Un maledetto numero che conta

Capitolo 14

"Te l'ho detto, credevo di dimenticarti" disse Vin
"Sei un uomo orrendo Vin"
"Eri tu quella che non voleva riniziare con me, ho trentacinque anni è ovvio che voglio vivere con una ragazza"
"Mi fai schifo Vin" risposi andando verso la mia auto piangendo.
"Farò di tutto per riconquistarti amore mio"

Continuava a ferirmi ma nonostante ciò, io continuavo ad amarlo.
È stato il mio primo amore, la mia prima volta, la mia prima convivenza e non desideravo nessun'altra seconda storia se non con lui.
La mattina seguente trovai sul tavolo del mio salotto un mazzo di cento rose rosse con un bigliettino con su scritto "ho sbagliato, me ne pento, ma voglio davvero riprovarci. Ti amo, per sempre tuo Vin"
Avevo davvero apprezzato quel gesto ma non scrissi niente a lui.
La stessa sera mi madre mi avvisò che avremmo trascorso le vacanze di natale nella casa al mare, insieme alla famiglia di Vin. Ben venti giorni con lui e Diandra nella stessa casa.
"Fanny che succede con Vin?" Chiese mia madre
"Niente, perché?" Domandai preoccupandomi
"Ho visto i fiori stamattina"
"Ooh, si, dice di volermi riconquistare"
"E tu?"
"Io lo amo ma ormai vive con lei"
"Se manda dei fiori a te non credo che sia così innamorato di lei"
"Allora perché vive con lei se non è innamorato? Mi basta che la lascia"
"Da parte sua ha una sicurezza. Tu gli hai mai confessato che se si lasciasse con lei, tu saresti pronta a riniziare?"
"C'è bisogno di dirlo? Lo sa che lo amo, come faccio a perderlo se vive con un'altra mentre dice di amare me?"
"Dovresti parlarci Fanny"
"Non ho più niente da dirgli"
"Ci rimetti tu però"
"Lo so, lo so" risposi asciugandomi una lacrima.

La mattina seguente mi mandò la colazione dalla caffetteria più buona e costosa della città. Sapeva che amavo i loro cornetti. Scrisse sulla busta del cornetto "Io voglio accanto te, sempre e comunque"
Questi suoi gesti mi facevano iniziare bene la giornata. Mi sentivo corteggiata, odiavo essere corteggiata ma da lui era un piacere.