04.

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Apro gli occhi a fatica e cerco a tastoni il cellulare appoggio la mano su una strana superficie e tento di capire cos'è.
«Madison la smetti di toccarmi gli addominali» dice la voce di Joey assonnata,mi giro imbarazzata e lo trovo a stropicciarsi gli occhi con la testa leggermente alzata per capire la situazione,ma soprattutto senza la maglia bianca che aveva stamattina «oh cazzo» scatto a sedere «rilassati Calvin Klein non mordo» si siede anche lui e butta la testa tra le mani ancora assonnato «Calvin Klein?» rimango quasi paralizzata,perchè mi sta chiamando come la marca delle mie mutande?
«sai quando ti ho portata qui in braccio e quando ti ho messo la mano sui fianchi?» annuisco e mi mordo in unghia «il tuo pantalone si è abbassato un pochino rivelandomi che hai le mutande grigie della Calvin Klein» inizio a ridere ancora più imbarazzata mentre tento di non arrossire con scarsi risultati «nonono non ti imbarazzare guarda le ho anche io» abbassa di poco il suo pantalone nero e mi fa l'occhiolino «ma vestiti» urlo alzandomi dal letto e tirandogli la maglia bianca che trovo non so come sulla scrivania.
«vedo che stai meglio bambolina» si alza a sua volta ma non si veste «si no cioè un po'» dico imbrogliandomi con le parole quando lo vedo avvicinarsi.
Mi giro e inizio smanettare con le cuffiette sulla mia scrivania.
Il cuore mi sbatte nel petto come non ha mai fatto,ancora peggio quando mi sposta i capelli in un solo lato e con l'altra appoggiata sul mio fianco sinistro.
«Calvin Klein adesso non c'è nessuno in casa» sussurra pianissimo al mio orecchio anche se come ha detto lui la casa è vuota,alzo gli occhi e guardo l'orologio appeso al muro,sono le 2:36PM Hunter e Brandon saranno qui tra neanche cinque minuti.
Il suo naso mi passa leggermente sulla guancia che poi bacia fino a scendere alla mascella e poi sul collo
«Joey» tento di fermarlo con un sussurro «i miei fratelli saranno qui a momenti» alzo la voce ma lui la abbassa «questo a me non interessa» sento il suo respiro sulla mia clavicola
«calmati sento il tuo cuore battere all'impazzata» continua a lasciarmi baci sul collo e io deglutisco a fatica  «ti voglio mia Calvin Klein» stringe le mani e mi avvicina a lui cancellando completamente la distanza tra i nostri corpi.
Inizio quasi a tremare,è troppo vicino.
«io..» le parole mi si spezzano in gola quando Hunter irrompe nella stanza,ma Joey non si allontana da me anzi mi costringe a girarmi verso di lui e fa per baciarmi ma io mi scanso.
«non hai visto?non ti vuole Birlem lasciala stare» urla mio fratello perdendo la calma,lui mi lascia i fianchi e si avvicina ad Hunter «se no che fai Rowland,vai dal tuo papino?ah no scusa non lo hai più» scoppia a ridere come se fosse divertente ma a quella battuta qualcosa si spezza dentro il mio petto e so che anche il cuore di Hunter si sta sbriciolando in questo momento.
Una lacrima riga il mio viso «Joey esci» ho un nodo in gola che non riesco a far sciogliere,il ragazzo non si muove e rimane al centro della stanza «non hai sentito?devi andartene via» scoppio a piangere e mi proteggo tra le braccia del mio fratellone che lacrima a sua volta.
Dimenticare papà è stato difficile,e per quanto sembri che tutti noi non ci pensiamo più non è così.
Siamo abituati a non sentir nominare
nostro padre per più di cinque anni,nostra madre ci impedisce di andare al cimitero perchè dice che sarebbe troppo doloroso per dei ragazzini della nostra età,ma adesso è troppo.
Joey continua a rimanere immobile «ti odio Joey ti odio» lo spintono ed esco dalla stanza «Madison» mi segue e mi blocca prendendomi una mano,mi giro e lo guardo negli occhi «non pensavo di essere così brutale per voi due» «hai pensato male per la seconda volta Birlem» mi libero dalla sua presa e corro al piano di sotto.
Mi segue correndo ancora più veloce,mi supera e mi si piazza davanti bloccandomi il passaggio «Joey ti devi spostare se non vuoi che..» alzo il pugno e lo inizio a muovere cercando di spaventarlo,ma chi voglio far ridere?
Mi stringe le nocche con la sua mano destra e mi abbassa lentamente il braccio «Madison ti accompagno al cimitero» mi accarezza i capelli «non ci voglio andare» dico come se fossi una bambina di sei anni che stanno portando dal dentista,sarebbe strano e doloroso,e anche accompagnata da uno sconosciuto,perchè si posso definire Joey uno sconosciuto,non so nulla ne di lui ne del suo passato.
Gli sposto la mano e continuo a tenerla ferma nella mia,abbasso lo sguardo ma mi sento i suoi occhi addosso.
Ma cosa ci trova in me?
Libera la sua mano dalla mia presa e le appoggia entrambe  sulla mia guancia,muove i pollici lentamente sotto i miei occhi per asciugarmi le lacrime,poi mi tiene il viso obbligandomi a guardarlo «sei arrabbiata con me?» esito ma poi faccio di si con la testa «quando da piccolo ero arrabbiato con mamma lei mi dava un bacio così io la perdonavo» appoggia il mio naso al suo «devo fare così con te?» dice con il tono di chi sta parlando a un cucciolo spaventato «no» dico pianissimo ma sicura «e come mi devo far perdonare?» abbassa a voce «se te ne vai ti perdono» fa un ghigno e si allontana ma continuando a tenere il mio volto tra le mani «sei complicata,Rowland» accenno un sorrisetto soddisfatto credendo di aver vinto,ma quel ragazzo non si arrende tanto facilmente.
Sposto gli occhi sul pavimento e Joey fa dei rumori con la lingua per attirare la mia attenzione «Rowland devi guardare me» io faccio come dice «si brava proprio così» sussurra con la faccia troppo vicina alla mia «Birlem distanza di sicurezza» alzo un sopracciglio e lui ride «fanculo» fa combaciare le nostre labbra nello stesso momento in cui la porta dell'ingrasso si apre «Maddie sono qui» urla Vanessa lanciando il suo zaino a terra senza nemmeno guardare quello che ha difronte.
«come st» si blocca «whoa»
Joey si allontana del tutto e si gira continuando verso la mia migliore amica continuando a guardare me che sto per affogare con la mia stessa saliva.
«ma quindi voi cioè no ragazzi non ho capito» dice tutto d'un fiato mentre Alex compare sulla soia della porta «cosa ci fai lui qui?» dico a bocca aperta,non per lo stupore ma perchè non sopporto quel ragazzo «volevo farti una sorpresa ma a quanto pare l'hai fatta tua a me» urla mentre con la mano fa destra sinistra indicando me e Joey.
«ma non stiamo insieme» spiego «e perchè allora vi stavate» continua a fare gesti strani «chi lo sa» Joey fa spallucce mentre sorride,poi mi prende il braccio e mi porta verso lui.
Cosa vuole fare di preciso?
Si avvicina al mio orecchio e sussurra «spero che tu mi abbia perdonato  Calvin Klein» molla la presa e attende una risposta che non gli arriva,poi
scuote la testa e va di sopra nella camera di Megh che probabilmente starà dormendo.
«io ho fame» annuncia Alex andando verso la cucina come se fosse casa sua,l'ho già detto che non lo sopporto?
«Vanessa dovevi proprio portarlo?» bisbiglio alla mia migliore amica mentre osserviamo il suo ragazzo smanettare nella dispensa alla ricerca di cibo «guarda quant'è carino» fa lei con lo sguardo perso.
Inizia a farsi un panino e spero gli vado di traverso mentre lo addenta «che schifo» sbotto salendo in camera mia.
Dopo poco qualcuno bussa,spero con tutta me non sia Joey a farmi di nuovo quella domanda,e per fortuna ad aprirla e Vanessa ancora una volta seguita da Alex «mi devi ancora spiegare tutto eh» entra nella stanza «Alex tu te ne devi solo andare» sorrido e gli sbatto al porta in faccia chiudendola a chiave.
«prima domanda» inizia subito V «ti piace Joey?» la guardo con la testa inclinata «nahh» «ne sei sicura?» «forse» dubito io «però devi ammettere che è bello» alzo le mani «bello solo?di più» scoppio a ridere e da dietro alla porta si sente qualcuno urlare «cosa ha detto?» «la tua ragazza ha appena detto che sono bello» poi delle risate.
La apro e Joey ed Alex si ricompongono,guardo Joey e poi alzo gli occhi al cielo «non dirmi che hai sentit» vengo bloccata da lui che mi stringe in un forte abbraccio «hai detto che sono bello» ride sollevandomi da terra e portandomi in giro per tutta la stanza.
Quando Joey che si è finalmente messo una maglia mi poggia a terra Alex urla verso V «perchè hai detto che bello?»
«perchè lo è» ride lei guardando verso il ragazzo al mio fianco,lui sorride e si sbatte una mano in faccia «Vanessa è finita» ribatte minaccioso ma con un tocco di ironia nella voce «ok» «lo sai che io ti amo» si avvicina pericolosamente a V «anche io» iniziano a baciarsi e credo che mi stia salendo il vomito,già sono una che odia il romanticismo,e credo sia anche per questo che voglio stare alla larga da lui: io non ho bisogno di un fidanzato.
Loro due cadono non so come sul letto e  Joey mi butta una mano sugli occhi coprendomeli «ci siamo anche noi» dice tra un colpo di tosse e un'altro «scusate» ritornano alla realtà i piccioncini.

{spazio autrice}
ok so che forse è kilometrico ma sksksks
se potete andate sul profilo di honeyxbaby_ che ha appena pubblicato la sua fantastica story su tom holland sksksks!
sksk ho tantissime idee per la storia è vi avverto già che ci sarà un secondo libro💖
poi sono in #15 joey birlem è grazie vi adoro aiut🙃
-M🚀

calvin klein||jmb #wattys2019Место, где живут истории. Откройте их для себя