Capitolo 29.

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"Lo odio davvero a volte," dissi a Rose mentre la osservavo mettere sottosopra il suo armadio.

"Sì, sì, sì. Il tuo estremamente affascinante ragazzo inglese ti vuole portare in discoteca. Povera te," disse freddamente e prese un vestito prima di mormorare un 'ew' e rimetterlo a posto.

"È ancora difficile considerarlo il mio ragazzo, sai? È Harry." Sospirai e poi assottigliai lo sguardo. "Ha senso?"

"Sei sorpresa che voglia davvero inchiodare il suo culo con te invece che fottere qualsiasi ragazza voglia, perché è Harry? Sì, capisco benissimo."

"Non è affatto quello che intendevo."

"L'ho parafrasato," disse scrollando le spalle e poi gemette. "Peccato che quel bellissimo vestito che avevi comprato poco tempo fa sia stato distrutto dall'incendio. Perché non l'hai salvato?" chiese agitandosi e io sollevai un sopracciglio.

"Mi dispiace. La prossima volta che mi troverò in un incendio, mi assicurerò di salvare tutti i vestiti che ti piacciono."

Mi lanciò un'occhiata irritata. "È il minimo che tu possa fare," disse seriamente e io scoppiai a ridere. Prese un vestito dalla gruccia. "Ok, indosserai questo stasera," disse e mi mostrò un vestito corto, che mi sarebbe arrivato a metà coscia, bianco, con le maniche lunghe di pizzo.

Sollevai le sopracciglia. "Wow, Rose, è ... davvero bellissimo! Quando l'hai comprato?" Mi alzai per prenderglielo dalle mani. Per mia grande fortuna, Rose ed io avevamo la stessa taglia, quindi aveva insistito per farmi scegliere qualcosa da indossare dal suo armadio, e sfortunatamente avevo anche accettato che mi truccasse.

Rose scrollò le spalle. "Non ricordo. Non l'ho mai indossato. Vedi? Ha ancora il cartellino su. Puoi tenerlo se vuoi."

Io sorrisi e mi spogliai dai vestiti che avevo preso con Harry. Indossai il vestito e poi chiamai Rose per aiutarmi con la zip. Quando finì, mi osservai allo specchio.

Lei mi sorrise. "Harry impazzirà quando ti vedrà."

La spinsi giocosamente e sistemai l'orlo del vestito. "È ... è bello, no?" chiesi e lei annuì entusiasta. Sorrisi e mi voltai. Mi stava davvero bene e non vedevo l'ora che Harry mi vedesse. Non penso mi avesse mai visto con altro se non i miei soliti abiti, quindi avrei avuto modo di mostrargli che potevo essere elegante se volevo.

Rose mi afferrò per il braccio e mi tirò lontana dal mio riflesso. "Trucco!" strillò e mi spinse su una sedia di fronte allo specchio del bagno. Io sospirai e lei iniziò a frugare dentro la trousse, tirando fuori ciò che le serviva.

"Non capisco perché non possa farlo da sola."

"Beh, cosa pensavi di fare?"

"Um, mettermi un po' di mascara ... e del burrocacao."

"Ecco perché è meglio se lo faccio io," dice alzando gli occhi al cielo. "Adesso taci e lascia che ti dipinga la faccia."

Avevo paura che lo facesse davvero ma quando urlò "Finito!" e mi lasciò finalmente guardarmi allo specchio, boccheggiai e mi portai le mani alla bocca.

Oltre al fondotinta e il leggero contouring, mi aveva messo un rossetto rosso e un tocco di nero sugli occhi. Era un trucco elegante e non troppo pesante, ma aveva fatto una grande differenza.

"Adesso sì che impazzirà."

"Smettila!" Ridacchiai e la spinsi lontano da me, mentre lei cercava di difendersi. Il mio telefono iniziò a squillare e lei corse ad afferrarlo. Prima che potessi fermarla, lei rispose.

"Buonasera, l'ufficio di Elizabeth Long, qui parla Rose ... oh ciao, Harry! E come stai tu, in questa bellissima serata?" Fece una pausa e ridacchiò. "Okay, okay, te la porto lì tra venti minuti. Ciao!" Riattaccò e poi si voltò verso di me. "Ok, dobbiamo andare. Lo stallone è arrabbiato."

Mend the Broken [Italian Translation]Where stories live. Discover now