Il salvataggio del villaggio

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Gemma sentì lo scatto, aprirono allora uno scomparto segreto dove c'erano lo scudo lucido, vari pugnali di ottima fattura, piccole spade e anelli.
Presero lo scudo e ciò che poterono prendere e uscirono lesti dal negozio.
Un gruppo, di una ventina di persone, dove c'era Jeanpuc, nel frattempo affrontava un nutrito gruppo di nemici, improvvisamente apparí da dietro un angolo un imponente cavaliere con l'armatura nera, Jeanpuc dopo averlo visto capì che non era come gli altri.
Trafitto lo scagnozzo che aveva davanti Jeanpuc fece - lasciatelo a me - e si diresse verso il cavaliere nero che gli fece segno di avvicinarsi.
- Sono Jeanpuc, preparati ad affrontarmi - il cavaliere nero si mise in posa da combattimento come già aveva fatto Jeanpuc e gli rispose - hai fegato ad affrontarmi, in guardia cavaliere - e detto ciò si lanciò addosso e le spade si incrociarono.
Buonocore, Ciuack, Atalanta e un seguito di coraggiosi individui tra cui il capo del villaggio precedente erano finiti in un posto pieno di statue - siamo finiti nell'antro della bestia - fece Buonocore, fece quindi a Cuore d'oro - vola piccola mia, cerca chi ha lo scudo e portalo qui alla svelta. -
Senza farselo ripetere la fatina voló in alto a cercare chi avesse lo scudo.
Nel frattempo arrivarono Leona, Gemma e il loro seguito e dettero subito manforte contro i nemici, Leona prima di unirsi alla lotta nascose Gemma e gli affidò lo scudo.
Jeanpuc l'ottava furiosamente, le spade facevano scintille.
Il cavaliere nero gli fece - sei forte cavaliere - Jeanpuc sorridendo gli rispose - ti ringrazio, non mi aspettavo niente di meno da te. -
Jeanpuc provò a fare una manovra evasiva per tentare di sorprendere il cavaliere nero, ma questi non si lasciò sorprendere rispondendo con un colpo così potente che anche se parato sbalzò Jeanpuc contro il muro, il cavaliere nero fece una forte, profonda e terribile risata che udirono anche gli altri.
Gemma uscì dal suo nascondiglio rabbuiata, - riconoscerei quella risata maledetta dappertutto - urlò e proseguì - tu sei il capo di quei bastardi che hanno sterminato il mio villaggio - disse con le lacrime agli occhi.
Detto ciò gli lanciò un pugnale, il cavaliere nero lo deviò con nonchalance con la spada, e poi fece - guarda un po', una di quella mala razza è ancora viva, finito con te cavaliere la ammazzerò con le mie mani. -
Jeanpuc capito tutto ruggì mentre la spada si illuminava - non ti permetterò oltremodo di lordarti le mani di sangue - e detto ciò si lanciò sul cavaliere nero con tal vigore che persino lo stesso si meraviglió.
Dall'alto cuore d'oro vide lo scudo e si fiondò su Gemma - presto - le fece - hanno bisogno dello scudo. -
Gemma con le lacrime agli occhi fece - voglio rimanere qui per vedere la fine di quell'assassino. -
Leona aveva sentito tutto e, liberatasi dall'ennesimo nemico, corsa da loro e fece - Jeanpuc ti vendicherà, ma ora hanno bisogno di noi per lo scudo. -
Gemma asciugandosi le lacrime annuì, Leona prese e strinse Gemma con un braccio, lanciò l'incantesimo di velocità prese lo scudo e fece a Cuore d'oro - stringiti a me e guidami, - la fatina obbedì e Leona corse via.
Nel frattempo il gruppo di Buonocore e gli altri venne attaccato da un gruppo di mostri, mentre combattevano improvvisamente il capo villaggio venne sorpreso, si trovò faccia a faccia con una figura dalla maschera mostruosa con la faccia di serpente, gli occhi gli brillarono e già il capo villaggio non riusciva a muoversi, la mostruosa figura scomparve dietro un angolo.
Leona arrivò a tutta velocità, e da lontano Gemma vide la figura del capo villaggio ferma, fece a Leona - andiamo da lui - Leona obbedì.
Appena arrivati ci si rese conto della situazione, la pietra prendeva sempre più il sopravvento, Gemma resasi conto dell'accaduto gli si buttò tra le braccia piangendo, il capo villaggio sorrise - l'importante è che tu stia bene - fece con un filo di voce e continuò - ti voglio bene. -
- Anche io - fece Gemma tra le lacrime - ti salveremo. -
Il capo villaggio finì di pietrificarsi con un piccolo sorriso sulle labbra.
Gemma visto Buonocore, che insieme agli altri aveva sconfitto tutti, gli consegnò lo scudo e gli fece - salvate tutti - Buonocore annuì.
Intanto Leona vista la pericolosità della zona decise di spostarsi con Gemma in un altro posto.
Jeanpuc era una furia scatenata, continuava a dare potenti colpi di spada ringalluzzito dall'odio che provava per quell'essere che aveva fatto del male alla gente di Gemma.
Il cavaliere nero non era uno sprovveduto e aspettava l'occasione buona per colpire che arrivò, evitò un colpo e fece lo sgambetto a Jeanpuc e quando fu a terra calò la sua spada su di lui.
Finalmente dopo averlo cercato Buonocore, Ciuack e Atalanta trovarono il nemico, bisognava stare attenti, ma avevano già elaborato un piano, avevano un unica possibilità, Atalanta utilizzó la magia della velocità e si mise a correre.
Leona e Gemma sentivano stranamente sempre più freddo, e in effetti più andavano avanti e più il paesaggio diventava invernale.
Vicino una torre videro delle figure intrappolate nel ghiaccio, prontamente si nascosero dietro dei piccoli muretti, da lì videro una figura che da delle piccole finestre lanciava sortilegi che provocavano quel gran gelo.
Leona, raccomandò Gemma di star nascosta e con le frecce tentava di colpire la figura, ma incredibilmente la mancava regolarmente.
Appena Leona uscì nuovamente allo scoperto per colpirla e fu a quel punto che, con una specie di dardo di ghiaccio, il maleficio la colpì.
Il colpo fu solo di striscio ma tanto bastò per provocargli brividi di freddo sempre più intensi, nel frattempo vista la situazione Gemma piangeva disperata per la sua impotenza stringendo il suo ciondolo, e a nulla valsero le consolazioni di Leona e Cuore d'oro.

Il viaggio dell'eroeWhere stories live. Discover now