CAPITOLO 14

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 LUKE

Alle undici e mezza io e Skye ci troviamo davanti al cancello di casa sua. Nel solito posto in cui io le avevo chiesto di venire alla festa con me, la prima volta, e lei aveva rifiutato.

Ripenso alla serata appena trascorsa, e non è andata per niente male. Sono felice e orgoglioso di me per essere riuscito a meritarmi almeno un po’ della sua fiducia. Sono contento che sia riuscita a raccontarmi cose che prima non sapevo, e delle quali, evidentemente, porta ancora il peso.

≪Allora…≫ comincio a dire, abbassando lo sguardo verso di lei. La luce del lampione sopra di noi le illumina il volto. ≪Ti è piaciuto questo nostro primo appuntamento?≫ sorrido.

Questo era un appuntamento, anche se non gliel’ho mai detto esplicitamente. Ed era il mio primo, vero, appuntamento. Cerco di nascondere un pizzico di imbarazzo dietro il sorriso.

≪E’ stato tutto molto bello.≫ mi risponde, annuendo felice. Da quando la conosco, mi sono accorto, che è difficile vedere Skye sorridere sinceramente. E mi piace che lo stia facendo proprio ora, qui con me.

≪Quindi, ne potresti accettare un altro…≫ le propongo, passandomi una mano tra i capelli.

Lei mi fissa e inclina leggermente la testa di lato.

≪Potrei, sì.≫ ride leggermente. ≪Ma questa volta mi devi dire dove mi porterai.≫

Le sorrido, picchiettandomi il mento con l’indice. Alzo la testa e fisso il lampione sopra di noi.

≪Hai mai visto un film horror?≫ le chiedo, tornando a fissarla.

≪Sì.≫ mi guarda confusa.

≪Ti piacciono?≫

≪In teoria mi piacciono. Ma riesco a guardarli solo se ho qualcosa da stritolare tra le mani nei momenti di terrore.≫ mi spiega, visibilmente imbarazzata.

Mi lascio scappare una risata sonora. E’ così buffa, e questo la rende ancora più carina.

Mi fulmina con quegli occhioni grigi e mi dà una pacca sul braccio. ≪Non ho detto che mi fanno paura! Ho solo detto che mi serve qualcosa per scaricare l’adrenalina.≫ mi dice offesa.

≪Infatti è per questo che il nostro prossimo appuntamento sarà al cinema a vedere un film horror. Potrai stringere me se ne sentirai il bisogno, non mi darà fastidio.≫

Le guance di Skye si colorano di un rosso accesso, che riesco a vedere anche se il suo volto è illuminato solo dalla luce del lampione. Abbassa lo sguardo sull’asfalto sotto i nostri piedi.

≪Sei così sfrontato a volte.≫ sussurra come se stesse parlando da sola.

≪Cioè?≫ chiedo incuriosito. Lei alza di nuovo lo sguardo e i nostri occhi si incontrano. ≪In quali altri momenti sono stato sfrontato?≫ le domando, spiegandole meglio cosa intendevo. Lei si guarda attorno, pensando.

≪Quando mi hai chiesto di venire con te alla festa, e prima di andartene mi hai dato un bacio dietro l’orecchio. O la mattina post-sbornia, che, sempre prima di andartene, mi hai baciato un angolo della bocca. O oggi, quando mi hai detto di prepararmi per le sette e poi sei sparito. Non direi sfrontato, l’aggettivo che ti si addice di più è “imprevedibile”.≫ mi spiega massaggiandosi il collo.

≪Di solito non sono un tipo imprevedibile, sai? Solo per avvicinarmi a te ho dovuto esserlo. Perché pensi troppo, e se ti lasciassi il tempo di pensare prima di agire, mi rifiuteresti. Più di quello che già fai.≫ le spiego.

≪Ma perché?≫ sbotta, alzando il tono di voce.

≪Perché cosa?≫

≪Perché ti interessa avvicinarti a me? Perché proprio io?≫

≪Perché è così strano per te?≫ le chiedo facendo un passo verso di lei.

Mi accorgo che si sta tormentando un pellicina del pollice.

≪Perché i ragazzi come te non si interessano a tipe come me.≫

Scuoto la testa confuso.

≪I ragazzi come me?≫

≪Luke, tu sei bello e simpatico, se non lo sai. Hai un sacco di amici, sei popolare e hai un sacco di ragazze bellissime che ti vengono dietro. Io non sono nessuno, non sono bella e nemmeno simpatica. Non riesco a capire perché ti ostini tanto a volermi conoscere.≫ mi dice, portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

Mi avvicino a lei e le appoggio le mani sui fianchi attirandola a me. Sento il suo cuore battere velocemente, e il suo respiro irregolare.

≪Skye ≫ la guardo negli occhi. ≪Tu per me sei bellissima. Non mi interessa assolutamente niente di tutte le altre ragazze, okay?≫

≪Mh.≫ annuisce.

Appoggio la mia fronte sulla sua. I suoi occhi son diventati di un grigio più scuro, più profondo.

≪Non respingermi, Skye. Per favore.≫ le sussurro piano.

Prendo le sue mani nelle mie, e intreccio le dita con le sue, senza mai annullare il contatto visivo tra i nostri sguardi.

≪Ci proverò.≫ mi risponde con un filo di voce. 

Le sorrido e porto la mia attenzione alle sue labbra socchiuse. È dal primo giorno che l’ho incontrata che desidero assaggiarle. Ma mi sono sempre trattenuto, mi sono sempre imposto di andarci piano. Ora non ce la faccio più.

Lascio le sue mani e appoggio le mie dita, di nuovo, sui suoi fianchi, risalendo piano e delicatamente. Le accarezzo le braccia e lei rabbrividisce leggermente. Non per il freddo. Le accarezzo il collo e avvicino il mio volto ancora di più al suo. Le sfioro le labbra con le mie, e una scossa mi percorre tutto il corpo. Vedendo che lei non si ritrae, la bacio per davvero. Premo le mie labbra sulle sue che sono così morbide, proprio come le avevo immaginate. Lei le socchiude piano, rispondendo al mio bacio. La stringo più forte a me, una mano dietro la sua schiena, l’altra dietro al suo collo. Ho bisogno di sentirla vicina, il più possibile. Lei affonda le mani nei miei capelli e apre la bocca, lasciandomi entrare. La mia lingua incontra la sua e il bacio diventa sempre più intenso.

Quando ci stacchiamo, siamo tutti e due senza fiato. Le guance di Skye sono arrossate, gli occhi le luccicano. Siamo ancora abbracciati, le mie braccia che le circondano la vita e le sue mani appoggiate dietro il mio collo. Non voglio lasciarla andare, io ho bisogno di lei. Le premo le labbra sul collo, dolcemente, e inalo il suo profumo ai frutti di bosco. Non voglio staccarmi da lei, ma devo farlo.

≪Buonanotte, Skye.≫ le dico, tornando a guardarla negli occhi, alzando un angolo della bocca.

≪Buonanotte, Luke.≫ mi risponde in un sussurro.

Sciogliamo l’abbraccio e io mi allontano, camminando all’indietro. Lei mi sorride e io ricambio. Mi giro e mi dirigo verso la macchina, mentre lei apre il cancello di casa.

Serata perfetta, direi. 

SERA GENTEE 

SONO MANCATA UN SACCO DI TEMPO, ME NE RENDO CONTO. SCUSATEMI VERAMENTE VERAMENTE TANTO. MI DISPIACE, MA LA SCUOLA MI STA PROSCIUGANDO OGNI SECONDO DI TEMPO LIBERO CHE HO. SCUSATEMI ANCORA ;( 

BTW, QUESTO CAPITOLO E' INCENTRATO COMPLETAMENTE SU LUKE E SKYE, E A ME PIACCIONO TROPPO INSIEME AW VOI CHE NE PENSATE? 

CERCEHRO' DI AGGIORNARE AL PIU' PRESTO, MA NON VI PROMETTO NIENTE PERCHE' SONO LETTERALMENTE SOMMERSA DAI COMPITI AIUT 

E PRIMA DI SALUTARVI VOLEVO DIRVI DI ANDARE A LEGGERE Empty ̴ Ashton Irwin DI Alca98 CHE EUNA MIA CARISSIMA E SIMPATICISSIMA E DOLCISSIMA AMICA LOL E LA SUA STORIA E' STUPENDA. 

DETTO QUESTO, VI SALUTO. 

BYEEE 

-Serena 

Magnets| Luke HemmingsWhere stories live. Discover now