#Capitolo 12

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Il tocco di quelle labbra che non erano più abituate alle mie.
Quante emozioni può contenere un bacio? Rabbia, felicità, tristezza, eccitazione. Tutto in un solo istante.

«Ho aspettato per troppo tempo questo momento» sospirò Jared ad un millimetro di distanza da me.
«Jared..»
«Per favore Lilith, prova solo a goderti il momento. Non pensare al mondo la fuori e ai problemi che ci circondano. Pensa a quanto i nostri corpi sono attratti, nonostante tutto. Non puoi dire che per te questo non significa nulla»
Diamine, quella voce rauca. Sarebbe capace di mandare in confusione chiunque, ma come potevo dargli torto? Il mio corpo lo desiderava, la mia testa lo desiderava, ed il mio cuore... Beh, il mio cuore non parlava.
Probabilmente non volevo solo ascoltarlo, perché sapevo che era sbagliato, ma in quel momento non volevo saperlo.
In quel momento mi bastava lui.

Continuando quel bacio mi vennero su troppi ricordi... Ricordi legati a quei cinque anni passati, con la differenza che questa volta i ricordi erano belli. Non stavo pensando al dolore, ma solo al bene che mi aveva fatto.
Continuava a guardarmi con quegli occhi colore ghiaccio, sosteneva il sguardo e leggevo il suo desiderio.

«Perché lo fai?» chiesi a bassa voce.
«Perché sento di doverlo fare» rispose prontamente.
«Jared non è una giusta spiegazione. Perché secondo te dovrei cedere nuovamente e cadere tra le tue braccia? Non pensi sia da egoisti?»
«Se essere egoisti vuol dire volerti di nuovo con me, allora si, sono fottutamente egoista»

Ogni sua parola faceva perdere un battito al mio cuore... E so che tutto questo è sbagliato, so che dovrei pensare a Brian, ma non ci riesco. La quantità di emozioni che mi provoca Jared mi sovrasta così tanto da perdere la mia razionalità.
E con le sue mani ancora sul mio viso, lo ribaciai, senza pensarci due volte.
Jared non si aspettava per niente questo gesto, e mi guardò con quel suo sorriso celato e malizioso.

«Speravo lo facessi» disse.
«Sra zitto Jared» gli dissi mordendogli il labbro inferiore.
Da quel momento in poi le scene nella mia mente sono offuscate, so solo che quel bacio racchiuse tutta la foga che era rimasta chiusa per cinque anni, come se avesse aspettato solo questo istante per uscire fuori.
Mi mancavano quelle mani che esploravano il mio corpo, quelle labbra che non ne trascuravano nemmeno un angolo, e mi mancava il respiro. Ormai i miei occhi non erano più abituati a vederlo nudo, con quella scritta "Provehito in altum" che sfioravo sempre con due dita.

«Certe cose non cambieranno davvero mai» disse sorridente mentre era sopra di me e guardava le mie dita che toccavano il suo tattoo.
«È il mio preferito» gli dissi, ma dopo il suo sorriso accennato, i nostri corpi ripresero quella danza che non voleva smettere. Eravamo magneti e mentirei se dicessi che non mi era mancato.
Si distese accanto a me e mi guardò quasi con tristezza.

«Che succede?» gli chiesi.
«Mi ero dimenticato di quelle...» mi disse indicando le mie cicatrici.
«Ormai sono passati tanti anni Jared...»
«Si, ma la voglia di andare in California e spaccargli il naso è sempre la stessa».

Non me lo aveva mai detto. Sapevo che ovviamente non gli faceva piacere, ma non avevo idea che avesse tutta questa rabbia nei suoi confronti. Mi appoggiai istintivamente al suo petto nudo mentre lui mi accarezzava i capelli. Ci addormentammo così e l'unica cosa che ci ha svegliato la mattina seguente era una chiamata proveniente dal mio cellulare.

«Pronto?»
«Ehi Lilith, sono Brian»
«Ehi Brian, come stai? Non ho notizie di te da giorni...»

Quando Jared sentì il suo nome di alzò dal letto quasi infastidito a sì rivestì.

«Hi preso dei giorni per pensare... Forse il mio modo di andarmene è stato un po' brusco, ma sai che sono una persona impulsiva e non ho ben pensato alle conseguenze».
«Ti conosco e non te ne faccio una colpa. E adesso? Sei arrivato ad una conclusione?»

«In realtà no... L'unica cosa che so dirti è che ti amo, ma a volte penso che non ne valga la pena... E non per te, la vivere costantemente sotto l'ombra di Jared mi uccide»

E come biasimarlo... Mi ha raccolto cinque anni fa quando ero a pezzi per lui e mi ha amato più di quanto Jared fosse un grado di fare.

«Si Brian, lo capisco... Prenditi il tempo che tu serve, ma io devo dirti una cosa».
«Forse tornerò in un paio di giorni... Dimmi Lil»
Era ora.
«Vado in tournée... Con loro»

Rimase in silenzio.

«Non è stato Jared a chiederlo, ma Shannon - continuai. Lui ancora non proferiva parola- Brian, non l'ho fatto per me ma per Kev ed Hélène. È la nostra migliore occasione e non potevo essere così egoista... Prova a metterti nei miei panni, ti prego».

«Va bene Lilith, ma dammi del tempo... Adesso molto di più. Ti amo, sì, ma certe cose sono difficili da superare. Adesso ti saluto, stammi bene» poi chiuse.

Andai in cucina per raggiungere Jared.

«Quello li non demorde, eh?»
«Jared "quello lì" ha un nome e non ha fatto nulla di male»
«Tu la pensi realmente così?»
«Di certo lui non mi ha fatto mai soffrire, non come qualcuno in questa stanza» gli risposi mentre preparavo il caffè.
«Quando stavamo insieme lui era sempre tra i piedi. Si vedeva come non si facesse scrupoli a tradire quella sua ragazza, di cui non ricordo il nome, con te. So perfettamente che, nel momento in cui succedeva qualcosa tra noi due, lui era sempre lì, pronto a consolarti per poi incollare le sue labbra alle tue. Non mi è mai stato simpatico e non lo sarà mai».

Quindi ai tempi era geloso? Wow, oggi è una giornata piena di scoperte.

«Beh almeno mi stava accanto. Comunque ti prego di non dire a nessuno quello che è successo tra noi due. È stato bello, ma io adesso amo Brian e non voglio perderlo»

A quella affermazione si mise a ridere.

«Cosa ho detto di così tanto divertente?»
«Puoi prendere in giro te stessa, ma non me»
«Non capisco, Jared»
«Se tu lo amassi realmente non staresti costringendo te stessa a non pensarmi, a non volermi, a non desiderarmi... Ma sai che non è possibile. Per questo motivo siamo finiti nuovamente insieme, tu provi esattamente quello che provo io». Mi disse sorridendo sempre alla sua maniera.

«Sta zitto Jared, quelli che provi tu non è lontanamente paragonabile a quello che provo io. Potresti avere ragione sull'attrazione, ma poi hai sparato solo stronzate». Risposi incazzata.

Detto questo lui si avvicinò a le, mi prese da dietro, mi girò verso di lui e mi fece sbattere energicamente sui fornelli. Era pericolosamente vicino ed io, come al solito, ero immobile.
Con una mano che cingeva la mia vita, l'altra che mi spostava i capelli dietro l'orecchio sinistro e  il suo viso così vicino al mio mi sussurrò: «Quindi se dovessi chiederti adesso se mi ami ancora, la tua risposta sarebbe negativa? Non ti credo piccola Lil».

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Buonsalve!
Sì lo so, anche questa volta sono stata davvero assente, e per questo ho cercato di fare un capitolo più lungo!
Spero abbiate passato delle buone vacanze!
Grazie ancora 💕
~ Lav🌙

Hurricane II ~ Jared LetoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora