VOLUME 6: inquilino - CAPITOLO 6

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Lui scosse disperatamente la testa. Non lo avevo mai visto così fragile prima: quindi anche lui aveva dei momenti in cui si sentiva impaurito.

"Non posso... Continuo a vedere lo psicologo, ma... Non c'è soluzione... Non posso andare..."

Prima di ricevere i risultati poteva continuare a sperare, ma una volta confermata la diagnosi non avrebbe avuto via di fuga.

"Verrò con te." Gli toccai i capelli, poi gli presi il viso tra le mani e lo sollevai perché mi guardasse. "Ok?"

Aveva occhi e naso rossi, un aspetto che muoveva a compassione. Avevo sempre pensato che non esistesse niente di cui potesse avere paura, che non avrebbe mai pianto. Questo Lu Feng invece era una persona normale che aveva bisogno di qualcuno che lo proteggesse.

Appoggiai la mia fronte alla sua, lentamente. Cercò istintivamente di scansarsi e tirò su con il naso. Non riuscii a non sentirmi intenerito.

"Va tutto bene." Gli tenevo il viso, naso contro naso. "Sai, baciarsi non è un problema..."

Annuì e mi guardò, con le lunghe ciglia bagnate di lacrime. Da quella distanza ravvicinata non riuscivo a vedere bene il suo viso, ma solo i suoi occhi.

Provai un po' di dolore. Tenendogli stretto il viso, gli baciai ripetutamente le labbra fredde. Non era mai stato così passivo e docile nel lasciare che lo baciassi. Solo dopo un po' rispose, le mani che mi stringevano sempre più forte, le lingue avvolte insieme in modo incredibilmente delicato, ma anche molto triste.

Nel mio cuore era sempre apparso forte e potente.

"Vai a farti controllare. Va tutto bene... ci sono io con te."

Le sue mani tremavano leggermente.

"Resterò con te anche se hai contratto il virus."

"Non avere paura." Lo abbracciai. "Pensiamo all'ipotesi peggiore, in caso si avverasse... Il periodo di incubazione può essere anche molto lungo, no? Inoltre... prendendo le medicine probabilmente potresti vivere ancora molti anni."

"Scopri i risultati. Non importa se poi dovrai fare dei trattamenti o cosa: possiamo entrambi prepararci bene e fare piani per il futuro. Non è molto meglio essere preparati, piuttosto che sprecare il tempo?

"E iniziare presto le cure è bene anche per tenere sotto controllo la malattia, no? Se riusciamo a guadagnare un giorno in più, possiamo anche stare insieme un giorno in più. Non ci dobbiamo preoccupare delle spese mediche, perché sei in grado di affrontarle. Non sarebbe un problema neanche se gli altri dovessero aver paura di te: possiamo dire ai domestici di andarsene. Posso prendermi cura io di te, non ho paura. Posso aiutarti a fare il bagno, accompagnarti dal medico, se ti fa male qualcosa basta che tu me lo dica... Mi prenderò cura io di te..."

Il suo corpo irrigidito iniziò lentamente a rilassarsi.

"Non mi lascerai?" Mormorò.

"Non lo farò." Gli spostai i capelli che gli pendevano davanti alla faccia e lo baciai sul naso.

"Se sono stato infettato, allora forse in futuro avrò un aspetto spaventoso..."

"Va bene, non avrò paura."

"Non lo so... Ho paura che quando mi vedrai in quel modo..." Con voce roca aggiunse: "Non voglio lasciarti andare..."

"Non importa: qualsiasi aspetto avrai, io resterò comunque con te."

Sentii il suo corpo che si rilassava, mentre continuava a stringermi. Solo dopo un lungo momento disse, con difficoltà: "Xiao Che, se... ti avessi infettato..."

A Round Trip to LoveWhere stories live. Discover now