12.LO SCUOLABUS DELLE CENSURE

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"Scott fammi dare un'occhiata"
Dissi cercando di aprirgli la giacca, lui si abbracciò velocemente il ventre spingendo via le mie mani.
"Che fai mica ti stupro!"
Forse lo dissi un po' troppo forte perchè gli altri studenti iniziarono a guardarmi male.

"Va bene Va bene"
Il beta si alzò la maglietta per poi scoprire un taglio abbastanza profondo provocato da un artiglio.

"Ha un brutto aspetto ma perchè è fatta da un alpha ci metterà di più a guarire"
Disse Scott cercando di tranquillizzarci, ma senza successo.

"E perchè Boyd e Isaac stanno bene?"
Chiese Stiles senza ricevere una risposta.
"Non può essere morto, non posso credere che Derek sia morto"
Mormorò il lupo, talmente piano che credo di averlo sentito solo io perchè stiles, continuava a guardare avanti impassibile.

"Gered di nuovo? Hai il mal d'auto, ogni volta, non fai intempo a salire che ti senti male. Guardami, no, non guardarmi. Guarda l'orizzonte, tieni gli occhi fissi sull'orizzonte"
Il coach iniziò ad infastidire un ragazzo con la faccia pallida che si teneva la pancia con le braccia probabilmente per reprimere i conati di vomito.

"Maccall no anche tu!"
Il coach si girò verso Scott che era pallido in viso ed iniziava a sudare.
"Ehm... no coach sto bene"
Rispose con un espressione piena di dolore.
"Si certo,come no"
Dissi io sotto voce, alzai lo sguardo e notai che Ethan aveva l'orecchio teso verso la nostra direzione.
"Ragazzi ci sta ascoltando"
"Ci sono troppe persone non credo che voglia fare qualcosa"
Disse Scott.
"È le due bombe a orologeria lì davanti?" Stiles indicò Isaac e Boyd con espressione preoccupata.
"Non faranno niente quì" dissi io sicura, fin troppo.

"Ragazzi sto iniziando pure io ad avere il mal d'auto, qualcuno ha un aspirina?"
Chiesi, ma tutti e due scossero la testa iniziavo ad avere un po' di vertigini.

Stiles mi prese la mano facendo intrecciare le nostre dita e mi sorrise.
"Stilinski, Montgomery, basta mi sta venendo in diabete"
Disse il coach richiamandoci col suo fischietto.
"Giuro che tra poco prendo quel fischietto e glielo infilo su per il-"
Stiles venne interrotto sul più bello da un'altra brusca frenata che gli fece sbattere la schiena sul sedile facendolo quasi urlare.

"C'è una cosa che posso fare ma non sono mai stata brava"
Alludevo al fatto che noi lupi mannari, magari non possiamo guarire ma possiamo privare del dolore gli altri.
Presi una mano a Scott e le mie vene iniziarono a colorarsi di nero al primo impatto con la sua pelle fredda, un forte dolore iniziò a penetrarmi nelle ossa. All' inizio sembrava che Scott stesse assumendo un' espressione più rilassata ma poi continuò a sospirare dolorante.

"Sono sempre stata negata"
Dissi ritraendo la mano dal sedile posteriore un po' delusa.
Stiles mi mise una mano sulla spalla in segno di conforto, incrociai il suo sguardo e mi persi per l'ennesima volta in quei suoi bellissimi occhi marroni. Il momento fu interrotto dalla voce di Scott. Per quanto tu mi possa far pena vorrei darti un cazzotto in faccia.

"Boyd sta per fare qualcosa"
Guardai le mani del ragazzo nero e notai che gli erano spuntati lunghi artigli. Scott si alzò da sedile e cercò di raggiungere quello di Boyd zoppicando, si inginocchiò davanti a lui mettendosi alla sua altezza sussurrandogli qualcosa. Avrei voluto sentire ma per qualche ragione non ci riuscivo ed iniziavo a sentirmi sempre più debole.
Appoggiai la testa sulla spalla di Stiles e chiusi gli occhi cercando di rilassarmi, l'ultima cosa che sentii erano le dita di Stiles che giocavano con i miei capelli poi buio, mi addormentai stranamente senza incubi, ma come sempre le cose belle hanno una fine.

Mi svegliai al rumore improvviso di un clacson e mi accorsi che sia davanti che dietro di noi c'era una coda di macchine immensa, tanto che mi veniva voglia di scendere dallo scuolabus e raggiungere la destinazione correndo. In più si iniziava a sentire uno strano odore.

𝓗𝓲𝓼 𝓔𝔂𝓮𝓼 // 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓮𝓼 𝓢𝓽𝓲𝓵𝓲𝓷𝓼𝓴𝓲Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin