Jughead Jones, ragazzo strano, solo, a cui sono successe troppe brutte cose.
Jennifer Williams, la "ragazza nuova", solare, estroversa, sempre in cerca di un buon motivo per sorridere.
Perchè due persone così incredibilmente diverse dovrebbero esser...
Mi guarda con occhi dispiaciuti, io distolgo lo sguardo, mi sento fuori di me, ho i crampi allo stomaco dalla rabbia.
Prima mi vuoi. Poi cambi idea
Deciditi per la miseria...
Torno a parlare con Toni, mi racconta di Cheryl con occhi sognanti, decido di raccontarle anche io di Jen, la sua reazione è peggio di quanto pensassi.
-COSA?- Urla facendo girare tutti.
Guarda Jen, lei intuisce subito.
Jen's pov
Ovviamente Jug ha raccontato tutto di quello che ci è successo, Toni sembra sconvolta, io racconto ogni cosa della sera prima, Kevin, il mio amico, cerca di essere gentile, non ci conosciamo molto, ma so che è davvero dolce, diventeremo grandi amici.
-Scusatemi ragazze ma devo andare al bagno, ci vediamo più tardi.-
Dice lui uscendo dalla classe, fisso il vuoto, sono disperata, troppe cose mi balzano per la testa, lo guardo, lui ricambia lo sguardo, ma lo distoglie furioso, non lo biasimo, ha ragione, io non posso parlare.
Dopo una ventina di minuti Kevin non è ancora tornato, la professoressa mi manda a controllare se sta bene, esco nel corridoio, prendo una boccata d'aria, cerco Kevin nei bagni, ma di lui non c'è traccia, comincio a preoccuparmi, che sia tornato a casa?
Mi avvio verso la segreteria per chiedere se lo hanno visto.
Poi lo vedo.
È appeso sul muro dell'ingresso, con un'accetta conficcata nello stomaco, con la bocca spalancata e il corpo ricoperto di mani insanguinati.
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Grido facendo uscire tutti dalle classi preoccupati, non riesco a smettere di urlare, Jughead corre verso di me e si mette davanti a me, mi stringe a se, sono in preda al terrore.
Credo di avere un attacco di panico, non riesco a calmare il respiro, mi dirigo negli spogliatoi, Jug mi segue.
-Respira Jennifer.-
Mi manca in fiato, mi appoggio al muro, contare non funziona, mi manca l'aria, lui mi prende le mani, io le stringo forte.
-Cazzo Jen respira...- Cado sul pavimento.
-Guardami, sono qui...-
È disperato, lo vedo nei suoi occhi.
Poi ad un tratto si avvicina e mi bacia.
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Incredibilmente il respiro di calma, si stacca da me, vede che sto meglio.
Tira un sospiro di sollievo, io faccio lo stesso.
E si siede accanto a me.
Io poggio la mia testa sulla sua spalla, le mie mani non lasciano le sue.
-È tornato?- Dico io
-Si, quella è decisamente la sua firma non credi?-
Annuisco, cercando di alzarmi, ma lui mi tira giù di nuovo.
-Dove credi di andare?- Mi dice lui contrariato.
-Hai appena avuto un violentissimo attacco di panico! Ora vuoi tornare in classe come se non fosse successo niente?- In un certo senso ha ragione, ma non posso andare in infermeria.
-Non posso andare in infermeria, mia madre lo verrebbe a sapere.-
Lui annuisce mordendosi il labbro nervosamente.
Cosa che trovo terribilmente sexy.
Si alza ed usciamo insieme dallo spogliatoio.
Sono tutti li, ancora terrorizzati da ciò che è appena successo.
Io compresa.
Jug si mette davanti al cadavere per evitarmi di crollare di nuovo.
Lui mi tiene stretta a se.
Mi fa uscire dalla scuola.
Si avvia verso il parcheggio, mi porta alla sua moto.
Mi era mancata.
Salgo mi allaccio il casco e partiamo, mi sento mille volte più leggera, mi reggo a Jug, lo stringo forte in vita, mi era mancata questa sensazione.
Mi porta fino ad un drive in abbandonato, non so neanche se ci possiamo stare li, ma la cosa mi piace...
Lui si allontana un attimo, ad un tratto parte un film nello schermo, lui ricompare subito dopo.
-Sta sera dovrebbe essere chiuso, ma io e la mia famiglia abbiamo trovato il modo di entrare.-
Mi dice lui sorridente.
Io sorrido a mia volta, ci sediamo davanti allo schermo, poggio la mia testa sulla sua spalla, l'unico posto in cui mi sia mai sentita al sicuro...
