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Domani sarebbe stato il giorno dell’incoronazione e Mal sarebbe diventata Lady di corte. Ma era pronta per quello?
“Mal tutto bene?” le domandò Ben, con la sua solita, bellissima, voce tranquilla. Mal annuì. Ma forse non era tutto okay. Sentiva di non riuscire a fare nulla senza il suo libro di incatesimi, che aveva dovuto consegnare al museo. Lo stesso museo dove aveva rubato la bacchetta. Si sentiva inutile, specialmente con Uma e i suoi scagnozzi in giro ad Auradon.
Nessuno oltre lei, Ben e gli altri tre cattivi sapevano dei pirati. Glielo avrebbero detto dopo i festeggiamenti, per far scorrere tutto tranquillamente. “Hey, vieni qui” la incitò Ben che stava sdraiato sul letto con un libro in mano. Quando osservò meglio, vide che aveva quasi finito quel libro. “Scusami ma due ore fa non lo hai cominciato quel libro?” domandò lei sedendosi sul divano accanto a lui. Ben ridacchiò.
“Wow, sei incredibile!” esclamò poggiando la sua testa sulle gambe del fidanzato. Lui poggiò il suo libro – dopo aver messo il segnalibro, ovviamente – e cominciò ad accarezzare i capelli di Mal. La ragazza ebbe un leggero brivido al contatto delle calde mani di Ben e la sua pelle, fredda come il ghiaccio. A quanto pare, Ben non era riuscito a sciogliere il ghiaccio dalla sua pelle. “Lo sai che so che c’è qualcosa che non va, vero? Mal, con me puoi parlare di tutto, ok? C’entra con la storia della figlia di Ursula?” Mal emise un piccolo sospiro. “In parte. Ho fatto tante di quelle brutte cose sull’Isola, Ben. Ho rovinato la vita di una ragazzina facendole un brutto scherzo. E quela ragazzina era Uma. Non ho più avuto contatti con lei. Non che mi interessi, anzi. Non la sopporto ma… ma mi pento di ciò che ho fatto.” “E poi, ti senti fuoriposto qui, giudicata e non adatta a me o al tuo posto di Lady. Come se senza il tuo libro di incantesimi fosse impossibile vivere la tua vita.” Una lacrima di Mal le attraversò il viso. Annuì leggermente. “Non sei affatto in un posto in cui non devi essere, Mal. Sei esattamente dove dovresti essere e questa è la vita che ti meriti.”
Il giorno dopo, Evie stava truccando la sua migliore amica. Trucco leggero, mascara viola e lucidalabbra. Le aveva raccolto i capelli viola in uno chignon perfetto con una piccola coroncina bianca che dava un tocco di classe.
Il vestito di Mal era semplicemente fantastico. Lilla scintillante, lungo e della taglia perfetta. Le scarpe con il tacco dorate non si vedevano da sotto il vestito ma erano splendenti anche quelle. Smalto lilla, perfetto.
Una volta pronta, Evie la fece guardare allo specchio. “Wow sono…” disse Mal, stupita. “Dillo.” La incoraggiò l’amica. “Non così orrenda.” Evie si avvicinò a lei, abbracciandola da dietro. “Non sei per niente orrenda. Tutto il contrario, M.” affermò sorridendo. Poi bussarono alla porta dalla quale entrarono Jay e Carlos. Erano entrambi vestiti eleganti, Jay una camicia marrone di pelle e dei pantaloni neri, i capelli raccolti anche lui in uno chignon. Carlos camicia bianca e nera – con qualche sfumatura di rosso – di pelle anche lui e pantaloncini corti neri. Rudy, era vestito come lui, ma con la taglia da cani.
“Non ho mai visto Mal così elegante. E, Evie. Sei splendida anche tu.” Affermò Jay, sincero. Le ragazze accennarono un sorriso di imbarazzo. “Aspetta di vederla per il Cotillion” disse Evie, parlando del vestito che aveva fatto a Mal per l’altro festeggiamento.
Mal pensò che Evie stesse esagerando, d’altronde, nessuno sarebbe mai stato più bello della sua amica che oggi indossava un vestito lungo blu scuro stretto alla vita e più aperto per la gonna, la solita collana con il cuore e portava una corona che la rendeva una vera e propria principessa, non importava che non lo fosse di sangue o per fidanzamento. Lo era, e basta.
“Allora? Vogliamo andare o no?” domandò Jay, sorridente, per poi girarsi verso la porta. Carlos si fermò e fece passare le sue amiche: “Prima le signorine”.

“Me lo ricordo! Jay era diventato un pomodoro!” escamò Evie ridendo. “Mai stato più imbarazzato di così” rispose Jay. Stavano parlando di qualche mese prima, quando Jay invitò per la prima volta Lonnie ad uscire. Mal accennava ad un sorriso. Non poteva ridere, non sapeva com’erano andate le cose. Era andata via e aveva perso del tempo prezioso con i suoi amici.
Evie si schiarì la voce. “Qualcuno ti aspetta…” disse a Mal.
La ragazza alzò lo sguardo e ciò che vide era meraviglioso. La carrozza era enorme, bianca e celeste. I due cavalli che la trainavano erano bianchi e bellissimi. Proprio come il ragazzo che la stava aspettando lì vicino.
Si avvicinò al fidanzato che, sorprendendola, la prese per i fiachi e la baciò. “Sei strepitosa.” Le sussurrò all’orecchio poi. “Okay, le smancerie a dopo ragazzi!” esclamò Carlos. “Lasciali perdere idiota” ribatté Evie.
“Ci vediamo lì ragazzi.” Lì salutò Mal.
“Andrà bene, Ben?” chiese una volta che la carrozza partì. “Andrà benissimo. Poi domani penseremo ad Uma, ok? Stai tranquilla Mal. Devi solo stare seuta ed essere bellissima. E tu lo sei già.”

spazio autrice:
Hey guys!
Scusatemi per il capitolo corto ma spero comunque che vi piaccia, ho fatto del mio meglio!
Spero di portare presto un altro capitolo!💝

Il bene nel maleWhere stories live. Discover now