Capitolo 17: Haizaki e Doremì

184 12 6
                                    

-E' da quando siamo tornati da quel cafè che sembri così pensierosa, è tutto okay?- 

Aprì lentamente gli occhi e tornai a guardare la tv, che trasmetteva qualche episodio di un dramma molto vecchio, a giudicare dall'audio non proprio perfetto e il colore della pellicola lievemente giallastro. Sentì le sue dita passare tra i miei capelli ancora bagnati, legandomeli piano per non farmi male, facendo parecchio attenzione a non tirarli.

-Sì, credo. Penso di aver già visto quel Nosaka Yuuma da qualche parte e stavo solo cercando di ricordare.- Dissi a bassa voce, appoggiando la schiena contro il petto ancora nudo dell'altro, lievemente caldo. Avevo anche scoperto che Ryouhei amava alla follia l'acqua bollente, non riusciva a farsi la doccia fredda oppure tiepida, era più forte di lui.

-Non doveva essere così importante, se non riesci a ricordare, o sbaglio?- Mi chiese mentre finiva di legarmi i capelli in una lunga treccia, che poi posò su una delle mie spalle, stringendomi di più a se. Nessuno di noi due stava effettivamente guardando quel programma, ma era decisamente troppo tardi per uscire o fare qualche gioco da tavola, anche se il giorno dopo avremmo potuto dormire quanto volevamo, ma anche troppo presto per andare a dormire.

-Hm...hai ragione, forse mi sto preoccupando per nulla.- Annuì e lasciai che giocasse con uno dei bottoni della mia maglia, aprendolo e chiudendolo con fare parecchio annoiato. Presi il telecomando e girai un'po tra i canali, fermandomi finalmente su un canale per bambini, che però aveva in programmazione un'anime che conoscevo parecchio bene.
Mi misi a sedere per bene, svegliando Ryouhei dal coma in cui stava per entrare da quanto era stanco.

-Aspetta, ma quello non è Doremi???- Chiese parecchio confuso appena si svegliò, sedendosi accanto a me per guardare meglio la tv.

-La cosa che mi preoccupa di più è il fatto che tu sappia cosa sia Doremì.- Dissi ridacchiando. -Ma sì, è un'anime che guardavo molto spesso da bambina. Se mi avresti chiesto di recitare ogni singola battuta, l'avrei fatto e sarei riuscita anche a dirti quanti episodi totali c'erano.-

-Anche io lo guardavo. Ehi! Non ridere, ti vedo!- Esclamò non appena notò il mio viso diventare paonazzo da quanto provavo a trattenere le risate. 
Haizaki Ryouhei che guardava Doremi??? Era così divertente da immaginare, pensavo sempre avesse guardato qualcosa del genere di Gundam oppure I Cavalieri dello Zodiaco! Insomma, questi anime sulle streghette erano principalmente per bambine.

-S-scusami, ma fa troppo ridere pensare tu che guardi un'anime del genere!- Provai a dire mentre continuavo a ridere, tenendomi la pancia. Lo vidi diventare sempre più rosso mentre provava a tapparmi la bocca con la propria mano, cosciente della figuraccia che aveva appena fatto.

-N-non lo guardavo per me, lo guardavo perché se no mia sorella piangeva tutto il giorno.- E fu quello il momento in cui mi bloccai e mi girai verso di lui, con un'enorme punto di domanda stampato in faccia. Aveva una sorellina e non me lo aveva mai detto???
Notando la mia espressione, tolse la mano dalle mie labbra e sospirò, iniziando a raccontare.

-Ho una sorellina, sì, è nata quando io avevo dodici anni da mia madre e il suo compagno, perciò non proprio mio padre. Adesso ha otto anni, ma la vedo raramente, dato che l'università e la squadra mi tiene parecchio impegnato.- Disse sospirando nuovamente, mentre fissava il vuoto con fare pensieroso.

-A me sarebbe piaciuto avere un fratello o una sorella, ma sono stata l'unica a nascere dai miei genitori, ma posso capire il fatto che i tuoi sono separati.- Risposi a bassa voce, sorridendo leggermente mentre lo guardavo leggermente, notando solo alla fine la sua espressione un'po confusa. 

-Anche i tuoi genitori...?-

Non gli feci finire la frase e risposi subito, con un tono leggermente più serio di quello di prima, non mi piaceva davvero parlare di quell'argomento.

-I miei non si amavano, sono nata perché...perché non avevano fatto attenzione, tutto qua. Sono stati obbligati a sposarsi, ma si sono separati definitivamente appena festeggiai i miei quattro anni, proprio al mio compleanno. Non vedo i miei un granché, hanno entrambi un'altra famiglia di cui preoccuparsi, solo i miei nonni ora si prendono cura di me.- Lasciai andare un lungo sospiro e guardai in basso, sentendomi giù di morale all'improvviso. Non era la prima volta che mi sentivo così per questo argomento, ma pensavo di esserci ormai passata sopra.
A quanto pare non era così, mi sarebbe servito ancora un'po di tempo.

Dopo qualche lungo secondo di silenzio, Ryouhei si sedette più vicino a me e mi abbracciò, accarezzandomi lentamente la testa. Non piansi, non potevo permettere a una cosa del genere di buttarmi giù dopo così tanto tempo, ma mi strinsi più forte a lui, chiudendo gli occhi, mentre sentivo che stavo per darla vinta alla stanchezza. Lo sentì spegnere la tv e mettermi sotto alla coperta del futon, spegnendo la piccola abatjour poco lontano da la. Mi scoccò un bacio sulla fronte e poi mi coprì per bene le spalle, mettendosi accanto a me, anche se sapevo perfettamente che mi stava fissando, soprattutto giudicando dal fatto che mi stava accarezzando una guancia.
Ridacchiai e aprì un'occhio.

-Sembri un maniaco, fissarmi proprio mentre dormo.-

-Ora te la sei cercata, Akane, e sono serio questa volta.- E mi saltò addosso, iniziando a tirarmi le guance per punizione, mentre rideva leggermente alla mia espressione.

Eh già, mi sarei sicuramente vendicata, il giorno dopo.

///

-Akane, puoi girarti un secondo verso di me?- Mi chiese mia nonna, interrompendo la mia discussione con Ryouhei sul fatto che il té allo zenzero sia più buono di quello allo zenzero e limone. Un'po confusa, mi girai verso di lei e per un momento giurai di aver visto Satana in persona guardarmi, con le fiamme nei suoi occhi. Mi prese per le spalle e ispezionò per bene il mio collo ma, soprattutto, il segno di un morso piuttosto rosso, proprio nel mezzo del mio collo, senza la minima possibilità di poterlo coprire, se non con del trucco e una sciarpa.

Sentì il mio ragazzo al mio fianco irrigidirsi, conscio del fatto che ieri sera aveva un'po esagerato e aveva morso forse nel punto più difficile da coprire, ma, effettivamente, non avevo fatto un bel nulla, né per fermarlo da fare quel segno, né...né da fare altre cose con le sue mani.

-Ma guarda un'po, sapevo che c'era qualcosa che non andava, stamattina. Avevi un'aria meno innocente, rispetto a ieri.- Iniziai a sudare freddo, pensando mi fosse capitata proprio la nonna più ficcanaso del Giappone, ma non potevo passare la notte da Ryouhei, dato che non voleva diventassi meno innocente di quanto non lo fossi adesso.

Si girò verso l'unico ragazzo e lo fissò per un paio di secondi, per poi tornare a sorridere e dire che sarebbe andata a fare una passeggiata, dato che il tempo era splendido. Prese i piatti che usò per mangiare la colazione e li portò in cucina, per poi superarci mentre continuava a sorriderci in modo piuttosto malizioso, chiudendosi poco dopo in camera.

Non so cos'era più triste in quel momento, le nostre espressioni confuse oppure il fatto che fuori stava diluviando come Dio comandava.


instagram; haikaneحيث تعيش القصص. اكتشف الآن