2.JANE LA STALKER

14.1K 543 793
                                    

Ora erano due i motivi che mi avrebbero fatto amare questa città:

1) sono stranamente ottimista, a giudicare dal numero di omicidi, in questa città avrei sicuramente trovato qualcuno come me.

2) in una parola, STILES.

Mi svegliai felice il giorno dopo aspettando un segno, qualcosa che mi avrebbe fatto capire quanto sarebbe stata meravigliosa la mia vita quì, volete sapere quale segno divino mi arrivò?
Mi svegliai con le lenzuola sporche di sangue, già.
È in più senza nemmeno rendermene conto mi ero svegliata alle 6 di mattina.
Esatto, l' ultimo giorno di pace prima dell' inizio della scuola mi sono svegliata alle 6.

Misi le lenzuola a lavare e mi feci una luuuuunga doccia calda, mi vestii, mi pettinai e poi mi sedetti sul letto guardando la mia triste stanza vuota.
Avrei dovuto iniziare a sistemarla, ma oggi volevo solo uscire e iniziare a esplorare Beacon Hills.
Solo che dopo la doccia e tutto si erano fatte le 9 e in quel momento sentii un rumore.

Era il rumore di persiane che si aprivano, segno che Stiles si era alzato,
Mi affacciai alla finestra e lo vidi.
Aveva i capelli tutti spettinati, era in pigiama e sbadigliava come se non ci fosse un domani. Aaah come poteva essere perfetto anche in quelle condizioni.

Nemmeno si era svegliato che già si mise sulla sua scrivania al computer, era sempre lì ogni tanto mi chiedo cosa facesse. Mi sedetti anche io alla mia scrivania ma feci tutt'altro. Presi un foglio, una matita, una gomma e come ogni volta che volevo rilassarmi iniziai a disegnare.
Senza neanche volendo indovinate quale fu il mio soggetto?

Io disegno qualsiasi cosa Mi piaccia e insomma, lui mi piaceva.
Ai miei occhi i miei disegni non erano perfetti ma a quelli di qualsiasi altra persona erano delle opere d'arte.
Non so da dove venga questo mio talento, non ho nemmeno mai frequentato un corso d' arte, io non faccio altro che scegliere i miei soggetti poi le mie mani fanno il resto.

Mentre avevo gli occhi puntati sul foglio non mi accorsi che mi stava guardando, quando alzai lo sguardo su di lui per iniziare a disegnare il suo naso, il suo sguardo incrociò il mio.

- disegni?-
Annuii

- e cosa disegni-
A quel punto non sapevo cosa rispondere, insomma se gli avessi detto che stavo disegnando lui, mi avrebbe preso per la stalker ti turno. Così risposi:

- te lo faccio vedere quando ho finito se vuoi-

-sarei onorato-
Oh no ti prego non mi parlare in questo modo che mi sciolgo.

- oggi vuoi fare un giro? Ti faccio da guida turistica -

A quella domanda rimasi pietrificata.

-certo-
Risposi

- ah aspetta!-

Prese un foglio e ci scrisse sopra qualcosa poi lo piegò ad aeroplano e me lo lanciò dentro la finestra.
Lo aprii e vidi che ci aveva scritto sopra il suo numero di telefono.

Alzai lo sguardo e vidi che mi sorrideva e lo ricambiai anche io con un largo sorriso.

- JANE!-
Mia madre mi chiamava, lo salutai con la mano e scesi le scale.

- ma da quanto sei sveglia?-
Mi chiese mia mamma.

- bah un oretta-
Mentii io.

-vuoi i pancake per colazione?-
Mi domandò mentre cuoceva qualcosa al fornello.
Non me lo feci dire due volte e mi sedetti a tavola.

- James è già uscito?-
Le chiesi.

- si è andato a lavorare presto sta mattina e mentre usciva ha scoperto che il nostro vicino di casa è il suo capo,
Lo sceriffo.-

𝓗𝓲𝓼 𝓔𝔂𝓮𝓼 // 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲Where stories live. Discover now