Capitolo 7

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Harry' s POV

Mi sono appena svegliato. Dannazione sono già le sei e un quarto e io devo incontrare il signor Brown alle 7. Voglio lavorare quest'estate, almeno per luglio e agosto e quindi ho prenotato questo colloquio.

Mi faccio una doccia fredda: ho bisogno di rinfrescare i pensieri. Già, Louis... é davvero, wow. Lo avrei voluto baciare, ma ho pensato che fosse troppo presto vista anche la sua timidezza.

Esco dalla doccia e cerco di sistemarmi i riccioli bagnati e scompigliati, poi li asciugo con il phon.

Torno in camera e apro l' armadio; voglio essere elegante per il primo colloquio di lavoro. Prendo un paio di pantaloni blu, una camicia bianca e delle scarpe nere.

Scendo per fare colazione e il mip telefono vibra: un messaggio da parte di Louis. Volevo essere io il primo a scrivere, ma ero troppo nervoso e non l' ho fatto, anche se credo che anche lui sia stato piuttosto nervoso.

Sul messaggio c' é scritto un semplice "Ciao :)", ma lo apprezzo moltissimo.

"Ciao Louis :) come va?" la mia risposta ai limiti della fantasia.

Addento un biscotto al cioccolato e bevo una tazza di the, poi esco di casa e comincio a camminare velocemente fino alla fermata dell' autobus. Lo studio del signor Brown é dall' altra parte della città. Sono davvero teso e mi tremano le gambe.

Mentre aspetto l' autobus estraggo il telefono e vedo che Louis non mi ha ancora risposto. Fisso il display di Whatsapp e vedo che é online. Dopo alcuni secondi, si trasforma in sta scrivendo. Sospiro.

"Tutto bene. Ti va di uscire per un gelato oggi pomeriggio?" é la risposta di Louis.

Wow, pensavo fosse timido e invece mi ha chiesto subito di uscire!

"Ok, vieni per le quattro a casa mia." appuntamento fissato.

"Perfetto, ci vediamo :)" mi risponde.

L' autobus é arrivato e ha appena aperto le porte anteriori. Timbro il biglietto e mi siedo vicino al finestrino.  É incredibilmente vuoto, ci siamo solo io, una signora col suo bambino e un signore anziano che dorme con la testa appoggiata al finestrino.

Per fortuna il tragitto é corto e dopo un quarto d' ora arrivo proprio davanti allo studio. Mancano cinque minuti alle sette e suono il campanello.

《Sì?》domanda una voce femminile.

《Ho un colloquio con il signor Brown.》mi passo freneticamente una mano tra i capelli.

《Il suo nome prego?》

《Styles, Harold.》mi schiarisco la voce.

《Perfetto, ora le apro.》squittisce la segretaria dall' altro lato del citofono.

Dopo un rumore metallico la porta si apre. C' é un' enorme sala d' attesa con dei divanetti bianchi e dei tavolini pieni di riviste. Una porta rossa al centro della parete si apre ed esce una segretaria con un vassoio vuoto. Forse ha portato la colazione in ufficio al capo. Mi siedo e dopo nemmeno un minuto dalla stessa porta rossa esce un signore sulla cinquantina, alto e brizzolato.

《Lei é Styles?》mi chiede porgendomi la mano.

《Sì, sono io. Piacere di conoscerla signor Brown.》gli stringo la mano in una stretta decisa.

Mi invita a seguirlo dentro il suo ufficio e chiude la porta rossa dietro di sé.

《Si accomodi pure.》mi indica una sedia nera posizionata davanti alla sua scrivania.

Mi siedo ed estraggo dalla borsa di pelle alcune carte che mi ha consegnato la segreteria della scuola. Potrò lavorare solo come stagista in quanto non ho ancora il diploma.

《Mm interessante signor Styles...》guarda velocemente le carte e le ripone sulla scrivania.

Sono davvero nervoso.

《Ha già avuto esperienze lavorative?》mi chiede adagiandosi sulla sua sedia di pelle nera.

《No, mai.》rispondo secco.

《Ok. Qui c' é scritto:"buona conoscenza della lingua francese e tedesca ed eccellenti capacità informatiche" é così?》mi domanda indicandomi la frase sul foglio.

《Beh, sì.》rispondo determinato.  Sono sicuro delle mie capacità.

Il signor Brown continua a farmi domande su cosa so e cosa non so fare, poi improvvisamente, mi chiede alcune cose private: ha fratelli o sorelle, ha problemi in famiglia... ma poi arriva una domanda che mi pietrifica.

《Qual' é il suo orientamento sessuale?》il signor Brown mi guarda negli occhi.

Deglutisco e sento un brivido nella schiena.

《Perché vuole saperlo?》chiedo sorpreso.

《Risponda alla mia domanda signor Styles!》la sua voce diventa dura e autoritaria. Non so se dire la verità o mentire.

Non posso mentire, sarei un codardo.

《I-io sono... omosessuale...》la mia voce trema, temo la sua reazione.

Il signor Brown mi guarda e comincia a ridere. Rimango serio e lo guardo stranito. Fa questo effetto dire la verità?

Tace per qualche istante e infine mi porge le carte che gli avevo consegnato prima.

《Se ne vada.》pezzo di merda, lo sapevo 《Qui non vogliamo gente come lei.》mi invita ad uscire.

Lo guardo e vorrei sputargli addosso, ma non lo faccio perché sarebbe inutile. Mi alzo ed esco dalla porta. La segretaria mi sussurra un Arrivederci e mentalmente la mando affanculo. Esco dallo studio piangendo e mi dirigo alla fermata dell' autobus.

Perché? Perché deve essere così? Una lacrima scende sulla mia guancia e la asciugo velocemente. In questo momento vorrei solo parlare con qualcuno: con Lettie, con mia sorella, con la signora Darling o con Louis.

Spazio autrice:

ciao ragazze :) scusate se non ho aggiornato prima ma sono stata impegnata. Ci ho messo molto a scrivere questo capitolo e spero davvero che vi piaccia! Perdonatemi eventuali errori e se lasciate qualche commento stasera aggiorno il capitolo 8 ;)

BravelyWhere stories live. Discover now