Oh I'm pregnant!

4.2K 170 31
                                    




N.B : In questa storia i personaggi menzionati sono minorenni. La legge relativa agli accordi sui trattamenti medici (WGBO) stabilisce che i giovani a partire dai 16 anni di età, nel nostro paese, hanno diritto a ricevere informazioni in modo totalmente autonomo. Ci tengo a precisare che questa storia nasce come AU (alternative universe), i fatti narrati sono di pura finzione, ciò significa che tutto in essa può accadere persino che un ragazzo entri in stato gestazionale proprio come accade comunemente alle ragazze. Se i temi trattati possono in qualche modo toccare la vostra sensibilità o recarvi disturbo, vi invito a non leggerla. Se invece scrollerete presto questa pagina, benvenuti e buona lettura! - xx Tatagma



Quelli furono senza ombra di dubbio i dieci minuti più lunghi di tutta la sua vita.

Jimin era seduto sul bordo della vasca da bagno, con le ginocchia che non smettevano di tremare e le piccole mani portate alla bocca da cui lentamente venivano rosicchiate e tirate via le ordinate unghia appena ricresciute. Aveva camminato avanti ed indietro con la stessa sofferenza di una tigre in gabbia, per un arco di tempo interminabile senza riuscire un minimo a calmarsi, sentendo lo stomaco contorcersi e la testa girare mentre impaziente contava lo scorrere dei secondi e fissava i tre test di gravidanza, di colore e forma differente, allineati in sequenza sul ripiano del lavabo.

Le nausee e cambi di umore incontrollabili lo assalivano ormai da settimane, c'era qualcosa di strano, qualcosa che non andava nel suo corpo, Jimin avrebbe dovuto capirlo subito all'insorgere di quei piccoli campanelli d'allarme. Il suo appetito era aumentato in maniera esponenziale così come, nell'ultimo mese, aveva stranamente sviluppato una forte sensibilità agli odori al punto tale da non riuscire neanche più a bere il suo amato caffè caldo al caramello la mattina, o mangiare delle sane uova strapazzate per colazione senza avere l'impulso al solo profumo di correre dinanzi al water e dare giù di stomaco. L'aria di Seoul da soli pochi giorni si era arricchita di una tiepida e dolce corrente invernale la quale, a detta dei telegiornali locali, avrebbe portato con sé una grande incidenza di raffreddori e febbre alte. Così prima ancora di prenotare una visita con il suo medico di fiducia e farsi diagnosticare la solita influenza stagionale, in un momento di totale noia Jimin decise a suo malgrado di fare da sé ed addentrarsi nel magico, ed oscuro, mondo di internet digitando sulla barra delle ricerche i sintomi di cui soffriva.

Con un solo click sul tasto 'invio', quasi come dopo aver pronunciato una parola magica, migliaia di pagine e siti ambigui apparvero dinanzi il suo paffuto viso. L'ampia stanza attorno a sé sembrò tutto ad un tratto rimpicciolirsi, le pareti quasi collassargli addosso, Jimin sentì il respiro mancargli nei polmoni e diventare attimo dopo attimo sempre più breve, un peso – forse quello del mondo stesso – cadergli in pieno sulle spalle minute quando lesse sul luminoso schermo del suo cellulare che quei continui e numerosi malesseri fisici non erano collegati a nessun tipo di patologia o influenza curabile con la solita tisana calda, tuttavia riconducibili ad un'unica ma allo stesso tempo terrificante parola: gravidanza.

Ricordi fiochi balenarono fugaci nella mente di Jimin: occhi che si cercavano, mani che si sfioravano, labbra sigillate le une sulle altre, quell'odioso e perenne sapore di tabacco sulla sua lingua, corpi sudati che combaciavano come pezzi di un puzzle, ardenti come ceppi al rogo che insieme si erano uniti in una danza mistica, un momento di sola passione inscenato in maniera rozza ed abbozzata nel retro di un pickup, quel suo dannato e maledetto pickup.

"No" aveva sussurrato con un luccichio di lacrime formatosi agli angoli degli occhi. Il giovane studente dai capelli biondi come il grano si morse così le labbra dalla frustrazione e scosse categoricamente la testa al minimo pensiero. Non poteva affatto aspettare un bambino, non dopo quello che era successo, non nel pieno dei suoi diciassette anni. 

Strawberry & Cigarette ✧ JikookWhere stories live. Discover now