19.

637 31 1
                                    


ci stacchiamo e lui sospira sollevato,come se le mie parole di poco prima le stesse aspettando da tempo,ma che temesse anche in un mio verdetto più catastrofico di quello che invece è stato.
sono contenta di aver preso questa decisione,forse sono stata impulsiva,ma mi sta bene,sono stanca di ragionare sempre su tutto,dopo un po' ti rendi conto che se non ci avessi pensato così tanto avresti sofferto di meno.
«quindi adesso siamo fidanzati?» chiede lui gesticolando confuso,la domanda peggiore da fare a qualcuno che ti appena detto di riprovarci:già mi sto sforzando,se fai domande strane e corri troppo,ti passo sopra con un camion.
«non lo so» lo zittisco uscendo dalla stanza per vedere come sta Hunter,sono in un momento di coraggiosa follia,il momento giusto per andare a parlare con mamma.
entro nella sua stanza senza nemmeno bussare e come previsto lo trovo appisolato mentre fa il suo sonnellino di bellezza.
«Hunter» urlo per poi farlo saltare per lo spavento «Hunter senti,ora ti alzi e ti fai una doccia dio mio si sente da qui ma che hai tutto il bar addosso?» dico tappandomi il naso per non sentire il tanfo disgustoso e mentre lui striscia lentamente verso il bagno avviso Brandon e prendo Meghan in braccio,forse è troppo piccola..
noi due, le due rowland, ci sediamo sul letto di Hunter in attesa che si muova e Blake fa avanti e indietro per il corridoio, sento i suoi passi pesanti non fermarsi nemmeno un attimo, so che è lui perchè...perchè beh ricordo che è solito a fare così quando è nervoso e vedo che questa abitudine non gli è mai passata.
accendo cellulare per vedere l'ora, sono le sei?di già?devo averci messo proprio molto a mettere a posto quel disordine in camera mia..
«Maddie» mi chiama mamma salendo le scale facendo un casino assurdo con i tacchi dodici «mamma?» rispondo mentre la sento spalancare la porta di una camera che presumo sia la mia, sente la mia voce e si affretta ad entrare in camera di Hunter
«Madison,cara,non c'è nulla in dispensa e ho bisogno di preparare la cena,Joey sta andando a fare la spesa ma da solo non riuscirà a portare tutto, accompagnalo» dice tutto d'un fiato appoggiando le mani sulle mie spalle come se quello fosse un discorso serio «mamma non ci andrò, non dovresti parlarci sai..di quelli?» mi allontanai da lei facendole ricadere le braccia lungo il corpo, ma lei le incrocia velocemente sotto il seno per assumere un'aria severa, vorrei poter dire che non le riesce bene la parte della madre cattiva,ma in realtà in questo momento mi sto spaventando per via della sua espressione infuriata.
«la mia non era una proposta, era un obbligo, credo sia arrivato il momento che tu inizia a crescere e a smetterla di contraddirmi Madison» fa con un tono così rigido da sembrare un militare «vaffanculo mamma» sbotto andando in camera mia per mettermi le scarpe, accompagnerò quel cretino al supermercato solo per non finire uccisa a suon di un tacco dodici in testa.
«non ripetere quello che dice tua sorella,Meghan» urla ancora,probabilmente Megh ha appena ripetuto quel "vaffanculo".
«cosa dobbiamo prendere?» chiedo a Joey prendendo le chiavi di casa, dando poco peso a quelle persone che continuano ad osservarci mentre siamo praticamente fuori dalla porta d'ingresso
«no,niente di che» fa in tono ironico prendendo dalla tasca un foglio scritto anche sul retro e io lo fisso sbigottita
«ma precisamente da dove usciva tutto quello che abbiamo mangiato per un mese, se qui non c'è un cazzo?» ride rimettendo la lista al suo posto
«sai..esiste just eat» sorrido mentre lui caccia le chiavi dalle macchina e la apre schiacciando i bottoni su di essa, mi siedo al posto del passeggero e vengo assalita dai ricordi della sera prima:
vedo Joey e quando gli ho vomitato sulle scarpe, quando mi ha dato la sua giacca di jeans e quando mi aiutata a salire in macchina, nessun bacio, per fortuna..
«Joey perchè sei ancora qui se mia madre è tornata?» chiedo torturandomi le pellicine che ho sulle dita.
«mi ha detto di rimanere, tanto sarebbe ritornata presto in Canada» spiega guardandomi a sottecchi, io annuisco.
cala un silenzio imbarazzante finché non arriviamo davanti al l'unico supermercato in zona, lascia la macchina nel parcheggio pieno di gente e mentre scendiamo vedo che il sole sta iniziando a calare,di già?
da bravo uomo di casa, il castano si affretta a prendere un carrello e a portarlo fino all'interno, mi lancia la lista e io inizio a leggerla «ok mio cavaliere iniziamo dalle...» scorro con il dito lungo ad essa per cercare qualcosa che già vedevo intorno «...vai con le carote» scoppio a ridere e anche lui mentre inizia a pendere vari ortaggi (leggi: cose che nessuno mangerà) per poi pesarli e metterli nel carrello.
«non c'è nulla di decente qui bro, pasta, mozzarella, pane bla bla bla» gliela rilancio addosso «tu prendi sta roba, io penso a qualcosa di buono»
inutile dire che dopo circa un quarto d'ora io e Joey ci ritrovammo alla cassa, lui con il carrello pieno di tutto quello che mia madre cercava, e io non due barattoli di nutella, kinder cereali, twix e qualsiasi cosa dolce esista sulla faccia della terra.
«non hai paura di ingrassare?» mi chiede ridendo mentre mi osserva con tutto quel cibo «nahh» scherzo e proprio in quel momento arriva il nostro turno.
a mettere tutta la roba sul nastro della cassa sono io, mentre quel coglione di Joey gioca a smash it e ogni tanto impreca.
«grazie della mano» sbuffo con sarcasmo e lui mi sorride porgendomi quelli che saranno 200 dollari «me li ha dati tua madre» annuisco e vado a pagare, lui stacca gli occhi dal cellulare e li posa sulla cassiera mentre dice «154 dollari e 36» lei mi sorride cordiale e io le pongo le banconote «ma cosa dovete fare con tutta questa roba?una festa?» scherza lei ma si interrompe quando vede Joey, i due si guardano per qualche secondo con lo sguardo perplesso «Bella?»
«Joey?»
il castano si passa nervosamente le mani tra i capelli «scusa devo andare» dice per poi scappare via, chissà dove, spero solo che non mi abbia lasciata qui da sola

autrice
ave gente
scusate se in questo periodo sono deceduta ma.. non sono nemmeno io perché, sappiate che non so quando aggiornerò perchè lunedì parto per la gita e come tutti sapete il mese di maggio,per ogni studente medio, è un inferno..
detto questo mi cingendo addio:)

calvin klein||jmb #wattys2019Where stories live. Discover now