22 Un compleanno memorabile (2 parte)

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Tornammo dentro al ristorante, Yuki aveva un espressione un po' scoraggiata quello che gli avevo detto non lo aveva reso felice.

In più se non bastasse tra tutta quella folla di gente, incrociammo Itou con una ragazza che gli si strusciava addosso, lui ridacchiava e beveva una bottiglia di birra.

Sayoko e Yoto tentavano inutilmente di fermarlo, mentre quella puttana lo incoraggiava a bere.

Non la guardai neppure con troppa attenzione e poi aveva quegli atteggiamenti da gatta in calore che mi davano sui nervi, l'avrei pestata a sangue.

Anche Itou con quell'aria da spaccone e da padrone del mondo mi stava facendo perdere la calma e poi appena mi aveva visto aveva continuato a fare il porco con quella, anzi sembrava che la mia presenza lo avesse incoraggiato maggiormente, come se volesse non so farmi un qualche dispetto.

Non volevo dargli nessuna soddisfazione e tentai di fare l'indifferente.

"Echiko per favore fallo ragionare tu!" mi pregò Sayoko, mentre Itou continuava a tracannare birra a baciarsi con quella puttana e a palparle persino il sedere, erano tutte e due senza alcuna vergogna.

"Itou basta stai diventando davvero sgradevole, non capisco perché ogni compleanno tu debba fare così!" disse Yoto esortandolo a smetterla.

"Che palla di amici che hai!" commentò quella specie di trucco vivente, era talmente truccata che il suo viso era di un rosso accesso, poi aveva quei capelli tinti di un biondo ossigenato.

"Itou, insomma hai davvero intenzione di farti prendere per il culo da questa puttana?" gli domandò Sayoko rabbiosa.

"Ti preoccupi troppo...voglio solo divertirmi un pò!" disse lui ridendo.

"Itou questo non è divertente, ma molto triste..." continuò lei.

"Guarda che io non sono una puttana!" disse quella iniziando ad agitarsi.

"Tesoro stai calma... non dargli retta... ti comprerò tutto quello che desideri..." disse Itou accarezzandole il viso sporco di trucco.

Lei si acquietò quasi subito, come se Itou avesse detto chissà quali parole magiche.

Dopo un po' lui sollevò lo sguardo all'altezza del mio viso e con malignità mi domandò" Tu non vuoi farmi nessuna predica?"

"Che predica dovrei farti!" dissi impassibile, non volevo dargli nessunissima soddisfazione.

Dopo un po' la nostra discussione venne interrotta dal cugino di Itou che con un microfono richiamò l'attenzione di tutti i presenti, dando anche delle specifiche direttive e facendo allineare tutti gli invitati in un'unica direzione, lasciando uno spazio del tutto libero in cui rimaneva solo lui.

"Ancora con quel fottutissimo numero con i coltelli..." si lamentò Itou.

"E però bisogna ammettere che sono veramente bravi!" disse Sayoko.

Dopo un po' partii una musica dal ritmo incalzante, metteva molta ansia, anche le luci si erano fatte basse e si soffermavano su Drusil e il cugino.

Drusil prese un coltello dal tavolo in cui c'erano le varie pietanze, poi all'improvviso lo lanciò nella direzione di suo cugino che lo fermava appena in tempo con la mano.

Poi buttò a terra il coltello mostrando la sua mano illesa tra gli applausi del pubblico, poi nuovamente Drusil lanciava il coltello, mano mano che lanciava cambiava direzione di lancio, prima aveva lanciato il coltello verso la mano di lui, poi prendeva la mira più su fino ad arrivare al viso di lui, ma nonostante ciò lui non sembrava essere colto di sorpresa dai improvvisi cambi di direzione e riusciva sempre abilmente a prendere il coltello con la mano.

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