Harry's POV
La sveglia sul comodino ha appena suonato: sono le sette. Mi volto lentamente e la spengo per poi infilare la testa sotto il cuscino.
Sento Louis che sposta le coperte e scende dal letto: comincia a lavorare dal signor Smith alle otto e forse é meglio che gli prepari la colazione.
Decido di alzarmi e noto che Louis entre in bagno e accende la doccia. Mi stiracchio e scendo le scale, poi entro in cucina.
Prendo due tazze e un cartone di latte. Faccio scaldare un pentolino con il latte e poi lo verso nelle due tazze. Prendo dei cereali e una scatola di biscotti dalla dispensa e li sistemo sul tavolo.
《Buongiorno amore.》mi saluta Louis entrando in cucina. Corre a darmi un bacio sulla guancia e poi si siede a tavola.
《Buongiorno.》gli sorrido.
Prende due biscotti e li inzuppa nel latte fumante, lasciandoli sciogliere.
《Ti piacciono i biscotti squagliati?》gli chiedo mentre mangio una cucchiaiata di cereali.
Ride e poi ripesca quel biscotto-poltiglia con il cucchiaio.
《Ops...》sorride e porta il cucchiaio alla bocca.
《Torni a pranzo?》gli chiedo.
Annuisce mentre sorseggia il latte caldo.
《Tu che progetti hai per stamattina?》mi domanda mentre si alza per mettere la tazza ormai vuota nel lavandino.
《Beh, ho intenzione di andare a chiedere da qualche parte per un lavoro... anche se non so da che parte cominciare.》sospiro.
Louis prende la sedia e la avvicina alla mia, ci si siede e prende le mie mani tra le sue.
《Ce la farai Harry. Lo so che trovare un lavoro non é facile di questi tempi, ma tu possiedi delle enormi capacità. Vedrai che ti prenderanno da qualche parte!》mi dice guardandomi negli occhi. Annuisco e poi lui mi lascia un bacio sulle labbra.
《Vedrai amore.》dice appoggiandomi una mano sulla spalla.
Lavo le tazze della colazione e sistemo tutto, poi corro in bagno a darmi una sistemata. Mi lavo il viso e mi pettino i ricci, ancora scompigliati dal sonno.
Louis bussa allo stipite della porta ed io mi volto verso di lui.
《Io vado ora.》dice salutandomi con la mano. Cammino verso di lui e premo le mie labbra sulle sue.
《Buon lavoro.》bisbiglio《Ci vediamo a pranzo.》
Louis mi abbraccia e poi se ne va.
Esco dal bagno e mi dirigo verso camera nostra; apro l' armadio e prendo un paio di jeans neri ed una maglietta bianca, mi infilo le scarpe e poi esco di casa.
Forse é meglio che faccia un salto da mia madre, di solito il lunedì é il suo giorno libero; magari potrà darmi qualche consiglio su dove chiedere.
Prendo un taxi che mi porta dall' altra parte della città, fermandosi proprio davanti alla casa di mia madre e mia sorella.
Corro sul vialetto di quella che era fino a poco tempo fa casa mia, e suono il campanello.
La porta si apre con un rumore metallico e un enorme sorriso si fa largo sul volto di mia madre.
《Harry!》esclama abbracciandomi. La stringo forte e poi entro in casa.
《Come va con la casa e tutto il resto?》mi chiede mentre mi fa accomodare in cucina.
《Bene.》sorrido《Però avrei bisogno di un consiglio...》le dico.
《Dimmi pure Harry.》annuisce.
《Non so da che parte cominciare per trovare un lavoro... non ho idea di dove andare.》sospiro.
《Ecco Harry, proprio di questo volevo parlarti.》mi dice ed io la guardo in modo interrogativo.
《Il signor Brown ha chiamato ieri sera.》mi dice. Sgrano gli occhi e le faccio cenno di continuare a parlare.
《Ha detto che voleva parlarti, riguardo a quel colloquio di lavoro...》bisbiglia mia madre.
《E perché mai? Per umiliarmi un' altra volta?》sbuffo.
Mia madre scuote la testa e prende le mie mani tra le sue.
《No, tesoro, non credo sia quella la sua intenzione...》mi dice. Ritraggo le mani dalla sua presa e le incrocio al petto.
《Ah no? Andiamo mamma, hai visto anche tu come mi ha trattato!》esclamo alterato.
《Harry per favore, ascoltami!》urla《Vuole offrirti quel lavoro!》esclama infine.
Rimango immobile a quelle parole. Non so cosa dire.
《E se fosse l'ennesima trappola?》dico《É il padre di Danny e questo non mi sorprenderebbe affatto.》
《No, Harry. Dovresti ritornare al suo ufficio o perlomeno fargli una telefonata.》sospira《É di questo che hai bisogno, di un lavoro no?》mi chiede ed io annuisco.
《Avanti Harry, fidati.》mi dice.
Io mi fido di mia madre, ma come faccio a fidarmi del signor Brown dopo il modo in cui mi ha liquidato all' inizio dell' estate? Certe cose non possono essere dimenticate. Magari rimangono nascoste in un angolino, ma sono sempre pronte ad uscire. Come se fossero cicatrici... già cicatrici, come quelle che avevo sul mio corpo e che porterò sempre dentro di me.
《Vorrà dire che gli telefonerò...》sospiro ricomponendomi sulla sedia. Mia madre mi sorride e poi si alza per abbracciarmi, poi mi accompagna alla porta e la saluto.
____
Apro la porta di casa e la chiudo immediatamente dietro di me. Mi siedo sul divano e mi massaggio le tempie: sento una pressione tremenda alla testa, quasi sembra mi stia scoppiando.
Estraggo il telefono dalla tasca dei pantaloni e scorro la rubrica fino al numero dell' ufficio del signor Brown. Faccio partire la chiamata e porto il telefono all' orecchio.
《Pronto?》
《Signor Brown?》chiedo.
《Sì, chi parla?》domanda dall' altra parte.
《Sono Styles.》dico e poi faccio un respiro profondo.
《Ah... ciao Harry.》il suo tono di voce sembra quasi dispiaciuto.
《Mi ha detto mia madre che voleva parlarmi...》dico.
《Sì... facciamo oggi pomeriggio alle tre?》mi propone.
《Ok.》
《Senti Harry, mi dispiace. Davvero.》mi dice. Vorrei rispondere, ma non so cosa dire e lui riattacca. Guardo lo schermo del telefono e lo ripongo sul tavolino.
Forse mia madre ha ragione: umiliarmi non é la sua intenzione.
Spazio autrice:
buon pomeriggio ragazze :)
Piccolo colpo di scena... anzi piccolissimo ;) il signor Brown si é rifatto vivo e sembra un po' dispiaciuto per la faccenda con suo figlio Danny... ad ogni modo spero che il capitolo vi piaccia :)
Ho avuto delle richieste da parte vostra a leggere le vostre storie: in questo periodo sono un po' indaffarata, ma vi prometto che appena posso passerò da tutte ♥
Grazie ancora per i voti, i commenti, le visualizzazioni e soprattutto per il supporto: siete a dir poco fantastiche!
Un bacio enorme ♥♥
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Bravely
FanfictionHarry frequenta il quarto anno in un liceo londinese. Louis lo ha frequentato per due anni e poi ha deciso di lasciare la scuola: veniva deriso da tutti perché omosessuale. I due ragazzi si incontreranno anche grazie alla madre di Louis, la signora...
