CRUSH - Nemesis Snape

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CRUSH!
Sofferenza, morte.
CRUSH!
Frammenti di vita, sparsi su questa balaustra
CRUSH!
Lo sguardo cade negli smeraldini occhi
Pieni di luce.
CRUSH!
Un lungo tunnel nel verde intenso del suo diamante,
ma il Male non mi permette d'attraversarlo.
CRUSH!
Infinito ed intenso dolore percorre
quest'anima vuota.
CRUSH!
E la Luna, complice d'egli,
compie il suo dovere.
CRUSH!
Dannata vita...
CRUSH!
Artefice di questa vita,
stupida dignità quale si mantiene.
CRUSH!
Mostro senz'anima
CRUSH!
Ed io mi sveglio,
tornando ad il mio incubo mortale.
CRUSH!
Reale.


CRUSH - Commenti

Ida59 (11/05/10)

La poesia non è male, solo è molto "dura" (forse è per questo che non sa più di poesia...), resa tale anche, o forse soprattutto, da quel CRUSH martellante che opprime e colpisce il cuore.
Letta senza quella reiterazione, la poesia rimane un atto d'accusa molto forte verso se stessi, facile da comprendere nella prima parte, guidati dall'evidente riferimento a Lily, più ermetica e difficile da seguire nella seconda parte, con l'inatteso riferimento alla luna e l'utilizzo di un aggettivo (stupida) che personalmente mi è difficile abbinare alla dignità. Ma forse mi è sfuggito qualcosa di importante.


Halfbloodprincess78(7/07/10)

Molto bella questa poesia, mi hai riportato ai tempi della scuola:
Il Futurismo era un movimento d'avanguardia del 900 che per primo ha introdotto il concetto che gli oggetti hanno un suono.
Questo ''Crush'' ripetuto ossesivamente crea un'immagine dell'infrangersi dell'anima, del sogno, della notte e della vita.
Le onomatopee, ampiamente usate nei fumetti, rendono alla perfezione il suono e la velocità dell'oggetto, qui non si parla di un oggetto ma di un uomo e della sua vita, il ''Crush'' diventa metafora dell'anima e del rapido susseguirsi di eventi impossibili da fermare.
L'anima di Severus si lacera irrimediabilmente, una frazione di secondo per pensare a quei frammenti sulla balaustra e già un nuovo frastuono di ciò che è per sempre perduto lo assorda, nel ricordo di due occhi verdi che non può raggiungere.
Il dolore si fa assordante e intenso mentre l'anima si svuota e si rivolge alla Luna che splende nel cielo, immutevole faro che illumina la consapevolezza di una vita votata al dovere, sostenuto con dignità.
Il rumore alla fine è come il trillo di una sveglia al mattino che ridesta dall'incubo ma non vi è sollievo solo la certezza che l'incubo è reale.


Ale85LeoSign (23/10/10)

Particolare come composizione poetica, che mi allontana, nella sua durezza, a definirla come vera e propria poesia. Un messaggio forte, di impatto, emerge da questi versi così netti, così separati tra loro dal ritmo incalzante del titolo a ripetizione, come per dare l'idea di un oggetto, di un animo che continua ad andare in frantumi, come una scena al rallentatore. Le parole del brano collaborano a quest'autodistruzione, rinnegazione, accusa che, nonostante tutto, contiene comunque parole di senso positivo che "rimettono un po' insieme" quest'uomo che si sgretola progressivamente.



Schegge di diamanteWhere stories live. Discover now