3.

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Sto fissando la mia immagine riflessa nello specchio da parecchi minuti. Stampata sulla faccia un'espressione mista di disgusto e vergogna.
Ho provato ad indossare qualcosa di un po' più carino per l'occasione: una camicia bordeaux a mezze maniche. Quelle braccia scoperte però mi causano un certo disagio: con l'abbronzatura del periodo le cicatrici sono ancora più evidenti.
Mi sento messo a nudo - anzi se fossi nudo mi sentirei quasi più a mio agio - e spogliato della mia maschera, davanti agli altri e a me stesso  Incapace di illudermi e di lasciarmi il passato alle spalle, di dimenticare quel che è stato.
Forse è proprio questo il problema...
Dovrei riuscire a convivere con i ricordi e con i pensieri per rinascere e diventare una persona nuova e più forte.
Invece cerco di andare avanti cancellando il mio vissuto, fingendo che nulla di tutto ciò sia mai successo, fingendo di essere qualcun altro... qualcuno che non sono.

Non sento nessuno bussare ma attraverso lo specchio vedo la porta aprirsi per lasciare entrare mia mamma.
"Sei pronto? Avrei bisogno di una mano."
Sospiro, guardandola nel riflesso.
Penso che abbia captato che qualcosa non va oggi perché chiude la porta alle sue spalle e si avvicina, posando poi una mano sulla mia spalla.
"Va tutto bene?"
Mi limito ad alzare le spalle, sforzando un piccolo sorriso.
"È successo qualcosa con Shane?" chiede.
Scuoto la testa. "No. Non è questo"
Abbasso lo sguardo.
Sento la sua mano avvicinarsi al mio volto e alzarmi la testa in modo da guardarmi negli occhi.
Mi sorride un po' malinconica, come se volesse dirmi che ha capito, ma poi non dice nulla di che. Semplicemente mi dice che sto molto bene vestito in questo modo.
Le sorrido.
"Nessuno farà caso al resto" aggiunge. "In caso lasciali guardare. In fondo, cosa cambia?"
Non so, forse se gli altri non lo sanno rendono tutto meno reale e anche io potrei finire per credere che non sia così.
Questo non glielo dico però.
Le sorrido, annuendo.
"Adesso arrivo"

Ultimamente i fratelli di mia madre organizzano spesso pranzi o cene tutti insieme.
A quanto ho capito, mentre ero in ospedale mamma andava spesso da loro per stare un po' in compagnia e ora si è creata una sorta di tradizione domenicale.
A questo proposito credo di dover offrire delle spiegazioni riguardo la sua ricerca di compagnia...
Lei e Donald hanno deciso di porre fine alla loro relazione, che si stava ormai sgretolando da tempo, un paio di mesi fa, dopo svariati litigi.
Non l'ho più visto. Semplicemente mia madre, un giorno in cui è venuta a trovarmi mi ha detto che sarebbe uscito di casa e mi ha stretto forte la mano.
Personalmente la faccenda non mi ha toccato particolarmente: non siamo mai andati d'accordo d'altronde. Piuttosto mi dispiace per lei. Vorrei che trovasse qualcuno con cui stia bene e che possa aiutarla in casa con il lavoro.
Io cerco di fare il possibile, ma non sono proprio nelle condizioni, anzi, spesso divento io stesso un problema da gestire. Mi sento un po' colpa nei suoi confronti..

Momento mamma-figlio. Addentriamoci un po' nelle dinamiche di questa famiglia...

If They Knew The Pain | 2Where stories live. Discover now