Il segreto di Leon

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Il simbolo cominciò a illuminarsi.
Intanto Leon aumentò ancora di più la sua mira con una delle poche arti magiche che conosceva.

– Mi raccomando – gli disse Jeanpuc – ricorda che sono in fondo gente del villaggio incolpevoli, frenali ma non ammazzarli – Poi proseguì– Cuore d'oro sapresti addormentarli o qualcosa del genere? –

– Ci posso provare – rispose la fatina.

Carezzandola gli disse Jeanpuc – sii prudente -.

Mentre Buonocore era teso fino allo spasimo per distruggere la runa maligna protetta ma gicamente, Leon tirava frecciate negli arti inferiori, Jeanpuc creava muri di fuoco e palle di fuoco davanti a loro per frenarli, e Cuore d'oro riusciva al massimo a confonderli, ma era un qualcosa.

Pegáso vedeva che Buonocore era teso con uno sforzo immane per distruggere il più velocemente possibile la runa e allora si disse: "Bisogna giocarsi il tutto per tutto" e rivolto alle sue amiche gli disse: –Riuscite a distrarli? -.

Quelle annuirono– bene siate prudenti – detto questo uscirono e una parte dei mostri prese a inseguirle, Pegáso si avvicinò a Buonocore e si disse, "se è vero che sono magico per metà spero che possa essere d'aiuto" e appoggiò la testa sulla schiena di Buonocore concentrandosi al massimo.

Questi se ntiancor di più l'influenza benefica.

Nel frattempo alcuni mostri si erano riusciti ad avvicinare, Jeanpuc disse a Leon:– Chiudi gli occhi – e la sua persona così fece, un lampo accecante partì dal palmo accecando coloro che erano vicini, io poi disse – la mia magia l'ho esaurita – e detto ciò estrasse la spada e si lanciò, Leon gli rispose – e io ho quasi finito le frecce – e quando ebbe scoccato l'ultima si lanciò sguainando la spada e gridando spalla a spalla, e così fecero.

I mostri avevano circondato i due eroi, e qualche graffio arrivava pure, le due quadrupedi cominciavano a stancarsi e i mostri li tallonavano a meno di un metro da loro e pure Cuore d'oro sentiva di aver quasi raggiunto il limite massimo delle forze.

Un ultimo sforzo disse Buonocore, che fecero insieme fino quasi a svenire dallo sforzo sovrumano dato, ma i frutti arrivarono, con un botto la runa prima cadde in mille pezzi e poi scomparve, immediatamente tutti i mostri cominciarono a contorcersi e riprendere forma umana mentre gli altri erano tutti stremati col fiatone, ma finalmente potevano riposare.

– Cosa è accaduto, e perché siamo nudi qui? – si domandavano gli abitanti del villaggio, Leon gli spiegò che avevano subito un maleficio con una runa, complice la luna piena aggiunse Buonocore mentre arrivava in groppa a Pegáso – ma ora tornate alle vostre case e portate via i feriti se non ce la fanno a camminare, è tutto finito – gli si posò sulla testa Cuore d'oro – stai bene mia piccola fatina? –

– Sono stremata, adesso torniamo anche noi al villaggio a riposarci – nel frattempo tornavano anche le due quadrupedi.
Tornati alla taverna Jeanpuc bussò alla porta di Leon – sono io. –

– Entra– disse Leon era seduto sul letto.

Jeanpuc disse –ora dimmi la verità – Leon si tolse il cappuccio mostrando dei bei capelli corti biondo – ebbene il mio nome è...Leona -.
Disse Jeanpuc – e altro che paggio, sei la nipote del Re Antoine III,ecco dove ti avevo visto, venisti al mio castello un giorno con una delegazione di principesse di altri regni per il mio compleanno, ma avevi capelli lunghi e fluenti. –

Leona disse –si è vero, ma mi è sempre piaciuta l'avvenuta, col la scusa didifendermi ho sempre maneggiato armi allenandomi, stasera ho rischiato la vita ma è stato bellissimo, ora mio zio mi sta facendo cercare ecco perché mi sono camuffata, lui mi vorrebbe donna di corte ma è una vita che non mi si addice, anche se ho molto studiato e appreso qualche piccola arte magica, voglio l'avventura anche se rischiosa. -

Jeanpuc tacette,poi disse: – E sia, hai dimostrato forza, abilità e coraggio,unisciti a noi – bussarono alla porta, Leona disse – avanti –entrò Mary la figlia dell'oste e disse: – Scusate se vi ho disturbato, volevo ringraziarvi per ciò che avete fatto. – 

– Ringrazio te, dal tuo ciondolo ho capito tutto – disse Jeanpuc, lei sorrise –mio padre vi manda a dire che il minimo che può fare è offrire il vitto e alloggio a tutti voi – poi strizzò l'occhio a Leona –trattamelo bene - e quindi si voltò e nel frattempo Leona già arrossiva visibilmente.

– Ci conviene fermarsi qui un altro po' – disse Jeanpuc – perlomeno per curare i feriti che abbiamo fatto stasera – furono tutti d'accordo – allora buonanotte – e detto ciò andarono tutti a riposare le stanche membra e a ricaricarsi.

Il mattino dopo Leona trovò fuori dalla sua porta un vestito, quasi uguale al suo con un biglietto attaccato – dovrebbe essere della tua misura, con affetto Mary – e in effetti gli calzava bene dopotutto.

Poi andarono dal capo villaggio e si offrirono di curare i feriti, questi accettò con gioia e a tarda mattinata i feriti stavano di nuovo tutti bene –cercherò di sdebitarmi – disse il capo villaggio – andate all'armeria e prendete ciò che volete e addebitate sul mio conto,poi cercate la casa del vecchio Jack e dite che vi mando io. –

Li Leona riempì la faretra di frecce, poi si misero a cercare la casa, bussarono e dopo qualche minuto aprì un vecchio pieno di rughe, con la camminata stanca ma con gli occhi vispi.

– Ci manda – disse Jeanpuc – il capo villaggio, lei deve essere Jack -.

– Entrate allora – disse questi.

Fece sedere e disse: – mi ha parlato di voi e cosa è accaduto ieri, sono talmente vecchio che anche il quel caso non mi sono riuscito a muovere di casa – detto questo rise un po' – io ero un avventuriero come voi, ma sono oramai alla fine del viaggio – nel frattempo si alzò, e disse – ho cose che potrebbero esservi utili – aprì un mobile e con mani sapienti toccò un punto e aprì uno scomparto nascosto, li tiro fuori una serie di oggetti, tornò a sedersi e li mise sul tavolo – un anello che 3 volte al giorno fa andare più veloci, uno che da maggiore protezione 2 volte al giorno,credo li saprete usare, questo 2 volte al giorno cura. -

Poi guardò Leona, le chiese di alzarsi e lei lo fece, la esaminò e poi andò nella sua stanza, tornò con un corpetto leggero di cuoio –apparteneva a mia moglie, scomparsa anni or sono, Glenda e ora lo dono a te, è più resistente di quel che sembra disse – strizzando l'occhio – presto raggiungerò la mia Glenda e sono felice di vedere ragazzi coraggiosi come lo eravamo noi, a tal proposito vi voglio affidare una piccola missione, nel piccolo villaggio di Tux c'è un uomo che si chiama Reml, vorrei... – e intanto che parlava si alzò e aprì un cassetto chiuso a chiave – ...che voi diate questo diario a lui, mio figlio, dentro ci sono le avventure che facemmo da giovani con sua madre, e se volete, potete leggerlo –disse con un piccolo gruppo accettò volentieri l'incarico.

Stava per congedarli quando un particolare lo colpì, dopo un momento a pensare andò a prendere una piuma d'oca e un calamaio con un foglio e stette a scrivere, finito ciò arrotolo il foglio e lo diede a Jeanpuc dicendo – al prossimo villaggio, quello di Azarbula,cercate l'armaiolo Stan e dategli questo. -

Sommessamente la compagnia ringraziò il vecchio Jack, salutarono e ringraziarono tutti e consultata la mappa, si rimisero in viaggio.

Usciti fuori dal villaggio Jeanpuc propose di cavalcare veloci, ma con Rosina sarebbe stato difficile, allora Leona pensò sarebbe stata l'occasione giusta per provare il potere dell'anello della rapidità, lanciò la magia sulla mula e questa cavalcò in modo tale che stavolta gli altri due quadrupedi a stento gli stavano dietro.

Arrivati al villaggio in tarda mattinata già si udì un gran trambusto, e quandosi furono avvicinati videro la folla gridare "a morte! a morte! dove già gli stessi preparavano un patibolo, pensava la compagnia si trattasse di un criminale, e chiese Jeanpuc quindi a uno del villaggio dove si trovasse Stan e quello glielo indicò, poi chiesero cosa era accaduto e questi rispose che si stava facendo giustizia su chi aveva portato il capo del villaggio in fin di vita oramai, ma proseguì, tra poco la responsabile, una piccola elfa scura sarà giustiziata.


Buonocore ebbe un brivido, ricordi oramai sopiti vennero su.

Il viaggio dell'eroeWhere stories live. Discover now