Capitolo 16

130 7 0
                                    

Cinque mesi prima

LAL: Camila cazzo, dov'eri.. Ero preoccupata ma tu non ti sei neanche degnata di rispondermi al telefono.
MILA: Layla lasciami stare. Ti ho detto che ero con Charles, che cazzo vuoi.
Dico fredda e scocciata e mi rinchiudo in camera sbattendo la porta e iniziando a piangere silenziosamente.
LAL: MALEDIZIONE.
La sento urlare incazzata e piangi ancora di più. Non vorrei trattarla così, mi fa male, ma non posso farci niente.

Layla pov's

Esco fuori casa e Vado al bar di Hudson, il fidanzato di una mia collega di lavoro.
HUDSON: Layla, cosa ci fai qui alle undici di mattina?
LAL: Fammi un caffè Hud.
HUD: No Layla, una camomilla è meglio.
Dice ironico e lo fulmino con lo sguardo. Alza le mani in segno di resa e va a servire altri clienti.
HUD: Ecco a te.
LAYLA: Mi hai fatto davvero la camomilla?Hud cazzo, già sono nervosa, mo ti ci metti pure tu?
Dico scocciata e tranquillo si siede accanto a me nel balcone.
HUD: Che cosa succede?
LAL: Camila. Io non so più cosa fare. Non so cosa le sta succedendo. Mi tratta di merda, rientra tardi oppure rimane tutta la notte fuori con quel coglione del suo ragazzo. Non so cosa fare. Ma mi manca la mia Mila.
Dico cercando di trattenere le lacrime e Hud mi abbraccia.
HUD: Sai Lal, spesso le persone che si comportano così sono quelle che stanno soffrendo un casino. Dovresti parlarle. Cercare di parlarle.
Dice e scusandosi va a servire altri clienti.
Prendo la tazza e vado a sedermi in uni dei tavolini.
XX: Cazzo, è così puttana.
XX: Amico, dovresti dirle di venire a vivere a casa tua.
Io questa voce l'ho già sentita.
Ascolto meglio e provo a guardarli stando attenta a non farmi vedere. C'è un uomo di spalle che non mi sembra di aver mai visto, quello di fronte invece non lo vedo.
HUD: Cosa stai facendo?
Hudson si siede di fronte a me e mi guarda interrogativo.
LAL: cercando di capire chi è quell'uomo. Io questa voce l'ho già sentita.
Dico e riprendo a guardarli ma niente.
HUD: Vuoi vederli di faccia?
Annuisco e sbuffo. Niente. È sempre nascosto dietro quell'altro.
HUD: Tieni. Prendi il mio grembiulino. Devi portarli il conto. Se ti chiedono di che mi stai sostituendo un attimo e che sei mia sorella.
Lo guardo un po' indecisa ma poi mi alzo e mi metto velocemente ok grembiulino.
HUD: Vieni alla cassa. Ti do lo scontrino. Io vado in quella stanza. Quando hai finito vieni li ok?

LAL: Scusate, ecco lo scontrino.
Guardo lui e capisco chi è. Il tassista.
CHARLES: Grazie bellezza. Ora smamma. Stiamo parlando.
Lo fulmino con lo sguardo e me ne vado. Non posso credere che Mila stia con lui. Non ci credo e basta.
LAL: È il fidanzato di Mila. Ora mi siedo e ascolto quello che dicono. Prima stavano parlando di qualcuno chiamandola puttana.
Hud annuisce e riprende a lavorare e io mi siedo al mio solito tavolino.
XX: La tua ragazza però, me la voglio fare anche io.
CHARLES: Non preoccuparti. C'è tempo, ora sta preparando le valigie per venire da me. L'ho costretta e non dirà di no. Farà di tutto per quella puttana della sua amica.
Dice e immagino stia sorridendo. Non posso crederci. Stanno parlando di Camila. No, non può essere. Mi alzo di scatto e senza neanche salutare Hudson esco, salgo in macchina e veloce vado a casa. Non posso crederci. La mia Mila maltrattata da quel coglione per salvare me. Camila ti prego, fa che tu sia ancora a casa.
Arrivata scendo veloce e con le lacrime agli occhi salgo e apro la porta del nostro appartamento.

Io E Te [COMPLETA]Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu