Capitolo 8

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Usciamo dalla classe in cui eravamo poco fa, non ci credo, l'ho baciato seriamente.. ho baciato altri ragazzi oltre a lui, ma è stato diverso, ho provato quelle famose "farfalle nello stomaco" e vorrei farlo altre infinte volte.
Mi prende e per mano, ha le mani così calde, così morbide e così grandi...
Usciamo dalla scuola e inizia a diluviare, tira tantissimo vento e un albero cade per strada, sta venendo una tempesta e io devo tornare a casa a piedi. Mi prende in braccio e comincia a correre verso la tua macchina
"Non penserai mica che io ti faccia andare a piedi, vieni da me, abito qui vicino, appena finisce la tempesta ti accompagno a casa" dice mette mi posa sul sedile del passeggero.
Arriviamo a casa sua ed effettivamente é proprio vicino, davanti a me ho una palazzina di 10 piani, prendiamo l'ascensore ed arriviamo al terzo, c'è una porta con appeso fuori il suo cognome e capisco che è casa sua.

L'appartamento è abbastanza ampio per una persona sola, ma é molto carino e l'arredamento mi piace tantissimo" cambiati piccola, sei fradicia"  mi dice lanciandomi dal suo armadio una sua felpa"Metti questa" gli sorrido e lo ringrazio con un sorriso

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L'appartamento è abbastanza ampio per una persona sola, ma é molto carino e l'arredamento mi piace tantissimo
" cambiati piccola, sei fradicia"  mi dice lanciandomi dal suo armadio una sua felpa
"Metti questa" gli sorrido e lo ringrazio con un sorriso.
Vado nella sua stanza e mi metto la sua felpa, è enorme ed ha il suo profumo, ci affogherei dentro.
Torno in salone e lo vedo seduto sul divano, mi siedo di fianco a lui e metto la mia testa sulla sua spalle e automaticamente la sua mano finisce sulla mia coscia, non parliamo, si sentono solo i nostri respiri.
"Stiamo facendo la cosa giusta?" Mentre parla si gira a guardarmi, mi sono alzata dalla sua spalla e lo sto guardando negli occhi
"Non lo so, sinceramente non lo so, ma non penso che amare una persona sia sbagliato"
"Lo so, hai ragione, ma sono il tuo professore, ho il doppio dei tuoi anni, ti stancherai di me, non abbiamo la stessa idea di futuro, io voglio sposarmi e voglio avere una famiglia, voglio convivere con la mia ragazza, e non penso che sia quello che vuoi anche tu"
Mi sta guardando negli occhi, ha gli occhi lucidi, non l'ho mai visto così.
"Non sono come le altre, non mi interessa uscire e divertirmi, voglio una famiglia, mia madre mi ha avuto quando aveva 18 anni ed è stata una madre perfetta, e voglio lo stesso per mio figlio. Mio padre aveva 25 anni, e si amavano, si amavano da impazzire, si sono sposati e hanno avuto me, sono stati insieme fino alla fine"
Non mi rendo conto di star piangendo finché una goccia d'acqua non tocca il mio palmo.
Mi prende e mi abbraccia, non ho mai parlato dei miei genitori, nessuno lo sa, e parlarne fa tanto male.
"Ti amo, Noah, io ti amo, voglio una vita come quella di mia madre, amava mio padre e lui amava mia madre, erano così felici, e voglio esserlo anche io. Ma se tu non te la senti okay, prenderò le mie cose e me ne andrò, faremo finta di niente e tutto sarà come prima, ma se tu lo vuoi, ti prego, proviamoci"
Mi prende il viso tra le mani e mi bacia, un bacio dolce che piano piano diventa passionale, sono a cavalcioni su di lui, inizia a spogliarmi ed io faccio lo stesso, mi prende in braccio mentre continua a baciarmi e mi butta sul letto, facciamo l'amore, fino ad addormentarci vicini, con la mia testa sul suo petto nudo, e le sue mani intorno al mio corpo. Lo amo.

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