29.

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«Una settimana che sei qui e non ti ho ancora portato al mare» mormora Paulo, pensieroso mentre stiamo guardando la tv.

«Vuoi portarmi al mare?» gli chiedo, ridacchiando della sua espressione assorta.

«Vuoi andare al mare?» rigira la domanda, facendomi restare un po' perplessa.

«Non ho nemmeno un costume» sussurro, anche se andrei volentieri al mare.

«Quello è il più piccolo dei problemi» ammicca, spegnendo la televisione per starmi ad ascoltare.

«E quando vorresti andare, scusa?» chiedo, allacciando le braccia sotto il seno.

«Oggi pomeriggio» mi sfida, alzando elegantemente un sopracciglio e alzandosi in piedi, tendendomi la mano.

«E come si fa con il costume?» afferro la sua mando, alzandomi in piedi e ritrovandomi stranamente vicino a lui.

«Ne compreremo uno, stai tranquilla, ti piace la Grecia?» rido, perplessa dalla sua domanda.

«Cosa vuol dire se mi piace la Grecia?» lo supero, sedendomi a uno degli sgabelli della cucina.

«Forse meglio la Spagna, Ibiza magari?» si avvicina a me nuovamente, accarezzandomi le ginocchia con le mani e mettendosi tra le mie gambe, con uno sguardo concentrato.

«Ibiza? No, troppo caos a Ibiza» perdo il filo, stando al suo gioco solo per un secondo prima di rendermi conto di cosa voglio sapere.

«Ma cosa c'entrano la Grecia e Ibiza?» allontano un po' il viso dal suo, in imbarazzo.

«Niente, niña, prepara qualche vestito» prende il suo telefono dalla tasca e digita qualche numero.

«Posso?» chiedo, indicando la porta del corridoio per andare in camera e cercare qualcosa da mettermi.

«Certo» si allontana da me, accarezzandomi la guancia per poi girarsi dall'altra parte e avvicinando il telefono all'orecchio, chiamando qualcuno. 

Resto un attimo a guardarlo, mentre si sistema nervosamente i capelli e parla fitto fitto in italiano con qualcuno dall'altro capo della linea.
Poi, mi alzo e vado in camera, rovescio la mia valigia sul letto e cerco qualcosa di decente.

Una maglietta troppo larga, una cintura consumata, un paio di pantaloncini sporchi del ragù che Federico mi aveva per sbaglio versato addosso qualche giorno fa, una gonna che mi sento troppo a disagio a mettere ma che Lea mi ha praticamente costretta a mettere in valigia, tre paia diversi di calzini spaiati.

Mi lascio cadere sul letto, sbuffando, frustrata dal fatto che non abbia nulla da mettere in valigia.

«Va tutto bene princesa?» apro gli occhi, vedendo Paulo appoggiato allo stipite della porta con un sorrisetto furbo dipinto in viso.

«Guarda, non ho nulla da portare via» indico i vestiti sparsi sul letto e lui si avvicina al mio letto, inginocchiandosi davanti al letto e prendendo a esaminarli.

«Questa gonna è carina, secondo me ti sta bene» gli rivolgo uno sguardo critico, alzando un sopracciglio.

«È troppo corta, non l'ho mai messa» lui alza gli occhi al cielo, infastidito dal mio ennesimo rifiuto.

«Provala, dai, non hai nulla da perdere» me la porge e io la prendo in mano, rivolgendogli uno dei miei migliori sorrisi finti e alzandomi per andare in bagno e cambiarmi.

«Sarà un fallimento» lo informo, chiudendo la porta dietro di me.

«Io non perdo mai!» esclama lui di rimando, ridendo sonoramente.

Mi infilo quella dannata gonna si jeans e guardandomi allo specchio, stirandola sulle mie gambe.
Con questa cosa addosso mi sento un involtino primavera che sta per scoppiare perché troppo farcito. Sbuffo, insicura del mio fisico più che mai.

«Ecco, contento?» apro la porta, uscendo dal bagno e facendo vedere a Paulo quella bruttissima gonna.

«Dios mío» sospira. È steso sul letto, con un gomito che gli sorregge il torso. Ha un sorrisetto dipinto in viso e si sta leccando le labbra.

«Sì, puoi fare tutte le preghiere che vuoi ma io sembro un orsacchiotto di peluche che cerca di infilarsi nel vestito di una barbie» mormoro, insicura più del solito.

«Sei bellissima» sorride teneramente, facendo suonare il proprio commento più come un gesto pietoso che come un vero complimento «Non scherzo, stai veramente bene. Fai una giravolta» imita il movimento con una mano e io annuisco, girando su me stessa.

«Ti ho mai detto che hai un bel culo?» prendo un cuscino da terra, tirandoglielo addosso mentre lui ride della mia reazione.

«Fai schifo» esclamo, tirando giù la gonna per evitare che veda troppo.

«Sei pazza di me» mi richiudo in bagno, cambiandomi di nuovo per poi uscire e lasciarmi cadere sul letto, stendendomi accanto a lui.

«Non ho nulla» sbuffo, mettendomi le mani in viso.

«Ho due soluzioni da proporti» si mette seduto sul letto, gesticolando un po' troppo «Uno: vieni via con i miei vestiti, ma non credo che tu sia d'accordo e daremmo un'idea sbagliata della nostra amicizia» mi accarezza il fianco, troppo assorto nella conversazione per guardarmi in viso «Due: prima di andare via passiamo in centro, prosciughi la mia carta di credito e poi partiamo» lo guardo, ridacchiando.

«Non voglio prosciugare la tua carta di credito» mi metto seduta, prendendogli le mani tra le mie per evitare che continui a muoversi nervosamente «E poi la gente si farebbe un'idea ancora peggiore, penserebbero tutti che sto vicino a te per i soldi» cerco di fargli capire, ma lui aggrotta le sopracciglia.

«Ho ancora qualche vestito di Antonella nell'armadio, se vuoi puoi prendere quelli» cerco di capire se sia serio, poi scoppio a ridere.

«Stai scherzando? Nei suoi pantaloni entra a malapena una mia gamba» mi lascio cadere sul cuscino, rendendomi conto che non c'è nemmeno una soluzione a questa situazione.

«Sai di non avere nulla da invidiarle, vero?» lo guardo, cercando di capire se lo pensa veramente.

«Certo, niente tranne le gambe lunghe e snelle, il culo sodo, la terza abbondante, gli occhi chiari, i capelli perfetti, gli zigomi alti e un solo, unico mento perfetto» gli faccio notare.

«E dai, cosa c'è di male ad avere più di un mento? Io ne ho almeno due, ad esempio» mi mostra la sua miriade di menti, cercando probabilmente di distrarmi dal pensiero della sua ex di una bellezza inconfutabile.

«Quindi, dove hai detto che andiamo?»

lollissimo

oggi vi ho graziato con ben DUE capitoli

quindi mi merito un ringraziamento

riusciamo ad arrivare a 15 commenti?

ve ne sarei molto grata

nel prossimo capitolo succede una cosa bella per quelli che pensano che Paulo e Fe debbano finire insieme🙊🙊🙊

buonanotte

ciaone💋💋

¡Mala Mía!paulo dybalaWhere stories live. Discover now