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Le lacrime iniziano ad uscire da sole, ma non sono lacrime di dolore bensì di gioia. Sono incinta,diventerò mamma. Dentro di me sta per nascere una vita. Chissà se sarà maschio o femmina e a chi assomiglierà... Questi dolci pensieri però, vengono spazzati via dalla dura realtà. Come faccio a dirlo ad Arek ma soprattutto lui vorrà prendendersi le sue responsabilità,  e se si tirerà indietro,sarò capace di crescerlo da sola?.
É pomeriggio quando,decido di fare una passeggiata sul lungomare; infondo mi farà bene un po' di aria fresca. Dopo un paio di chilometri  mi siedo su un muretto, da li guardo l orizzonte. Penso al futuro, sono solo poche ore che so della sua esistenza e già lo amo. Il vento fresco mi entra dentro la maglietta, mi tocco la pancia a mo di protezione.
Basta Cri devi essere forte adesso non sei più sola.
Mi ripeto nella testa, i miei pensieri vengono interrotti ancora una volta;
《Maleducata mi stai pedinando?》 Mi dice  Pietro avvicinandosi per poi togliersi i suoi occhiali da sole.
《Forse è il contrario 》rispondo accennando un sorriso
《Che fai tutta sola?》
《Penso...》
《Alla mia bellezza...》 dice per poi sedersi al mio fianco
《NO a quanto sei insopportabile...》
《Lo so che sotto sotto mi ami. Ti va di andarci a prendere un caffè... Infondo me lo devi.》
《Pietro in questo momento vorrei restare un po' sola》
《Che asociale, dai  un caffè oppure ti butto in mare.》
Sentenzia, prima di alzarsi di scatto e caricarmi su di lui.
《Lasciami, mi fai male..》urlo invano
《Allora accetta》
《PIETRO L ACQUA È FREDDA 》
《Dì di si...!》
《Smettila》
《Ok lo hai voluto tu.》
Dice per poi abbasarmi in mare
《Sono incinta coglione》dico liberandomi dalla sua presa.
《COSA!? DAVVERO.》
《Si.. Adesso vado a casa o prenderò un raffreddore 》
《No, aspetta ti accompagno io ho la macchina. Scusami scusami 》 dice prima mi porgermi la sua felpa.
Il viaggio in macchina è abbastanza silenzioso,  Pietro non fa che scusarsi, infondo è un bravo ragazzo.
Arrivati davanti il palazzo di casa mia mi dice
《Tienila, sono un cretino. Scusami ancora》
《Aspetta sali sopra ti offro un caffè. 》
《Non devi sentirti in obbligo...》
《Non lo sono..》
Una volta  saliti nel mio appartamento, vado in camera ad asciugarmi, mi infilo una felpa e lego i capelli tornata in cucina vedo Pietro alla prese con i fornelli.
《Ho pensato che nelle tue condizioni non puoi bere caffè che  ne dici di mangiare qualcosa.》
Gli sorrido è così dolce.
《Grazie ti dó una mano》
《Eh si per iniziare dove posso trovare una padella..?》 Mi domanda per poi  arrossire.
Dopo aver cucinato, ci sediamo a tavola per mangiare.
Durante la cena, senza rendermene conto gli racconto della mia vita,di Arek della nostra storia e soprattutto del tradimento. Pietro fa altrettanto come me : 
é  un avvocato penalista, lavora nello studio del padre,adora fare sport ed è in cerca del vero amore. Tra una chiacchiera e l altra il tempo vola e
si fa notte fonda.
《Caspita sono le undici, penso sia proprio ora di togliere il disturbo.》dice grattandosi la testa.
《Grazie Pietro.》
《Per averti buttato in acqua?》 Mi risponde confuso.
《No. Per avermi distratto da tutto sto casino.》
《Cristina  per qualsiasi cosa puoi contare su di me. Anche se hai voglia di gelato e sono le tre del mattino 》dice abbracciandomi.
《Grazie Pietro 》 ricambio il suo abbraccio.
《Parla con il padre. É uno stronzo ma deve saperlo.》
《Ci penserò 》.
~~~~~~•~~~~~~~•~~~~~~~~•~~~~~~~~~•
Il rumore martellante della sveglia mi fa sobbalzare dal letto come al solito. Stamattina c'è l ufficialità della cessione di Marek. Sorspiro rumorosamente. Apro l armadio è indosso una gonna a vita alta e una camicia bianca .

Sono la prima ad arrivare in ufficio così inizio a preparare tutti i documenti necessari

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Sono la prima ad arrivare in ufficio così inizio a preparare tutti i documenti necessari. Dopo un ora fanno il loro ingresso nell ufficio del presidente: Marek, il procuratore e i dirigenti del Dalian . La runione stavolta va a buon fine.
Hamsik non è più un calciatore del Napoli.
Dopo aver salutato la dirigenza del club cinese,  De Laurentiis si gira verso di me e dice : 《 Cristina lei viene con noi giusto?》
《Come!?》 Gli chiedo confusa.
《A castel Volturno,  é  giusto che Marek saluti per l ultima volta i suoi compagni.》
《Ma...》
sto per replicare quando vengo interrotta dallo slovacco :
《Mi farebbe piacere. Dai non ci vorrà molto》
《Va bene 》 accetto non volentieri
COSA VEDRÒ AREK !!
Arrivata al centro ho l ansia a mille, non so se piangere o scappare via.
Decido così di restare qualche mentro più indietro rispetto ai miei accompagnatori. Vedo Marek entrare nel bar e ad accoglierlo è tutta a squadra, lo staff  e i magazzinieri al completo. É sommerso da abbracci e baci. Con lui c é anche Martina con Christian, Lucas e Melissa.
Mi faccio coraggio ed entro anche io varcata la soglia il mio sguardo si posa subito su Arek, è bellissimo come sempre anche con la barba più lunga rispetto al solito. Non riesco ad odiarlo, è l unica persona che io abbia mai amato e mi ha regalato una gioia stupenda, quella di diventare madre. Mi faccio coraggio e penso ora o mai più . Cammino verso di lui, lo vedo sta parlando con Martina che ha Melissa tra le sue braccia. Sono dietro di lui quando sento :
《Stamattina non vuole proprio smettere di piangere 》dice la donna
《Devi avere una pazienza smisurata per crescere tre figli》
《La avrai anche tu quando diventerai padre》
《No io non voglio bambini. Mi ci vedi tra poppate e pannolini... Preferisco stare così 》dice sorridendo
A quelle parole mi si gela il sangue.
E adesso!???
Silenziosamente cerco di fare un passo indietro ma è troppo tardi perché a notare la mia presenza è Lorenzo che con la sua esuberanza riesce a catturare tutta l attenzione su di me.
《Weeee picciré da quanto tempo. Te fatt i soldi?》
《Buonasera 》 dico a voce bassa
《Che stai a fa qua? Fatti salutare.》dice per poi abbracciarmi
Il nostro abbraccio dura pochi secondi ma vedo gli occhi di Arek incenerire l amico napoletano.
《Sono stato io ad invitarla》 interviene prontamente Marek evitando il peggio.
《Già e adesso Marek ti vorrei salutare sto andando via.》dico prima di abbracciarlo
《Só di quello che é successo tra te ed Arek,mi dispiace tantissimo. Ma vedi lui è pentito ti ama ancora . Perdonalo.》Mi sussurra Marek all orecchio.
《 le cose sono cambiate Marek. 》
《Pensaci.》
《Lo farò.  Buona fortuna capitano  mi mancherai. 》 dico per poi andare via.

Sto per raggiungere la macchina quando sento una mano prendere  il mio braccio e tirarlo a sé. Sento il suo profumo è lui. Alzo lo sguardo e né ho la conferma.  É lui il mio grande amore, il padre di mio figlio.
《Dammi un altra possibilità 》 dice tendendomi stretta con la testa sul suo petto.
《Arek lasciami.》
《Io ti amo e anche tu mi ami. Lo so, lo sento, lo vedo. Riproviamoci ti prego. Solo tu ed io e niente più 》
《 Arek è troppo tardi ormai. Non sono più sola.》
《Che significa?》Mi guarda confuso
《 Che anche se ti amo da impazzire so per certo che tu non cambierai mai. 》
《Con Jessica..》
《Il problema tra di noi non è Jessica,ma sei tu.  Arek ti prego dimenticati per sempre di me.》 Dico tra le lacrime prima di salire in macchina e andare via

Un amore inaspettato/Arek Milik        #wattys2019Where stories live. Discover now