«Lea! Mi sei mancata tantissimo, quando torno a Laguna Larga ci dobbiamo assolutamente organizzare per uscire insieme» si salutano con due baci e mi stupisco quando la ragazza riserva a me la stessa accoglienza.

«Fe, oh mio dio, sei diventata super sexy, vieni qui, fatti vedere» mi prende per mano e mi fa fare una giravolta, sotto lo sguardo vigile del fratello.

«Chissà, magari stare con tuo zio è terapeutico per lei» le fa l'occhiolino la mia migliore amica, ricevendo un'occhiataccia da me e dal fratello.

«Mio zio?!» spalanca gli occhi, guardando verso il campo deserto «Bel colpo, devi spiegarmi come hai fatto» mi da il cinque, facendomi ridere, mentre Lautaro sembra abbastanza infastidito dalla sua affermazione.

«Tu, invece, come va? Tutto bene?» chiedo, cercando di cambiare argomento per evitare di far sentire il ragazzo a disagio.

«Non mi lamento, mi sono trovata bene, ma ho decisamente riconsiderato la mia piccola città natale» si tocca il cuore con fare malinconico e decisamente melodrammatico.

«In realtà ti è mancato solo il tuo magnifico fratello gemello» le cinge le spalle con fare scherzosamente affettuoso e lei si allontana con una faccia schifata.

L'attesa passa velocemente, purtroppo, e le battutine che si scambiano i due fratelli non ci fanno smettere per un secondo di ridere, mentre in sottofondo c'è della musica estiva proveniente dal chiosco.

«Eccolo» esclama Dolores, correndo incontro allo zio e abbracciandolo. Lui lascia cadere il borsone a terra e la solleva di poco, stringendola a sé con un sorriso sincero.

Quando i due si allontanano, lo sguardo di Paulo si posa prima su di me, poi su Lautaro, su Lea, sorridente dal primo momento, e infine su Arturo, che ci ha raggiunto poco fa.

«Ciao» esclama lui, prima di salutare tutti ad uno ad uno, lasciando me per ultima.

«Paulo, c'è la nonna in giro, ti starà cercando» dice il nipote quando vede che siamo uno di fronte all'altro, senza nessun coraggio per spiccicare parola.

«La saluterò dopo, e non le dirò che l'hai chiamata nonna, lo sai che se la prende» lo rimprovera scherzosamente, per poi mettersi le mani in tasca e tornare a guardarmi, senza fare assolutamente nulla.

«Vi lasciamo da soli» esclama Lea, così Dolores prende con sé il fratello e lo porta verso loro padre «Andiamo Arturo» mi giro verso mio fratello che non sembra intenzionato ad allontanarsi, con le mani nelle tasche e lo sguardo serio.

«Non voglio lasciarli da soli» mormora lui, credendo di non essere sentito da noi.

«Non la toccherò, te lo giuro» Paulo alza le mani con fare solenne e mio fratello lo guarda corrucciato, per poi annuire e concedergli questo privilegio.

Guardo mio fratello e la mia migliore amica allontanarsi e divento ancora più convinta del fatto che tra di loro ci sia qualcosa.

«Ciao» sussurra, come se fosse spaventato a ricevere una risposta secca da parte mia.

«Ehi» rispondo, cercando di tranquillizzare entrambi con un sorriso.

«Mi fa piacere che tu sia venuta» continua, abbassando lo sguardo alle scarpe da ginnastica. Io lo seguo, fermandomi però ai polpacci muscolosi.

«Per una volta sei tu a cercare me e non io a cercare te» dice dopo, ridacchiando della mia espressione.

«Non ti ho esattamente cercato, Lea e Arturo volevano venire qui e io li ho accompagnati perché sennò non sarebbero mai entrati, niente di più» gli spiego, lui annuisce, ma ha la faccia di chi la sa lunga.

¡Mala Mía!paulo dybalaWhere stories live. Discover now