CAPITOLO 3

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SKYE

 Oggi ho imparato due nomi e quindi "conosciuto", addirittura, due persone. Il che mi porta a sopravvalutare tutte le mie capacità di socializzazione.  

Un nome è quello di Emily Anderson, la mia nuova amica. È appena arrivata anche lei in questa scuola, ha la mia stessa età, e viene da Adelaide. È veramente simpatica ed incarna perfettamente la figura della persona amichevole. Stamattina, dopo il suono della campanella, ci siamo salutate per andare rispettivamente nelle nostre aule e ci siamo date appuntamento a pranzo.

Il secondo nome è quello di Luke Hemmings. Il ragazzo di stamattina che Emily ha definito "figo" e che mi sono ritrovata accanto durante la lezione di matematica. Non vorrei giungere a conclusioni affrettate, e non sono nemmeno il tipo che giudica i libri dalla copertina, come si suol dire, ma mi è sembrato un ragazzo un po' troppo pieno di sé. Ha passato l'intera ora di matematica ad infastidirmi e a distrarmi. E sembrava che non lo facesse apposta, ma mi sono accorta, guardandolo, che era completamente consapevole di quello che stava facendo. Si copriva la bocca con la mano per nascondere il suo sorisetto malizioso. Spero di poter cambiare posto la prossima volta, o sarebbe ancora meglio se lo cambiasse lui. Ma sono sicura che è molto più divertentente prendermi per il culo piuttosto che ascoltare una noiosissima lezione di matematica, quindi abbandonerà difficilmente sua postazione. Mi domando solo perché devo sempre essere io la sfigata della situazione.

Mi dirigo verso la mensa, sperando che Emily si sia ricordata del nostro appuntamento. E non c'è bisogno di sperare molto perché lei è proprio davanti alla porta della mensa che mi aspetta. Appena mi vede mi saluta con un cenno della mano e io ricambio.

《Ciao!》 la saluto quando la raggiungo.

《Ehi!》 mi sorride. 《Forza, entriamo perché sto morendo di fame.》 mi prende per un braccio e mi trascina dentro. Se non avessi lei molto probabilmente mi sarei chiusa in biblioteca e mi sarei cibata di acqua. Quindi è proprio una fortuna averla conosciuta e che tutti i passi per diventare amiche li abbia fatti lei. Io non ci sarei mai riuscita.

Ci allontaniamo dal bancone con il nostro vassoio e vaghiamo tra i tavoli in cerca di uno vuoto.

Ne troviamo uno in mezzo alla stanza e ci sediamo.

《Allora, com'è andata la tua giornata fino ad adesso?》 mi domanda prima di addentare il suo sandwich.

《È stato tutto abbastanza normale. I professori non sono dei mostri a quattro teste verdi e beh, al resto della gente non ci ho fatto molto caso.》 dico guardandomi in giro. 《La tua, invece?》 le domando prendendo una patatina al mio vassoio.

《Normale. Però, secondo me, il mio prof di chimica prima o poi si trasformerà in un mostro verde a quattro teste. È completamente partito con la testa. Mi spaventa.》 scoppiamo tutte e due a ridere divertite per la sua battuta. Mentre torniamo a concentrarci sul nostro cibo, mi ricordo dell'ora di matematica e di Luke.

《Sai che ho incontrato di nuovo il ragazzo di stamattina?》 le faccio mangiando l'ultima patatina. Lei si ferma un attimo e mi fissa perplessa. Sta pensando di quale ragazzo sto parlando e dopo un po' le se illuminano gli occhi.

《Ah, oddio! Intendi il ragazzo figo?》 si sporge verso di me con il sorriso stampato in faccia.

《Beh, se vuoi definirlo figo...》 dico annuendo con la testa. 《Si chiama Luke Hemmings.》 le dico pensando a lui seduto vicino a me durante l'ora di matematica.

《E dove l'avresti incontrato?》 mi fa incuriosita. Sapevo che le sarebbe interessato. Le sorrido e le spiego che abbiamo l'ora di matematica insieme e che prima mi si è seduto vicino.

Magnets| Luke HemmingsWhere stories live. Discover now