Capitolo 4

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Sono tra le sue braccia, dio, che buon profumo...
mi stacco da lui e mi asciugo le lacrime, lo guardò in faccia forse per la prima volta, siamo così vicini che riesco a sentire il suo respiro, mi allontano, non posso, devo andare via.
Vado verso la porta ma lui mi prende dal polso e mi gira, e ancora una volta ci ritroviamo a pochi centimetri di distanza, mi accarezza la guancia e mi sposta i capelli che mi stanno coprendo il volto.
Dio quanto vorrei toccare quelle labbra, sembrano così morbide.
Devo ritornare in me, non posso, é il mio professore e avrà almeno il doppio dei miei anni e non so niente di lui, apparte il suo nome.
"Grazie" dico con un filo di voce, il cuore mi sta scoppiando e la sua mano adesso è appoggiata al mio fianco.
"Non andare via, resta ancora un po'" dice attirandomi a se, la mia testa é appoggiata al suo petto e lui mi  accarezza i capelli.
Suona la campanella e ci stacchiamo, lui prende le sue cose e va via, senza degnarmi di uno sguardo, ma che ha?
Rimango lì come un imbecille e mi decido ad uscire da quella stanza e tornare in classe.
Ora abbiamo l'ora di spagnolo, adoro quella materia, almeno posso distrarmi dai miei pensieri, che vanno sempre a lui e al suo profumo.
L'ora passa velocemente e finalmente é ricreazione.
Sam mi trascina fuori dalla classe e andiamo nel cortile a fumare, non si potrebbe ma molti lo fanno comunque, ci nascondiamo dietro una macchina e ci accendiamo la nostra sigaretta, fumare mi calma, è una delle poche cose che posso fare per rilassarmi.

2 settimane dopo

Entriamo in classe, ma mentre faccio le scale di corsa inciampo nello scalino, cado ma qualcuno mi prende da dietro, tutti ridono attorno a me, ma l'unica cosa che riesco a sentire sono le sue mani attorno al mio corpo, non può farmi questo effetto...
Mi prende a mo di sposa e mi porta in infermeria, mi appoggia sul lettino e mi mette del ghiaccio nella caviglia, tutto questo in silenzio, c'è un silenzio tombale.
Non ho il coraggio di guardarlo, parla per primo lui
"Quello che è successo l'altro giorno non deve ripetersi mai più, intesi? E non si faccia storielle, ho solo cercato di essere gentile, capito?"
Due lacrime solcano il mio volto, non so perché, pensavo seriamente che potesse provare qualcosa per me? Io neanche lo amo, non lo conosco, non so cosa mi stia succedendo.
"N-non si preoccupi, ho capito"
Non ci siamo parlati per tutto il tempo, ho cercato di ignorarlo di continuo, saltavo le sue ore, tutto perché non volevo che mi dicesse queste cose.

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