Hurricane II ~ Jared Leto

#Capitolo 10

Era bello ascoltare quelle parole.

Insomma, era bello sapere che per delle persone come loro io valevo realmente qualcosa.

Ho passato gli ultimi anni della mia vita tra vari interrogativi, troppe domande e ad una adesso avevo la risposta: Shannon non mi aveva mai dimenticata. Così come non era sparito il nostro meraviglioso rapporto che avevamo prima, lui che mi consola ed io che sparisco tra le sue braccia.

Vuoi vedere che... No Lilith, finiscila di fantasticare, è suo fratello!

Adesso però il problema da affrontare era un altro... Dovevo accettare? Io non avevo idea dove fosse diretto il loro nuovo tour, era da cinque anni che non ricevevo loro notizie volontariamente.
Ho perso Brian e spero di ritrovarlo ancora lungo il mio cammino...

«Shannon io verrei volentieri in tour con voi, lo sai che accetterei se non fosse per...»

«...Jared» disse lui.

«Esatto» risposi.

Era vero, dopo aver fatto carta bianca per cinque lunghissimi anni, ora dovrei sopportarlo per chissà quanto tempo? Non ci riuscirei e ne va soprattutto della mia salute e della mia relazione... Se lo era ancora...

«Lilith, io so che hai ragione ma davvero vuoi buttare l'occasione di una vita a causa di una persona? Privarti di me e di Tomo... Per lui?»

Si, avrei risposto di sì. Ci sono già passata una volta per molto tempo, cosa mi impedisce di farlo di nuovo?

«Al diavolo, io accetto»

Non so perché l'ho detto ma era la cosa più istintiva che sentivo di dover fare. Probabilmente pensavo dentro di me che qualcosa potesse cambiare, che alla fine ci stavo così male perché ripercorrevo sempre gli stessi brutti ricordi con Jared, quando in realtà dovevo aprire gli occhi per capire che accanto avevo persone come Shannon e Tomo. E poi Kevin ed Hélène sarebbero stati entusiasti. Era davvero l'occasione della vita!

«Lilith io... Sono davvero troppo contento!» Shannon si alzò dalla sedia per diminuire la distanza tra di noi ed abbracciarmi. Mi fece praticamente roteare e per la prima volta guardai seriamente quei suoi occhi. Molto diversi da quelli di Jared, ma la profondità d'animo era di famiglia. E fu così che ci ritrovammo naso contro naso.

«Ehm... S-si, sono felice anche io» dissi staccandomi da lui.

C'è stato qualche minuto di imbarazzo ma poi ritornammo ad essere noi, e mi spiegò tutti i dettagli del tour che doveva durare circa sei o sette mesi, ma non ne erano sicuri. Probabilmente sarebbe divenuto più lungo se uno dei tre aveva una idea nuova, e questo, da vecchia Echelon che ero, non mi sconvolgeva.

«Bene, adesso fissiamo per stasera un appuntamento col tuo manager e mettiamo giù le ultime piccolezze» disse Shannon a trentadue denti.

«Ti prego Shannon, non farmene pentire... »

«Tranquilla Lilith, farò in modo che Jared non distrugga la tua integrità morale un'altra volta e, se non ci riuscirò, avrai la tua vecchia spalla su cui piangere sempre disponibile» mi rispose sempre col suo fare rassicurante.

Ritornando a casa lasciai un messaggio in segreteria a Brian, ma non credo abbia voglia di sentirmi.
Mi sentivo il cuore pesante e pieno di angoscia e anche se avevo di nuovo persone come loro intorno, la mia testa non poteva che essere indirizzata a Brian.

Mi vibrò il cellulare e per poco non mi cadeva dalla tasca posteriore dei jeans.

«Pronto?»
«Lil sono Kev, hai sentito Adrian?»
«Ehm, no, perché?»
«Ha indotto una riunione per le sei e mezza, aveva un'aria molto seria, tu hai idea di cosa voglia parlarci?»
«Forse si, ma non voglio dirti cose che potrebbero essere false... Ti vengo a prendere?»
«Oh no, tranquilla sono in sala a provare, se vuoi fai un salto»
«Va bene Kev, allora a dopo»
«A dopo!»

Kev sembrava preoccupato, ma non credo che la sua preoccupazione sarebbe durata tanto.
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Eravamo di nuovo lì, nella stessa stanza con i 30 Seconds To Mars e noi. Kev ed Hel non capivano ed erano in ansia, mentre io guardavo lo sguardo di Shannon mentre mi sorrideva, consapevole del fatto che già io sapessi tutto.

«Allora ragazzi, sono qui perché Shannon, Tomo e Jared mi hanno fatto una proposta ma, prima di accettarla, devo chiedere a voi» esordì Adrian.

«Si, certo, parla pure Adrian» disse Hélène.

«Ci siete piaciuti molto, la vostra maniera di stare sul palco, la vostra energia» iniziò a dire Tomo.

«Per non parlare della vostre canzoni e delle loro parole» continuò Shannon.

«Quindi, quello che vi stiamo chiedendo è...»

Ci furono alcuni secondi di silenzio ma poi Jared riprese la frase.

«... Se volete venire con noi in tour ad aprire tutti i nostri concerti»

Adrian era molto felice della proposta, ma mai quanto Hélène che si mise letteralmente ad urlare e a saltare.
Kevin era un po' più composto, ma anche lui era felice di quello che ci era stato appena comunicato.
Entrambi mi abbracciarono, ma solo cinque minuti dopo Hel e Kev, guardandomi, gli si spezzò qualcosa dentro.

«Adrian... Noi prima vorremmo parlarne, è possibile?» chiese Hélène.

«Certo ragazzi» rispose Adrian.

I ragazzi mi portarono fuori dall'ufficio di Adrian e non capivo perché.

«Lilith, tu che ne pensi?» mi chiese Kev un po' in ansia.

«Insomma siamo preoccupati per quello che è successo tra te e Jared. Ti abbiamo visto a terra in questi due giorni, e... Per quanto vorremmo accettare..  prima vieni tu»

Erano molto dolci quando facevano così. Li abbracciai immediatamente.

«Ragazzi, io veramente sono fortunata ad avere due amici come voi ma... Qualche ora fa, prima di venire qui, ho parlato con Shannon ed io avevo già accettato. State tranquilli» dissi rassicurandoli.

Così entrammo dentro e Kev rispose felicemente ad Adrian e, come era solito fare, stappò una bottiglia di prosecco per festeggiare.

Tomo e Shannon mi abbracciarono, ero felice... Ma poi delle parole sussurrate sfiorarono il mio orecchio facendomi venire brividi lungo la schiena.

«Sono contento che tu abbia accettato»

«Anche io, Jared»

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Buonsalve!
Scusate lo so che non aggiorno da molto ma la sessione invernale si fa sentire😔
Spero vi piaccia e grazie ancora 💕
~Lav🌙