15.LA MIA ANCORA

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Aprii gli occhi e mi tirai a sedere di colpo, la prima cosa a cui pensai fu la mia ferita che in condizioni normali mi avrebbe uccisa. Tirai sù la maglia e notai che c'era ancora, certo, faceva molto meno male ma c'era ancora e questo era molto strano.
"Jane!" Sentii la voce di Stiles che mi chiamava, ma sembrava lontanissima.
Mi guardai intorno e notai che mi trovavo nella stessa stanza in cui ero svenuta, dovevano essere passati pochi minuti, se non secondi che a me sono sembrati ore interminabili.

Nonostante le gambe che mi tremavano, mi alzai in piedi appoggiandomi con un braccio alla spalla del mio ragazzo che era corso subito nella mia direzione. "Non fare mai più una cazzata del genere" mi disse quasi con tono di rimprovero.
"Scusa mamma, però non sono io quella che si è buttata su un lupo mannaro impazzito con in mano una sega circolare in funzione. Assì e non sono io quella che rischia di morire, visto che posso guarire"

Nelle mie parole si poteva perfettamente distinguere il fatto che fossi incazzata nera con lui. "Ok scusa ma sai, quel lupo mannaro impazzito stava per tagliarsi in due" disse lui alzando le mani. " Allison?" Ero preoccupata e volevo sapere dove fosse finita la mia migliore amica. "È andata a cercare Scott" disse lui, si poteva perfettamente capire quanto anche lui fosse preoccupato per quello che era come suo fratello.

Solo allora notai che Lydia era dall'altra parte della stanza e sul viso aveva stampata la stessa espressione che aveva assunto poco prima quando aveva sentito gli spari nella stanza affianco alla nostra. "Ehm Lydia?" Chiesi alla ragazza, ma sembrava non sentirmi. Così lasciai perdere la discussione con Stiles, anche se non so se si possa considerare tale visto che facevamo solo a gara su chi fosse più preoccupato.

Sventolai una mano davanti agli occhi della biondofragola e solo allora sembrò uscire dal suo folle stato di trance. Si voltò verso di me con una espressione terrorizzata e mi disse qualcosa che mi fece gelare il sangue nelle vene. "Qualcuno sta annegando"
Visto che a cercare Scott c'era già andata Allison, noi tre ci mettemmo a correre verso la camera di Isaac e Boyd.

Non appena entrammo vedemmo che la porta del bagno era spalancata e si potevano benissimo scorgere due piedi che uscivano dalla vasca. Ci avvicinammo e capimmo che si trattava di Boyd. Era sdraiato a pancia in sù nella vasca e una pesante cassaforte gli impediva di muoversi. Stiles fu il primo a correre verso il ragazzo, cercò di aprire lo scarico ma era bloccato. Allora ci mettemmo tutti e tre a cercare di alzare quelle stupida cassaforte e quì accadde qualcosa di strano. Non riuscivo a sollevarla, non capivo perchè mi sentissi così debole e soprattutto perchè la mia ferita non fosse ancora guarita.

"Quanto resistono i lupi mannari?" Chiese la rossa più a me che a stiles.
"minuti" dissi io sempre più preoccupata per il fatto di non riuscire a rendermi utile, a volte mi chiedo come si senta stiles per tutto il tempo. Mentre io e Lydia continuammo a provare a sollevare senza successo quello stupido aggeggio infernale il mio ragazzo si ritrasse. Dopo altro tempo sprecato inutilmente mi alzai anche io e raggiunsi stiles mentre il cuore iniziava martellarmi in petto dall'ansia.

"Ah!" Mi girai e vidi che Stiles si teneva un braccio con la mano, spostai di poco sguardo verso destra e capii che si era scottato con la stufa. Feci per andare verso di lui per capire se si fosse fatto male ma mi bloccai quando notai la sua solita espressione del tipo:"ragazze amatemi sono un genio".

"La stufa, Hetan si è svegliato toccando la stufa. È il calore!" disse stiles guardandoci esaltato della sua inutile scoperta. "Lui è sott'acqua!" Disse Lydia dando voce ai miei pensieri. "Si Lo vedo Lydia!" Quasi urlò il mio ragazzo evidentemente nervoso quanto me.
"Aspetta sullo scuolabus ci sono dei Bengala da segnalazione sono per le emergenze, bruciano anche sott'acqua!" A quel nome rabbrividii ricordandomi del sogno che avevo fatto la notte prima. Non feci nemmeno in tempo a dire niente, che stiles era corso fuori dalla stanza forse avrei potuto impedire una morte, non avrei mai fatto lo stesso errore che avevo fatto con Derek.

𝓗𝓲𝓼 𝓔𝔂𝓮𝓼 // 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲Where stories live. Discover now