15 . Figuracce

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Luke

È mattina presto quando sento le note di una nostra canzone provenire dalla stanza accanto alla mia. Non ci credo. Letizia ha come sveglia Heartbreak girl? Questo prova ancora di più che è nostra fan, non c’è alcun dubbio.

Osservo distrattamente la sveglia sul comodino e, quando vedo che sono le sei spaccate, sgrano gli occhi. Quale persona sana di mente si alzerebbe così presto? Specialmente persone che come me e lei possono permettersi di alzarsi a che ora vogliono, in certi casi…

Mah, va beh. Questo mi dimostra ancora una volta che quella ragazza è ricca di sorprese. Mi rigiro nel letto, trovando una posizione un po’ più comoda e cerco di riaddormentarmi, ma dei passi sulle scale mi fanno risvegliare. Dove diamine starà andando quella benedetta ragazza? Ora sono curioso!

Mi metto le ciabatte e scendo piano, cercando accuratamente di non essere scoperto. Scendo le scale e mi fermo ad un certo punto, evitando di essere beccato.

La vedo cercare qualcosa nel mobiletto del corridoio davanti la porta di ingresso. Tira fuori un blocchetto di post-it azzurri e scrive qualcosa. Poi mette il biglietto sul frigorifero ed esce, chiudendo pianissimo la porta.

Vado a vedere cosa ha scritto, sono davvero troppo curioso!

Ciao ragazzi, non allarmatevi se non mi vedrete stamattina. Vado a correre.

Tranquilli, torno molto prima di andare a lavoro. Baci, Letizia

Mi viene automatico sorridere. Molto carino da parte sua averci informati, almeno non ci preoccupiamo inutilmente, perché non abbiamo il suo numero di telefono, quindi non vedo come potremo rintracciarla, eventualmente.

Torno su ed entro in camera. La luce del sole che proviene dalle finestre mi acceca, così chiudo le tende alla meno peggio e, ancora preda del sonno torno a letto, riuscendo finalmente a dormire ancora un po’.

Non so quanto tempo dopo, sento dei suoni ovattati provenienti dalla porta. Chi rompe adesso?

Non ce la faccio ad alzarmi, se mi vogliono torneranno tra un po’.

I suoni smettono di far rumore e torno a dormi… Ho pensato troppo presto. I suoni sono appena ricominciati. Ma scherziamo? Non ho proprio voglia di alzarmi…

Sento la porta che si apre e dei passi di cui non riesco a capire la cadenza. Ormai so riconoscere i passi dei ragazzi, ma questo proprio no. Probabilmente sarà Letizia… Letizia?! Qui? Adesso? In camera mia? No, no, e no, assolutamente no!

Faccio per muovermi, ma questo sconosciuto apre le tende e la luce del sole entra nella stanza, così torno sotto le coperte e mi giro dall’altra parte come se fosse un riflesso automatico.

I passi sconosciuti vengono verso il mio letto e questo qualcuno inizia a scuotermi piano, con tocchi lievi. No, questo non è uno dei ragazzi. Loro mi avrebbero già tirato giù le coperte. Bene, è Letizia, fantastico…

«Luke… Luke? Svegliati, è tardi.» mi dice lei a bassa voce, una voce che sembra un flauto da quanto è dolce e lieve e vellutata. Ma, nonostante tutta la mia buona volontà, non riesco ad aprire decentemente gli occhi. Dopo tutto, sono ancora preda del sonno. Lei riprova varie volte, ottenendo da parte mia solo dei versi molto strani.

Ad un tratto sento che tutte le coperte vengono tolte via e la luce mi ferisce gli occhi.

«Chi diavolo ha aperto le tende? Chiudete, ho sonno!» mi lamento, cercando di tornare a dormire. È più forte di me, non riesco mai a svegliarmi…

Per alcuni istanti non sento niente, poi però una voce squillante mi fa sobbalzare e drizzare seduto.

«Lucas Robert Hemmings, in piedi, adesso!»

Ovunque sei || l.hWhere stories live. Discover now