Capitolo 8 - Schiava

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Navigarono dall'alba fino al tramonto inoltrato, senza sosta, affinché raggiungessero Apollonia di Kyrene il più in fretta possibile e prima che l'oscurità calasse completamente. Berikba'al non avrebbe tenuto un momento in più quella misteriosa creatura.

Sut non aveva smesso, nemmeno per un attimo, di tenere d'occhio la ragazza dalla notte precedente. Non era riuscito nemmeno a riposare un momento, da quando il mercante l'aveva cacciata dalla cabina.

Avrebbe passato il resto del viaggio nella stiva e Sut non mancò di dover riprendere qualcuno degli uomini, che imprudenti, si erano comunque arrischiati di scendere nelle parti inferiori della nave. Con uno dei rematori era addirittura arrivato alle mani durante la notte, quando le sue minacce non erano riuscite a fermarlo. Con estremo disappunto del mercante che era stato svegliato ancora una volta per problemi derivati dalla ragazza.

Il Nubiano si ritrovò a pensare che quella figura senza nome era attraente, questo non lo poteva mettere in dubbio, e il mistero che aleggiava intorno a lei la rendeva sicuramente più affascinante.

Si era reso conto come tutti, eccetto lui ed il mercante, sembravano impazziti, come se fossero sotto l'effetto di una qualche potente malia che la ragazza aveva scagliato su di loro: da quando aveva messo piede su quella nave, gli equilibri dell'equipaggio si erano davvero spezzati.

Nonostante riuscisse a resisterle in qualche modo, si sentiva completamente differente dal giorno in cui l'aveva salvata: non riusciva più ad essere distaccato e impassibile di fronte a lei.

La schiava non si era mai lasciata sfuggire una parola di troppo, anche con lo stesso Berikba'al. Tranne che con Sut. Soltanto con lui sembrava volesse parlare.

Soprattutto quell'ultima notte, restò ancora più ammaliato. Lei sembrava racchiudere una profonda conoscenza, nonostante non ricordasse nulla del suo passato.

E questo lo rendeva anche inquieto.

– Stiamo per sbarcare. – l'improvvisa voce del Nubiano la distrasse dai suoi pensieri. Qualcuno, dall'alto, lo aveva appena avvisato.

– E lui mi venderà. – parlò lei puntando il suo sguardo glaciale verso Sut – Come se fossi sua... –

– Meglio per te e soprattutto per noi. – affermò duramente – Da quando sei arrivata hai portato solo guai. – le sue parole furono molto schiette – Di sicuro non ti darà al primo poveraccio che si farà avanti, puoi starne certa. –

– E questo dovrebbe farmi sentire meglio? – incrociò le braccia al petto, i suoi occhi si accesero, intimorendo l'uomo.

– Potresti vivere anche meglio di così.

– Anche tu. – ribatté la ragazza – Cosa ti spinge a restare qui? –

– Poteva andarmi molto peggio. Quelli come me non hanno molte possibilità, a differenza tua...

– Schiava! Vieni immediatamente qui! – la porta della cabina si aprì, comparve Berik – Non farmi attendere oltre o Sut ti porterà da me con la forza! – il suo tono non ammetteva repliche. Lei procedette verso il mercante, svanendo nel vano non prima di aver lanciato un ultimo sguardo al nubiano.

****

Quando la ragazza uscì sul ponte, per un attimo, l'intera nave si fermò ad osservarla, sebbene fossero impegnati nelle manovre di attracco al molo di Apollonia. Il buongusto di Berikba'al aveva trasformato la ragazza facendola sembrare, agli occhi di quegli uomini, quasi una visione divina: una presentazione migliore di questa, tra i facoltosi acquirenti che potevano trovarsi nella cittadina, non l'avrebbe di certo fatta passare inosservata.

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⏰ Last updated: Nov 11, 2019 ⏰

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