Capitolo 16

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"Buonanotte a tutti" dissi salendo le scale che portavano in camera mia
"Buonanotte" sentii un coro da sotto.
Fin'ora era andato tutto bene, mi sentivo bene, con la mia famiglia. Con Vin non c'era più imbarazzo, anzi avevamo chiacchierato per tutto il pomeriggio.
Dopo essermi fatta una doccia al volo mi misi al letto. Stavo per addormentarmi quando sentii la porta aprirsi, il letto abbassarsi e due braccia inconfondibili stringermi la vita.
"Vin" sussurrai appena
"Sshh piccola, dormiamo" disse lasciandomi un leggero bacio sulla guancia.
Il sonno mi era passato, volevo parlare con lui.
Mi girai per avere il suo viso di fronte al suo e dissi "Anch'io ti voglio acconto a me, sempre e comunque"
Mi riferivo al bigliettino con la colazione che mi aveva fatto arrivare a casa.
"Allora perché non me lo permetti?"
"Perché tu stai con lei e quindi è giusto che tu stia vicino a lei"
"Non lo amo Fanny, non so più come fartelo capire" disse spostandomi i capelli dal viso
"Una sola cosa devi fare, ma non la fai" dissi riferendomi al fatto che se voleva tornare con me doveva lasciare lei
"Lo so piccola, lo so"
"Cambierà tutto, te lo prometto" aggiunse poi lasciandomi un bacio sulla fronte e stringendomi a lui.
Mi lasciai convincere dalla sua promessa e mi addormentai tra le sue braccia.
I tre giorni senza Diandra, passarono velocemente, troppo. In questi giorni tra me e Vin si è ricreata un'atmosfera come ai vecchi tempi e lui, tutte le sere, veniva a dormire in camera mia ed, io lo lasciavo fare.
"Ciao piacere Diandra" disse porgendomi la sua mano.
"Piacere Fanny, ho sentito molto parlare di te" dissi sorridendole stringendole la mano e ottenendo uno sguardo interrogativo da parte di Vin.
"Vin mi porti a vedere la nostra camera, così lascio la borsa" disse indicando il borsone con i suoi vestiti ai suoi piedi.
"Sali le scale, è la seconda camera a sinistra" rispose Vin arrabbiato
"Dai tesoruccio, vieni con me è immensa questa casa"
"Non ti perdi tranquilla, devo mettere la legna al fuoco" rispose il mio Vin indicando il camino pieno di legna.
Diandra finalmente si decise a salire e ci avvisò che si sarebbe andata a fare anche una doccia.
"Tesoruccio, dai metti la legna al fuoco altrimenti si spegne" dissi imitando la voce di Diandra e buttandomi letteralmente sul divano di fianco a lui.
"Che pensi di fare piccola?"
"Sicuramente nulla di buono, non sopporto la sua presenza"
"Sei gelosa Fanny?" Disse avvicinandosi a me e iniziando a lasciarmi dei leggeri baci sul tutto il collo e viso.
Mi diede un piccolo bacio a stampo che stava per approfondire ma io lo scansai.
"Vin hai appena baciato lei, non pensarci neanche che ora baci me"
"Tu mi farai uscire matto"

Un maledetto numero che contaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora