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L'ultima cosa che ricordava era di aver corso fino a quando non si era accasciato a terra contro un albero e aveva perso i sensi.

Quando si svegliò invece si ritrovò legato su una sedia con una corda poco stretta da cui sarebbe riuscito a liberarsi facilmente e con un ragazzo dai capelli rossi che lo fissava puntandogli contro un coltello da cucina.

In quel momento sarebbe stato difficile dire chi dei due fosse più spaventato, se Josh che aveva trovato un ragazzo sporco di sangue nel suo giardino o il moro davanti a lui che non faceva altro che passare lo sguardo dal coltello al ragazzo che lo impugnava.

Rimasero a fissarsi per almeno due minuti.
Josh parlò per primo.
"Chi sei e perché eri nel mio giardino?"

Il suo tono fece spaventate il ragazzo che si spostò indietro con la sedia e lo guardò

"Perché non hai chiamato la polizia?"

Bella domanda.

Neanche Josh lo sapeva esattamente, forse era stata la sua curiosità a spingerlo ad aiutare quel ragazzo lasciando da parte il buon senso, voleva sapere di più, e poi il moretto non sembrava affatto una cattiva persona.

"Potrei farlo ora se non mi rispondi"
Lo minacciò e prese il telefono per fargli vedere che diceva sul serio.
Il ragazzo legato scosse la testa, ancora però non rispose.

"Farebbe bene"

Scosse la testa di nuovo e il rosso lo guardò confuso.

"Sei un mostro Tyler"

"Tyler, non chiamare la polizia" si strinse il più possibile e si attaccò alla sedia.

Josh gli si avvicinò per guardarlo negli occhi, voleva capire se mentiva e si stava ispirando a qualche film giallo che aveva visto tempo fa, notò le occhiaie sotto gli occhi di Tyler e del sangue rappreso da un graffio sulla fronte lungo tutta la guancia sinistra.
"Bene Tyler, ora rispondi alla seconda domanda"

"Mentirai all'unica persona che potrebbe aiutarti Ty?"

Il ragazzo deglutì "Sto scappando" Josh annuì "Quindi immagino tu non abbia posti dove andare"

Tyler rimase fermo.

"Puoi restare qui, ma farai esattamente quello che ti dirò, oppure..." ci pensò un attimo "oppure chiamerò la polizia"
Il moro si irrigidì annuendo.
"Io sono Josh" si presentò e slegò il ragazzo

"Farai la stessa cosa anche con lui ora?

So che ti è piaciuto quando è successo

Sei un mostro Ty

Fai del male a tutti quelli che ti stanno intorno"

Tyler si prese la testa tra le mani.
"Non volevo, io non volevo, non volevo..."

Josh gli si avvicinò preoccupato mentre Tyler continuava a ripetere una serie di "non volevo".
"Stai bene?" Gli chiese avvicinandosi e mettendogli una mano sul braccio, l'altro si ritrasse immediatamente guardandolo spaventato "Non toccarmi!" urlò, Josh fece un passo indietro "Okay okay" alzò le mani.

"Forse sei solo sotto shock" disse mentre andava a prendere una coperta per poi passarla a Tyler che la guardò confuso senza prenderla "È una coperta per quando sei sotto shock"

Il ragazzo non si mosse.

"Oh andiamo, lo fanno vedere nei film e poi è freddo e tu sei praticamente a maniche corte" Josh indicò la maglia di Tyler con qualche buco causato da alcune piante con le spine.

A quel punto il ragazzo prese la coperta e se la mise intorno alle spalle, in effetti era calda "Visto?" chiese il rosso per poi tirargli un pacchetto di patatine appena preso dallo zaino.

"Sembra che non mangi da anni, peserai due chili"
Tyler cominciò a mangiare senza dire nulla
"Non sei di molte parole eh?"
Non rispose, Josh alzò le spalle
"Come vuoi tu, dormirai qui in soffitta non provare a scendere o fare rumore, capito?"
Tyler annuì continuando a mangiare.

Choke // Joshler // CompletaWhere stories live. Discover now