MILANO

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"Che ne dici di questo?" uscii dal camerino e Louis sbadigliò.

"Sei bellissima" mi sorrise mentre mi guardavo.allo specchio.

"Si ma non mi convince" tornai in camerino e provai un vestito nero senza spalline.

"Questo?" vidi Louis sprofondato nella poltroncina con gli occhi chiusi.

"Amore? Che ne dici di questo?" Non mi rispondeva così presi una scarpa dal bancone vicino a me e gliela tirai.

"Cosa? Come? Oh si, sei bellissima tesoro" borbottò svegliandosi.

"L'hai detto anche ai dieci abiti passati"

"È che stai bene con tutti, cosa ci posso fare se la mia ragazza è perfetta?" sorrisi a quel complimento e provai un vestito bianco con una cinturina color pesca in vita. Non lo feci vedere a Louis e lo acquistai mentre si riaddormentava sulla poltrona poi tornai ai camerini e lo misi per essere pronta per la cena romantica.

"Lou possiamo andare ora" con un balzo Louis sì alzò dalla poltrona ed abbracciati uscimmo dal negozio.

Cammianmmo per le strade affollate della città fino a quando davanti a noi non comparve un ristorante.

"Io pensavo di mangiare qui.." propose Louis.

"Un McDonalds?"

"Stavo scherzando, vieni" mi chiuse gli occhi con le mani e mi guidò per qualche metro.

"Louis ho paura di inciampare" dissi.

"Ti fidi di me?" sussurrò al mio orecchio provocando brividi di piacere lungo tutto il corpo.

"I-in teoria" Camminammo ancora per qualche minuto e Angela feci più ad aspettare.

"Lou quanto manca?"

"Solo qualche altro metro"

"Potresti togliermi le mani dal viso?"

"Certo tesoro"

Quando il mio sguardo fu libero notai il grande ristorante davanti a noi.

"Questo va già meglio" sussurrai.

Ogni tavolo aveva due candele e delle rose rosse, i tavoli erano color panna con della rifiniture oro.

"Puoi permettertela una cena qui?" gli sussurrai ad un orecchio e lui mi spinse avanti per farmi sedere ad un tavolo.

"Ho notato che indossi sempre la mia collana" disse ad un certo punto della cena.

"Indosso sempre i regali di persone speciali" risposi allungando una mano verso la sua che era appoggiata al tavolo.

"Però non indossi il mio anello di liquirizia" scherzò.

"Diciamo che quello è un po' più difficile da indossare"

"E quello?" Louis indicò il piccolo anello d'oro che avevo sulla mano destra.

"Un regalo di Nathan"

"È molto bello" commentò Louis girando il piccolo anello intorno al mio dito.

"Già" Finimmo di mangiare e Louis prese una bottiglia di spumante e insieme andammo lungo la spiaggia.

Ci saremmo su due lettini a fissare le stelle.

"Dubita che le stelle siano fuoco, dubita che il sole si muova" iniziai a recitare.

"Dubita che la verità sia mentitrice, ma non dubitare mai del mio amore per te" finì Louis. "Shakespeare, lui era uno forte"

"Una stella cadente! esprimi un desiderio!" indicai la scia della stella e guardai Louis neghi occhi.

Heart Attack || When The Dream Comes TrueWhere stories live. Discover now