco nero, lanciata velocità su Pegáso il destriero partì al galoppo, il tempo stringeva.

Il viaggio dell'eroeWhere stories live. Discover now