Capitolo 3

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Quando arrivarono le pizze, il caso volle che io e Vin capitassimo seduti vicino, con i nostri ginocchi che si sfioravano ogni volta che uno dei due si muoveva.
Appena notò la mia presenza vicino a lui mi disse "Stasera mangi, ti controllo io"
"Mangio tutti i giorni Vin, non ho bisogno di chi mi controlla"
Mi stava facendo arrabbiare, non poteva preoccuparsi per me quando il motivo era lui.
Mangiai quasi tutta la mia pizza, lasciandone metà ma per me era  tanto.
"Piccola mangia un altro pezzo" mi disse Vin appongiando la sua mano sulla mia gamba nuda.
Quel contatto caldo della sua mano con la mia gamba fredda mi fecero d'istinto alzare e corre in bagno a vomitare.
Mentre mi pulivo la bocca sentii la porta del bagno sbattere. Era lui, con il suo profumo inconfondibile.
"Piccola di nuovo?"
Appena sentii quel soprannome uscire dalle sue labbra vomitai di nuovo.
Appena uscii dal bagno, non tornai alla festa ma andai a sedermi al parco dove Vin mi aveva baciato per la prima volta per poi scusarsi tramite uno stupido messaggio.
"Piccola perché di nuovo?"
"Piccola? Vin io non sono più la tua piccola, devi smetterla di chiamarmi così. Vuoi davvero sapere perché di nuovo?"
Mi alzai e mi misi davanti a lui.
Non rispose ma dal suo sguardo capii di dover continuare
"Perché è colpa tua, perché senza di te sto male e lo sai che quando sto male emotivamente succede quello che è appena successo."
"E tu? Ti sei mai chiesta come sono stato io in questi due mesi senza vederci?"
"Tutti i giorni Vin"
Si alzò ed ad ogni passo che faceva verso di me io ne facevo uno indietro finché non rimasi bloccata tra lui e un gioco per bambini.
"Sto male anch'io Fanny. Non c'è un giorno che non mi pento di aver pensato che la cosa migliore da fare era lasciarci. Dovevamo affrontare tutti i nostri problemi, solo così non avremmo sofferto"
E mi baciò e lì capii che nonostante tutto io amavo ancora alla follia Vin.

Un maledetto numero che contaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora