6- Matteo incontra Nonna Orsa & Co.

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Non ho mai creduto ai colpi di fulmine. E no, non ci credo nemmeno ora. Non credo che due persone siano per forza destinate a stare insieme e non ho mai avuto una visione molto ottimistica dell'amore, nonostante nella mia famiglia tutte le zie e cugine si siano sposate poco più che ventenni e lo siano ancora.

Tuttavia, il disagio provato durante i vari pranzi con la famiglia al completo a causa della solita domanda "E il fidanzatino?", accompagnato da un giramento di volti nella mia direzione (per quanto riguarda i miei parenti) e qualche altro giramento per quanto riguarda me, sembra aver perso d'importanza da quando ho conosciuto Matteo.

Non sono una persona molto romantica, quindi non dirò mai che mi ha stravolto la vita o che non potrei vivere senza di lui, ma sicuramente qualche miglioramento nella mia vita c'è stato da quando l'ho conosciuto quest'estate.

Non mi sarei mai aspettata di incontrare una persona che si interessi a me come fa Matteo, che mi conforti e rassicuri quando litigo con i miei genitori come è in grado di fare lui. Lui, che con una semplice telefonata o un passaggio improvvisato sotto casa mia rappresenta la spalla su cui piangere che non ho mai avuto.  Fin dalle medie ogni successo o delusione di qualsiasi tipo è sempre stato sminuito dai miei genitori e confrontato con situazioni più gravi.

Se mostravo la mia delusione per un'insufficienza, mi ripetevano che avrei potuto studiare di più. Se dicevo loro che Bea mi voleva invitare ad una festa, mi impedivano di andarci perché secondo loro una volta finita la scuola anche la nostra amicizia sarebbe giunta al capolinea. Se non mi sentivo tanto bene e di conseguenza non cenavo, mi ricordavano che i miei cinque cuginetti di certo non avevano in casa la stessa abbondanza di cibo che avevo io.

Non che i miei genitori non mi vogliano bene, sia chiaro. Non mi hanno mai fatto mancare nulla. Tuttavia, solo ora che ho trovato Matteo mi sono resa conto di quanto sola sia stata per tutti questi anni. Soprattutto durante gli anni del liceo, io sono stata la mia unica vera amica e il mio riflesso allo specchio il mio unico confidente.

Abbastanza triste per un'adolescente che già di per sé ha problemi a socializzare, no?

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Oggi è il 28 ottobre e io e Matteo stiamo insieme da un mese e mezzo ormai. Abbiamo ufficializzato il tutto circa tre settimane dopo la prima cena al ristorante.

Mia madre mi ha messo un sacco di pressione per il suo desiderio di volerlo conoscere. Inizialmente ho temporeggiato un po' perché non avevo ben chiaro se il nostro rapporto avesse raggiunto la serietà e stabilità necessarie per presentare Matteo alla mia famiglia come "il mio fidanzato".

Alla fine, però, mi sono decisa a domandargli se gli avrebbe fatto piacere pranzare una domenica insieme alla mia famiglia al completo, che io chiamo "Nonna Orsa & Co.".

Questo modo di dire è rimasto nella mia famiglia da quando da piccola chiamavo così mia nonna paterna, perché era solita far raggruppare me e i miei cugini sul tappeto ai suoi piedi per raccontarci storie mezze inventate sul nonno o su qualche altro membro della Company, ossia della famiglia (alle elementari ero convinta che fosse l'esatta traduzione in inglese, poi ho aperto un vocabolario bilingue per la prima volta e ho scoperto che metà delle parole che conoscevo in inglese in realtà avevano un significato diverso).

Così ora usiamo sempre quest'espressione per indicare la piccola folla di cuginetti dai tre ai trent'anni, zie, zii, prozii e nonni che riempiono la sala da pranzo di casa nostra una volta al mese. E, per la prima volta, ci sarà una persona in più grazie a me.

Il trillo del campanello mi riporta bruscamente alla realtà, distogliendomi dai miei pensieri. Avendo la finestra della camera che si affaccia sulla strada, sbircio attraverso la tenda bianca per vedere di chi si tratta. Non è Matteo, come avevo sperato, ma mia zia Viola con suo marito e le sue due gemelle. Mia madre apre loro la porta con un sorriso, li abbraccia uno a uno e li invita poi ad entrare.

Au-pair Girl// Blake Richardson New Hope ClubDonde viven las historias. Descúbrelo ahora