Capitolo 25

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Oggi finalmente rivedo Vin. È la tipica giornata estiva in cui i nostri genitori decidono di andare una giornata in piscina.
"Ciao" salutai i genitori di Vin e anche lui con due baci sulla guancia.
Mia madre era a conoscenza del mio periodo di pausa con Vin poiché mi aveva sentito piangere quando tornai dal bar.

Dalle tredici alle sedici non si può fare il bagno in piscina perché il bagnino è in pausa e quindi, per sicurezza, è vietato.
Mancava mezz'ora alla riapertura della piscina ma stavo morendo di caldo così decisi di andarmi a sedere a bordo piscina ed immergere le gambe.
"Fa molto caldo oggi" disse un ragazzo, forse della mia stessa età, sedendosi vicino a me ed immergendo anche lui le sue gambe.
"Molto" risposi
"Piacere Marco" dissi porgendomi la sua mano
"Fanny" risposi stringendo la mano
"Sei qui da sola?"
"No, sono con la mia famiglia"
"Dove avete le sdraio?" Chiese guardandosi intorno
"Lì" dissi indicando le sdraio e il mio sguardo incontrò quello furioso di Vin.
"Io le ho dall'altro lato"
"Quello che sta venendo qui è tuo padre?" Aggiunse indicandomi Vin con un cenno della testa.
"No, sono il suo ragazzo" rispose il mio Vin sedendosi vicino a me
"Mi dispiace, non sapevo che eri fidanzata altrimenti non mi avvicinavo, mi dispiace davvero" disse Marco
"Già, meglio che vai via allora" rispose maleducatamente Vin.
"Tranquillo, puoi stare se vuoi e, scusalo, non è sempre così maleducato" risposi riferendomi al comportamento di Vin.
"Meglio che vado via. Ciao Fanny. Ciao..." disse alzandosi sia a me che a Vin.
"Tranquillo, puoi stare se vuoi" disse Vin imitando la mia voce
"È possibile che sei sempre così scontroso?"
"Ci stava palesemente provando con te"
"E a me non interessa"
"Però hai risposto"
"Si chiama educazione Vin"
"Mi stava scambiando per tuo padre"
"Anche di questo non mi interessa"
"Però a me si"
Questo problema l'aveva tormentato per mesi ed ora, che l'avevo convinto che non doveva importarsene per pensiero altrui, arriva questo Marco a tirar fuori, di nuovo, tutti i suoi dilemmi.
"Vin, non te ne deve importante. Neanche lo conosciamo e stai dando importanza a una frase detta da uno sconosciuto"
"Hai ragione" disse poco convinto
"Allora come stai?" Chiesi cambiando argomento
"Bene e tu?"
"Sto"
"Fanny..."
"Dimmi Vin"
"Questo periodo è durato anche troppo. Questa lontananza mi ha solo fatto capire quanto ti vorrei vicino a me, ogni minuto del giorno. Non è servita a niente. Non è servito provare ad odiarti, non ci riesco. Mi sono sentito vuoto. Ti amo e proprio non ho idea di come riuscire a smettere"
"Allora non smettere mai Vin, perché anch'io ti amo" dissi per trascinarlo in un bacio e un lunghissimo abbraccio.
"Mi sei mancata da morire piccola"
"Anche tu amore, anche tu"

Un maledetto numero che contaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora